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Milano – Cremona – Mantova, PD: “Il nuovo Vivalto dopo cinque giorni fa già cilecca. Troppi spot e poca concretezza dalla Giunta”

“Sono bastati davvero pochi giorni per far sì che i nodi venissero al pettine. La Giunta per mesi non ha fatto altro che farsi pubblicità con l’arrivo dei 63 nuovi treni e poi, alla prova dei fatti, il primo e unico al momento consegnato ha già fatto cilecca”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del PD Agostino Alloni e Marco Carra che polemici sottolineano: “Il nuovo Vivalto, che doveva rincuorare i pendolari della linea Milano – Cremona – Mantova, dal primo giorno ha registrato i soliti ritardi culminati questa mattina con la tragicomica mancata partenza da Mantova lasciando a terra i pendolari diretti a Milano. Il nuovo Vivalto in partenza da Mantova alle ore 6,41 non è mai partito per problemi tecnici. Stesso destino per quello delle ore 8,50. I pendolari sono stati costretti a prendere una littorina che da Mantova portava a Cremona e poi da lì un cambio treno per arrivare a Milano con ben 35 minuti di ritardo”.

“E’ una vergogna – continuano i due consiglieri del Pd – dalla Regione ci sono stati troppi spot e i fatti sono a zero. Hanno sbandierato come propri per mesi investimenti nel trasporto su ferro risorse già impegnate nella scorsa legislatura. Ma passi questo. Per noi è inaccettabile che questa Giunta non sia capace di far funzionare treni nuovi di zecca. Bisogna risolvere il problema alla radice”.

Di seguito una delle tante testimonianze arrivate questa mattina di una pendolare Trenord della Linea Milano-Cremona-Mantova.

Vi scrivo non appena arrivata in ufficio. Guardate bene l’ora, sono le 10.20. Stamane infatti l’ennesimo ritardo di un’ora mi ha portato ad essere a Milano arrabbiata, triste e per lo più rimproverata dal mio superiore. Sono stanca di tutti questi ritardi. La qualità infrastrutturale della linea è pessima, così come il servizio e l’igiene sui treni.

Quasi un mese all’anno lavoro per Trenord per pagarmi l’abbonamento, quasi altrettanto per pagare le varie addizionali regionali e comunali… se poi si somma il costo sociale e di salute delle arrabbiature connesse ai ritardi direi che il conto è ben più salato. Mi sento “abbandonata”: dall’azienda, dalla Regione, da Trenord, dai comuni e della Provincia di Cremona, tutti ben predisposti a pavoneggiarsi davanti ad un treno nuovo ed ha nascondersi quotidianamente in seguito ai numerossimi disservizi.

Il problema è noto ed è da paese incivile non aver ancora preso provvedimenti per risolverlo.

Potenziamento della rete, miglioramento della pulizia e del sistema informativo, rimborsi per i ritardi anche a chi è in possesso di abbonamento “io viaggio” sono ormai provvedimenti urgenti. Vi chiedo pertanto di porvi rimedio e di non considerare noi pendolari “solo merce” per propagande politico-istituzionali.

Siamo prima di tutto persone che già faticano lavorando e sacrificando i loro affetti nel pendolarismo quotidiano ed abbiamo il diritto di non essere perennemente scherniti.

Sergnano. ALLONI (PD): “DOPO UN ANNO REGIONE LOMBARDIA CI DA’ RAGIONE: STOP ALL’AUMENTO DI STOCCAGGIO IN SOVRAPRESSIONE DEL GAS”

“A maggio dell’anno scorso avevamo presentato una question time per sapere se Regione Lombardia era sicura di voler concedere, oltre all’autorizzazione di una percentuale di sovrapressione della centrale di stoccaggio, la realizzazione della nuova stazione di pompaggio della rete Snam a Sergnano, nonostante la complessità del territorio interessato. E avevamo chiesto all’assessore regionale all’Ambiente Terzi se aveva intenzione di intraprendere azioni volte a garantire la sicurezza della cittadinanza e la tutela dell’ambiente. Ma solo oggiAggiungi un appuntamento per oggi qualcosa si è mosso”, lo dice Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che della stazione di pompaggio di Sergnano si sta occupando da molto tempo.

Qual è la novità? Alloni lo spiega subito: “L’assessore ha suggerito alla Giunta, che ha già deliberato in proposito, di sospendere le istruttorie in corso per il rilascio dell’intesa per l’attività di stoccaggio della centrale esistente del gas in attesa di acquisire i risultati dell’indagine condotta da un apposita Commissione tecnico scientifica. E solo a seguito di un confronto con il Ministero dello Sviluppo economico, verranno definite ulteriori prescrizioni e indicazioni per l’esercizio degli impianti di stoccaggio di gas, a maggior tutela dei territori e delle popolazioni interessate – continua Alloni –. La preoccupazione nasce dai gravi eventi sismici verificatisi a maggio 2012 tra Lombardia ed Emilia Romagna, anche in aree con presenza di impianti di stoccaggio. Eventi che hanno suggerito l’opportunità di valutare in modo adeguato gli effetti indotti dall’esercizio di questo genere di impianti dal punto di vista sismico”.

Insomma, conclude Alloni, “le nostre preoccupazioni sono state fatte proprie dall’assessore, anche se a quasi un anno di distanza. Meglio tardi che mai”.

Expo: clamoroso ritardo, emblematico dell’incapacità delle giunte Perri e Salini

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Il clamoroso ritardo con cui Cremona  affronta il tema di Expo è emblematico della incapacità delle giuntePerri  e Salini di attivarsi e di  cogliere  un’occasione importantissima  per promuovere la città ed il territorio.Le celebrazioni di fine mandato su cui sono impegnate le amministrazioni locali non sono sufficienti a coprire un fallimento  che, per quanto riguarda  EXPO , è  sotto gli occhi di tutti : altre città, altre realtà  a noi vicine si sono mosse ben diversamente e per tempo, mentre Cremona è ancora una volta fanalino di coda, nonostante sul tema specifico “Nutrire il pianeta” le specificità cremonesi abbiano  eccellenze riconosciute.
Già l’assenza  del Comune  alla presentazione in Camera di Commercio  dell’associazione temporanea di scopo per Expo 2015 ,mentre erano presenti i Comuni di Crema, di Casalmaggiore, la Provincia e le Associazioni di categoria, ha rappresentato un fatto significativo e ora assistiamopersino al  dissenso di un consigliere di maggioranza  del Comune che si è astenuto in commissione bilancio sulla proposta di adesione del comune di Cremona : un fatto politico che  evidenzia l’imbarazzo che attraversa  la maggioranza stessa e che non può essere considerato un semplice incidente di percorso. Sulla sfida rappresentata da EXPO  il PD cremonese  ha più volte denunciato  la debolezza della collaborazione fra i principali enti pubblici: Comune e Provincia che è invece fondamentale quando è necessario  fare rete,  unire le forze e correre tutti nella stessa direzione.L’Expo poteva  essere la grande occasione per dare una prospettiva innovativa al territorio e, in vista di questo evento,  si doveva e  ancora si dovrebbe  fare ogni sforzo almeno  per ottenere collegamenti ferroviari più efficienti e veloci con  Milano.Purtoppo l’inerzia  delle Amministrazioni  al governo della città e della provincia , l’incapacità di  coinvolgere per tempo  tutti i soggetti interessati , rischiano davvero di far perdere a Cremona l’ennesima opportunità per tutto il territorio provinciale  e non solo per la città .Sprecare l’opportunità EXPO, mentre  stanno crollando commercio e turismo, è un  grave errore e non ci possono essere tempi supplementari per chi non è stato in grado di affrontare con determinazione una partita importante come questa avendo  avuto cinque  anni di tempo per farlo.

Maura Ruggeri
Andrea Virgilio
capogruppo PD Consiglio Comunale
capogruppo PD Consiglio Provinciale

PD. Approvato il bilancio 2014. In allegato la relazione del segretario Matteo Piloni

Ieri sera, 31 marzo, si è tenuta l’assemblea provinciale della federazione PD di cremona.
Due gli argomenti all’odg: l’approvazione del bilancio consuntivo 2013 e preventivo 2014, e le amministrative.
In allegato la relazione del segretario Matteo Piloni e il bilancio consuntivo.

Intervento assemblea provinciale 31 marzo 2014

schema bilancio consuntivo federazione cremona 2013

Ciclo Idrico Integrato. Piloni: la priorità è l’affidamento

In questi ultimi giorni si sono lette dichiarazioni sul futuro del ciclo idrico integrato in provincia di Cremona, che pongono l’accento sulle nomine, ancora da effettuare, di Padania Gestione e che, al contrario, dimenticano la vera priorità che è l’affidamento, processo che partirà dopo la celebrazione dell’assemblea straordinaria di PAG per l’adozione del nuovo Statuto.
E’ bene ricordare che l’affidamento, per le caratteristiche dello Statuto adottato, è “in house” per l’intera durata del Piano d’ambito (20 anni).
Questo lo impone anche il nuovo Metodo Tariffario Idrico per il periodo 2014-2015 in corso di approvazione da parte dell’ATO entro l’imminente termine del 31 Marzo 2014.
Se quanto sopra si conferma è il caso che l’attenzione della Politica si concentri sulle procedure di affidamento, di cui è competente la provincia. Procedimento per il quale serve da subito una delibera del CDA ATO (magari supportato da un indirizzo di Giunta che riprenda la delibera di Consiglio Prov. di approvazione dello Statuto) per l’affidamento provvisorio nelle more della procedura di affidamento definitivo, che assegni a Padania Gestione un piano d’investimenti relativo alle emergenze, arsenico e scarichi in-depurati per esempio, al fine di scongiurare le procedure di sanzione previste per il 2015 e consenta di utilizzare residuali risorse a fondo perduto regionali (circa 3 milioni) per un complessivo di interventi stimabili tra 8 e 10 milioni di euro. Il futuro Gestore è in grado di far fronte a questi investimenti fin da subito con disponibilità proprie, senza contare che presso l’ATO sono depositati parecchi milioni ad oggi non utilizzati.
Non si tratta solo di tecnicismi, ma di sostanza politica. Il processo di affidamento, infatti, potrebbe contribuire all’economia del nostro territorio e ulteriori ritardi rischiano solo di indebolire l’economia idrica cremonese.

Matteo Piloni
Segretario prov. PD Cremona