Le Donne democratiche esprimono indignazione per le offese e gli attacchi sessisti che stanno interessando le Donne impegnate nella politica, in particolare il Ministro Kyenge e, negli ultimi giorni, la Presidente della Camera Laura Boldrini, ma anche tante altre donne parlamentari, cui vogliamo dimostrare tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
È stata mortificata la democrazia ed, ancora una volta, offesa la figura della DONNA.
L’esasperazione dei toni della dialettica politica, culminati nella protesta dei deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera, si è spinta sino all’indecente utilizzo di insulti sessisti rimbalzati, senza freno, sui social network. Questa esasperazione rappresenta, a nostro avviso, l’ennesima manifestazione di una società che pone uomini e donne in una relazione di disparità e di conflitto, che non riesce, o non vuole, valorizzare il ruolo della donna riconoscendone le competenze, le sensibilità e i meriti, ma che, al contrario, considera la figura femminile una spettatrice inerte della vita pubblica, un soggetto incapace di assumere ruoli di rilievo, un facile bersaglio di “battute e allusioni” sessuali tutt’altro che simpatiche o ironiche per chi le riceve o di vere e proprie aggressioni e violenze psichiche e fisiche.
Con una società, purtroppo, ancora così “maschilista” c’è poco da stupirsi se in Italia le donne continuano a non ricoprire ruoli di rilievo in politica e nelle aziende o se c’è ancora chi picchia e usa violenza contro le donne.
La nostra società necessita di un forte cambiamento sul piano culturale e delle relazioni, bisogna fermare gli stereotipi di genere a valenza negativa, partendo da un uso adeguato e decoroso del linguaggio ed al fine di perseguire i principi di uguaglianza di genere e di rispetto della figura della donna. Gli esempi di cattiva educazione e di inciviltà, nella vita di tutti i giorni, sono numerosi, ma queste “aggressioni” a danno della donna sono ormai inaccettabili e richiedono manifestazioni plateali di sdegno e riprovazione.
Le donne e gli uomini nell’esprimere il loro impegno politico al servizio della comunità, in tutti i livelli, dal Parlamento al più piccolo Consiglio Comunale, devono avere non solo parità di accesso, ma anche parità di trattamento e di considerazione.
Le donne devono poter ricoprire ruoli politici liberamente senza ricevere allusioni, insulti sessisti o violenze. Di ciò ne siamo convinte Noi donne del PD, ma l’auspicio è che tutte le altre forze politiche, anche a livello locale, comprese le donne del Movimento 5 Stelle, manifestino la loro indignazione per dire BASTA alla violenza contro le donne in tutte le sue forme.
Il nostro impegno come Conferenza Donne del Partito Democratico della Provincia di Cremona continuerà, dentro e fuori le sedi istituzionali, per battere la violenza e promuovere una nuova cultura della civiltà fondata sulla libertà, il rispetto e l’autonomia femminile.
Elena Bernardini
Coordinatrice Conferenza Donne PD della Provincia di Cremona