L’emendamento che apriva alla caccia libera la provincia di Cremona è stato respinto, oggi, mercoledì 30 settembre 2015, in VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, nell’ambito della discussione della legge di semplificazione.
“Per ora abbiamo fermato l’invasione di cacciatori da fuori provincia, ovvero una decisione inammissibile che ha portato anche la maggioranza a spaccarsi”, commenta subito dopo il voto Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd.
L’emendamento del relatore, il consigliere bresciano della Lista Maroni Alessandro Sala, “voleva introdurre, per chi effettua la caccia da appostamento fisso, la possibilità di cacciare la migratoria per 10 giornate in tutti gli ambiti territoriali della Lombardia senza controllo e senza il pagamento di nessuna imposta”, spiega Alloni.
“Non posso che essere soddisfatto che questa inaccettabile posizione sia stata fermata, considerato poi quanto ci siamo battuti in Commissione per non far approvare un emendamento che metteva a rischio la possibilità di una attività venatoria programmata, controllata e in sintonia con l’ambiente – continua Alloni –. Abbiamo anche consultato i portatori di interesse che si sono detti fortemente contrari. Questo perché oggi c’è un equilibrio che verrebbe meno soprattutto per le province del sud della Lombardia e non permetterebbe agli ambiti territoriali di controllare l’indice di densità venatoria, come previsto dalle leggi regionali e nazionali”.