Regione Lombardia ha approvato a maggioranza la legge cosidetta “ammazza boschi”. Da ora in poi, se il terreno verrà destinato ad attività produttiva si potranno tagliare gli alberi dei boschi fino a trent’anni di vita in montagna e fino a 15 in pianura.
Per il proprietario dei terreni svanisce l’obbligo delle compensazioni ambientali.
Anche il centrodestra cremonese, con il consigliere Malvezzi, ha contribuito a questa legge, addirittura riuscendo a peggiorarla attraverso un emendamento specifico che ha inserito l’eliminazione degli alberi anche in pianura.
Così facendo s’è deciso di abbattere senza autorizzazioni, senza piano forestale, senza compensazioni aree boscate di montagna e di pianura.
Agevolare l’attività produttiva (agricola o industriale) è una priorità di governo del PD, ma ciò deve e può avvenire nel rispetto del patrimonio boschivo che è sempre più importante, soprattutto in pianura.
Cremona e la sua provincia sono interessate da realtà produttive da tempo dismesse ed ormai trasformatisi in zone boschive che, a questo punto, rischiano di essere definitivamente cancellate, senza alcuna compensazione.
Ci auguriamo che nella nostra provincia, il buon senso e la buona politica, possano evitare quanto, purtroppo, questa legge consente.
Legge alla quale, ricordiamo, il consigliere Malvezzi ha contribuito con un apposito emendamento.
Francesca Pontiggia, responsabile ambiente PD Cremona
Vittore Soldo, segreteria regionale PD
Cremona, 24 luglio 2014