“L’ospedale è un luogo essenziale per la vita di una città – ha detto Galimberti – Il nesso tra quel luogo e l’amministrazione sono i cittadini. Non può, dunque, non esserci un interesse da parte del Comune”. Sala Ial Cisl gremita per l’incontro, intitolato ‘Cremona merita salute’, tra il candidato sindaco Gianluca Galimberti, medici, infermieri e personale sanitario. Ad introdurre Paolo Bodini, medico e già sindaco di Cremona.
Gianluca Galimberti ha esordito sulla prevenzione. “Nel nostro programma – ha spiegato – c’è il bilancio ambientale. Il nostro territorio è uno dei più inquinati d’Europa. La questione dell’inquinamento non afferisce solo al nostro territorio bodini_galimbertied è evidente che dipende anche dalle caratteristiche della Pianura Padana. Detto questo, sul tema della mobilità abbiamo tantissimo da fare e da costruire. Sul tema dell’inceneritore, dietro il quale c’è un modo di intendere se stessi e il proprio futuro, uno stile di vita, il produrre di meno. E anche sul tema della trasparenza dei dati ambientali”. Dentro alla questione prevenzione, quella degli adolescenti. “Non solo aumenta l’uso di stupefacenti e alcolici – ha proseguito il candidato sindaco – ma cresce il disagio adolescenziale anche in relazione al rapporto col proprio corpo. C’è una parte della popolazione, spesso con basso livello di istruzione ed elevate difficoltà economiche e sociali, che ha bisogno di logiche di accompagnamento e di educazione alla salute”.
Terza questione sollevata da Galimberti, la continuità assistenziale: piano locale anziani con rilancio dell’azienda speciale, attenzione all’handicap e in particolare all’handicap pediatrico, porte di accesso ai servizi sanitari. “Noi abbiamo una sfida grande come Comune: mettere al centro la governance che l’amministrazione può esercitare, nel rispetto delle funzioni, nel contesto socio sanitario generale. Ossia capire ciò che sta avvenendo e guidare, per ciò che compete al Comune, i cambiamenti sociali. La collaborazione con Azienda ospedaliera e Asl diventa quindi un punto essenziale”.
“Il nostro territorio – ha concluso Galimberti – ha bisogno di un rilancio, non ha più occasione da perdere. Se questa città muore, non muoiono solo il commercio, i nidi, i quartieri, ma muore anche il livello di servizi che questa città ha saputo esprimere, anche a livello sanitario. Cremona non ha più tempo”.