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Quote latte: respinto il ricorso su una vicenda tutta colpa della Lega oggi autonomista

“La mala gestione, all’epoca tutta in capo allo Stato, degli stessi che oggi si proclamano autonomisti, ha danneggiato i nostri allevatori e ora rischia di ripercuotersi ancora sulle casse pubbliche”, è il commento di Marco Carra, Agostino Alloni e Giuseppe Villani, consiglieri regionali del PD, componenti della Commissione Agricoltura, alla notizia del ricorso dell’Italia respinto dalla Corte di giustizia europea sul recupero integrale degli aiuti per le quote latte.

“La politica della Lega su questa vicenda ha costretto la stragrande maggioranza dei 32mila allevatori italiani che hanno rispettato le regole, a pagare anche per quei pochi, evidentemente protetti e coperti dal Carroccio, che non lo hanno fatto”, dicono Carra, Alloni e Villani.

Questo, oltre a dimostrare una volta di più l’inefficacia dei governi del centrodestra su questo tema, comporta ancora danni dal punto di vista politico ed economico per l’Italia. E guarda caso – aggiungono i consiglieri PD – a mettere in piedi, a spese dello Stato, tutta questa ingarbugliata vicenda sono stati coloro che oggi rivendicano l’autonomia delle Regioni, in primis quel Ministro Zaia che non si è fatto problemi ad accollare a tutta la comunità i costi dei singoli”.

Conciliazione tempi di vita e lavoro: al via gli sgravi contributivi

Prende il via la procedura per ottenere gli sgravi contributivi destinati ai datori di lavoro del settore privato per la promozione di misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata. Si tratta di un’agevolazione prevista nel Jobs Act e per la quale sono state destinate risorse pari a circa 55 milioni euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.

La decontribuzione riguarda i contratti aziendali, anche in recepimento di contratti territoriali, sottoscritti dal 1° gennaio 2017 al 31 agosto 2018, che contengono interventi di conciliazione per i dipendenti, migliorativi rispetto alle previsioni di legge o del contratto collettivo nazionale di riferimento. Il contratto aziendale deve riguardare un numero di lavoratori pari almeno al 70% della media dei dipendenti occupati dal medesimo datore di lavoro nell’anno precedente la domanda.

Cinzia Fontana, deputata PD, che ha seguito la materia in Parlamento, precisa: “Le tre linee di intervento individuate dal decreto attuativo riguardano il sostegno alla genitorialità, la flessibilità organizzativa e l’erogazione di servizi di welfare aziendale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. I datori di lavoro che intendano usufruire della decontribuzione dovranno effettuare il deposito telematico del contratto aziendale, anche qualora si tratti del recepimento di un contratto territoriale di secondo livello, presso la Direzione territoriale del lavoro competente e, successivamente, inviare un’apposita istanza sul portale INPS”.

Per accedere alle risorse stanziate per l’anno 2017 il deposito del contratto deve avvenire entro il 31 ottobre 2017 e la richiesta all’INPS deve essere inoltrata entro il 15 novembre 2017. Rispetto alle risorse del 2018, il termine per il deposito è fissato al 31 agosto 2018, mentre quello per l’invio dell’istanza all’Inps al 15 settembre 2018.

Al via CR-DEM, l’app per cellulari del PD di Cremona

Da oggi è possibile scaricare su tutti gli smartphone l’applicazione CR-DEM, in cui verranno raccontate le buone pratiche delle amministrazioni locali, le notizie e le iniziative del Partito Democratico in Provincia di Cremona. Questa applicazione permetterà inoltre di essere aggiornati anche sulle principali attività del partito a livello regionale e nazionale, direttamente dal cellulare.

Scaricare l’applicazione su smartphone e tablet è molto semplice: basta andare sul playstore (per dispositivi android) o applestore (per utenti apple) ed effettuare la ricerca dell’app “CR-Dem”. Una volta installata l’applicazione, per essere sempre informati in tempo reale sulle novità presenti, occorre consentire l’invio delle notifiche degli aggiornamenti.

Ecco il link al video nel quale il segretario provinciale PD Matteo Piloni spiega questo nuovo strumento di informazione ed il suo funzionamento: https://www.youtube.com/watch?v=Cv2a9JOFJ4g.

Referendum autonomia: affluenza sotto il 40%. Piloni (PD): “Ora si affronti il tema del regionalismo differenziato in maniera seria”

Il referendum sull’autonomia lombarda ha avuto un’affluenza totale che si è assestata sotto il 40% degli aventi diritto. Dopo lunghe ore di attesa per conoscere i risultati definitivi (una vicenda al limite del paradosso), i dati ufficiali hanno confermato una partecipazione di circa tre milioni di persone al voto su tutto il territorio regionale. In Provincia di Cremona hanno votato 113.749 elettori, pari al 39,90% degli aventi diritto. In città di Cremona l’affluenza è stata del 33,07%, a Crema del 38,74% e a Casalmaggiore del 36,97%.

Matteo Piloni, segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona ha così commentato i dati referendari: “La possibilità di una maggiore Autonomia per le Regioni è una questione seria, e come tale va affrontata. Maroni, con il suo inutile referendum, ha svilito questo tema solo per avviare la propria campagna elettorale, nel tentativo di nascondere quanto nulla fatto in questi anni sull’argomento. Il tutto a spese dei Lombardi: 55 milioni di euro.
Recenti sondaggi ci dicono che il 70% dei Lombardi è a favore di una maggiore autonomia. I risultati del Referendum ci dicono che la maggior parte dei Lombardi non ha voluto partecipare a questo consultazione inutile. Mi auguro che su questo referendum cali il sipario quanto prima e si affronti davvero il tema del regionalismo differenziato. Perchè il tema c’è ed è serio”.

Ponte di Casalmaggiore: la Regione intervenga con risorse aggiuntive

Il 30 marzo scorso il presidente della Regione Maroni ha scritto una lettera ai sindaci capoluogo proponendo di ripartire la fetta più grande dei soldi messi a disposizione dal governo nel “Patto per la Lombardia” (80 milioni di euro) in base alla popolazione di ciascuna provincia. Risorse alle quali si sommano altri 47.600.000 milioni del Fondo di Coesione sociale (risorse nazionali).

Con la delibera di giunta del 17 ottobre scorso la Regione ha deciso di destinare 3.064.798,49 per gli interventi del Ponte di Casalmaggiore. Interventi assolutamente necessari vista la situazione del Ponte e le ricadute sul territorio. Questi soldi sono a valere sulle risorse nazionali del “Fondo Sviluppo e Coesione finanziamenti statali”. Cifra destinata alla Provincia di Cremona che, all’interno del patto, la Provincia stessa aveva indirizzato per gli interventi del ponte di San Daniele Po, anch’essi molto importanti.

Il segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona, Matteo Piloni è intervenuto sulla questione: “Sarebbe utile che la Regione, evitando di aprire un conflitto tra territori, ora recuperasse risorse aggiuntive da destinare al ponte di San Daniele PO, così come richiesto dalla Provincia nel Patto per la Lombardia e dagli stessi territori.

Ricordo inoltre che lo stesso Malvezzi chiese a suo tempo che le risorse per il Patto per la Lombardia venissero destinate per il ponte di San Daniele Po. Bene! La Regione confermi quindi l’intervento sul ponte di Casalmaggiore ma attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive e non quelle già previste dal Patto per la Lombardia che hanno già una destinazione per gli interventi, anch’essi necessari e urgenti, per il ponte di San Daniele Po”.