Venerdì 9 maggio alle ore 18, in Largo Boccaccino a Cremona, il consigliere regionale Umberto Ambrosoli è intervenuto all’incontro dal titolo “il dovere della legalità” al fianco del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Gianluca Galimberti .
A poche ore dalla notizia degli arresti dei vertici di EXPO 2015, Ambrosoli ha parlato dell’esigenza di un rafforzamento di procedure e controlli come strumento di prevenzione delle pratiche illegali, ma anche di efficienza e trasparenza della macchina amministrativa come elementi essenziali per evitare di ricadere nelle logiche dell’emergenza assunte – spesso proprio da coloro che le hanno favorite rallentando la macchina della Pubblica Amministrazione mediante pratiche corruttive – come pretesto per la riduzione dei controlli stessi.
Oggi – ha proseguito Ambrosoli – la responsabilità politica non può essere considerata solo di chi agisce nella politica e nell’economia mediante pratiche illecite, ma anche di chi non segna una discontinuità culturale rispetto alle logiche che hanno ripetutamente condotto all’affermazione di corruzione ed illegalità.
La Pubblica Amministrazione deve contribuire alla trasparenza anche rendendo leggibili i dati e rispettando tempi congrui per lo studio approfondito dei problemi da parte di chi è chiamato a prendere delle decisioni.
Il candidato sindaco Gianluca Galimberti ha ribadito, nel suo intervento, l’impegno a di rendere trasparente la macchina comunale ed ha ribadito la necessità di creare una Commissione che ponga attenzione specifica al tema della legalità. Se il centrosinistra vincerà le elezioni comunali dovrà anche lavorare per garantire efficienza, legalità e trasparenza seguendo logiche di programmazione e di apertura dei dati che sono la chiave di decodifica della realtà economica e sociale della città e possono rappresentare un indicatore formidabile di eventuali anomalie oltre a favorire un maggior controllo sociale.
Galimberti, richiamando le parole di Ambrosoli e ricordando l’impegno dell’Associazione Libera e dell’ARCI su questi temi anche nel nostro territorio, ha individuato nel mondo della cultura e delle agenzie educative un presidio capace di dare un contributo decisivo per vincere la battaglia della legalità, in contrasto alla preoccupante presenza di organizzazioni attive anche a Cremona e provincia.