Quante bugie si rincorrono in queste ore sulla presunta privatizzazione dell’acqua da parte del Governo. Niente di più falso.
Il Referendum del 2011, per il quale anche il PD di Cremona si pronunciò a favore attraverso un’assemblea, cancellava l’obbligo della privatizzazione, lasciando piena titolarità ai Comuni della scelta del modello di gestione (pubblico, misto pubblico-privato, privato). Non prevedeva in alcun modo la ripubblicizzazione del servizio. Attraverso questa possibilità in provincia di Cremona, come PD, abbiamo contribuito alla nascita di un’unica società interamente pubblica del servizio idrico.
In queste ore il PD sta invece lavorando per garantire il diritto dell’acqua, inserire elementi di tutela per le fasce più deboli, fissando in 50 litri giornalieri il minimo vitale garantito anche in casi di morosità. Si è affidato all’Autorità la definizione di criteri e modalità di individuazione dei soggetti a cui i gestori non possono sospendere l’erogazione dell’acqua per morosità, sulla base dell’ISEE.
Sono state introdotte misure per garantire la trasparenza della bolletta del servizio idrico integrato.
E’ stata rafforzata l’attività di verifica da parte dell’ente di governo dell’ambito circa l’attuazione del piano d’ambito e una verifica complessiva dell’attività svolta dal gestore del servizio, almeno 24 mesi prima della scadenza della concessione.
Nessun tradimento, quindi, del referendum del 2011. Al contrario, il PD ha e sta continuando a lavorare per dare stabilità al settore idrico, garantire davvero il diritto dei cittadini all’accesso all’acqua e ad un servizio idrico efficiente in tutto il Paese. Peccato per queste inutili e vuote polemiche che hanno solo il sapore della più sterile propaganda.
Matteo Piloni
Segretario provinciale PD
Vittore Soldo
Resp. Beni comuni segreteria regionale PD Lombardia