Il risultato del voto delle regionali, al di là dei numeri, consegna al Partito Democratico una sera riflessione che mi auguro possa avvenire in tempi rapidi e con grande serietà.
Da un lato l’azione di Governo del Pd e di Renzi che non può bastare a sé stessa. Serve una fase di costruzione del consenso che possa coinvolgere i territori e penetrare a fondo nel Paese.
L’azione di governo va sostenuta, ed il lavoro è da farsi tutto all’interno del PD.
Non servono i continui distinguo fini a sé stessi. Solo lavorando dentro il partito lo si può rafforzare e si può condizionare e migliorare l’azione riformatrice del Governo. Indebolendo il PD si indebolisce il Governo, ed il Paese.
La seconda riflessione riguarda il Partito. Lo strumento delle primarie va rivisto e rafforzato. L’albo degli elettori non è più rimandabile, va realizzato con forza per evitare inquinamenti e strumentalizzazioni.
Solo rafforzando il PD, anche nei territori, si può rafforzare l’azione di governo ed essere ancora più incisivi, per il bene del Paese.
In provincia di Cremona sono due i Comuni andati al voto.
Corte e Frati, che ha visto confemato per il terzo mandato Rosolino Azzali, premiando quindi la buona esperienza e capacità amministrativa, e Soncino, che ha scelto la continuità del centrodestra con la vittoria di Gabriele Gallina. Ad entrambi vanno i nostri complimenti e auguri di buon lavoro.
Una riflessione su Soncino: tale vittoria è stata causata anche da un centrosinistra che non è stato in grado di cogliere la grande opportunità delle primarie dello scorso gennaio con la scelta sbagliata, nel metodo e nel merito, del circolo del PD locale di “rompere” il patto delle primarie, in contrapposizione al provinciale e al circondario cremasco, partecipando ad una lista diversa da quella di Gabriele Moro, espressione delle primarie. Una scelta figlia di logiche distorte e divisive, come in Liguria, che ha confuso l’autonomia con l’autoreferenzialità. Ora anche a Soncino si apre una riflessione vera a partire dal rinnovo del circolo locale del PD.
Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona