Nell’incontro con l’assessore Claudia Terzi presso lo STER di Cremona si è detto, a proposito delle percentuali medie di raccolta differenziata che i comuni devono raggiungere, che il Comune di Cremona deve correre per allinearsi agli altri comuni della Provincia che hanno percentuali di raccolta sensibilmente più elevate e che il sistema tariffario dovrà premiare chi differenzia maggiormente.
Peccato che la maggioranza al governo della città, invece , abbia messo il rallentatore rispetto a questo obiettivo ed abbia cambiato le carte in tavola posticipando la data che era stata già deliberata per il giugno 2014, della estensione della differenziata a tutto il territorio comunale.
Questo è quanto emerge dal nuovo testo delle linee guida sul ciclo integrato dei rifiuti che l’assessore Bordi porterà il giorno 24 febbraio all’approvazione del Consiglio comunale , un testo passato sotto le forbici della sua maggioranza che ha tagliato le integrazioni del PD già recepite dall’assessore Bordi e che ha fatto sparire ogni riferimento temporale sulle azioni da intraprendere per costruire un’alternativa all’inceneritore ed arrivare al suo spegnimento in tempi ragionevoli.
Eppure un’alternativa concreta all’incenerimento esiste ed è il trattamento meccanico biologico del rifiuti, indicato nelle stesse linee guida come un sistema flessibile che permette di accompagnare la progressiva diminuzione del rifiuto indifferenziato da smaltire .
Dunque perchè far sparire ogni scadenza, ogni riferimento temporale per pianificare questa alternativa?
Perchè effettuare una vera e propria marcia indietro rispetto al testo già condiviso presentato dall’Assessore al tavolo di lavoro il 10 gennaio? questo ci fa fortemente temere che non ci sia la volontà di arrivare allo spegnimento dell’impianto che risulta tra quelli obsoleti della Regione Lombardia e pertanto tra quelli da dismettere
Ma bisogna essere chiari, diversamente quale sarebbe l’alternativa alla dismissione? un nuovo impianto che si candida a ricevere rifiuti da tutta Italia; questa sarebbe l’alternativa che non crediamo che Cremona si possa permettere.
Per il Pd occorrono scelte chiare, non ci basta l’annuncio della costituzione di un tavolo con la Regione, emerso nell’incontro con l’Assessore Terzi, chiediamo impegni e riferimenti temporali certi, diversamente le linee guida potrebbero restare solo enunciazioni di principio da giocare, senza impegno, in campagna elettorale.
Maura Ruggeri
Alessia Manfredini
Odg
ORDINE DEL GIORNO relativo alla delibera 4-D2
Premesso che
-Da parte del Sindaco e dell’Assessore Bordi era stata avviata una consultazione delle associazioni ambientaliste ed era stato istituito un tavolo di lavoro di lavoro aperto alle forze politiche per la definizione di linee guida riguardanti il ciclo integrato dei rifiuti da far pervenire all’Amministrazione provinciale come contributo alla definizione del piano provinciale dei rifiuti, dopo l’approvazione del Consiglio Comunale di Cremona
il PD aveva dato la propria disponibilità a partecipare al tavolo ed a contribuire alla elaborazione delle linee guida
il testo proposto dall’Assessore Bordi era stato modificato ed integrato a seguito della discussione tenutasi nel tavolo di lavoro nel testo delle linee guida datato 10 gennaio 2014 erano state recepite le integrazioni proposte dal gruppo del PD
L’Assessore Bordi aveva anche accolto la richiesta di far riferimento alla inclusione del termocombustore di Cremona nel piano di decommissioning di Regione Lombardia:
considerato che
suscita stupore che la proposta di deliberazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale non tenga più conto della discussione e dei contributi che già erano stati recepiti dall’Assessore Bordi
viene cancellato il riferimento al 31 giugno 2014 per l’estensione della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale, contravvenendo ad un impegno già deliberato dal Consiglio Comunale di Cremona
è sparito il riferimento temporale (entro 30 marzo 2014) per la definizione da parte di LGH di un progetto di massima per dismissione del termovalorizzatore da realizzarsi entro i prossimi tre anni
è sparito altresì il riferimento temporale (entro marzo 2014) per la definizione di un progetto di massima alternativo all’incenerimento, da realizzarsi entro i prossimi tre anni
Non troviamo il riferimento al piano di decommissioning di Regione Lombardia, né alcun accenno agli accordi per la definizione di un protocollo per la dismissione dell’impianto a cui l’assessore Bordi aveva fatto cenno nella Commissione ambiente del 13 febbraio con l’annuncio della costituzione di un tavolo di lavoro con Provincia e Regione
Ritenuto che
le linee d’indirizzo appaiono ora un documento svuotato di ogni concretezza circa gli impegni da assumersi da parte dell’Amministrazione comunale e che l’assenza di qualsiasi data di massima per lo spegnimento dell’inceneritore, potrebbe indurre a dubitare della effettiva volontà dell’Amministrazione di voler procedere in tal senso
tutto ciò premesso
il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
–a reintrodurre nelle Linee Guida i riferimenti temporali e gli impegni già previsti nel testo datato 10 gennaio 2014 ( in allegato al presente ODG) presentato al tavolo di lavoro dall’Assessore Bordi
i consiglieri del gruppo del Partito democratico
Maura Ruggeri
Alessia Manfredini