Giovedì in commissione attività produttive si svolgerà l’audizione con i rappresentanti dei lavoratori della Danone in merito alla situazione occupazionale dell’azienda e, in particolare, in merito alla situazione nel sito di Casale Cremasco dove è stata annunciata una pesante ristrutturazione. La Danone ha espresso infatti la volontà, nei prossimi 13 mesi, di chiudere 3 stabilimenti in Europa, tra cui quello cremasco che occupa 87 dipendenti. Alcuni tagli si prospettano anche presso la sede legale di Milano, a causa della contrazione del mercato europeo dei prodotti di riferimento. Le linee produttive dovrebbero trasferirsi in Belgio, Polonia e Francia. Numeri alla mano ci sono 65 dipendenti da ricollocare e giovedì si parlerà dunque di ammortizzatori sociali, reinserimento e prospettive future. Per il momento infatti non risulta ancora attiva alcuna procedura di accompagnamento, stando ai dati di Arifl.
Alloni annuncia che chiederà ai vertici aziendali Danone la sospensione delle procedure di chiusura, anche alla luce della possibilità, già annunciata, di possibile cessione della realtà produttiva di Casale Cremasco.