Il Pd boccia il provvedimento che renderà più difficile, da ora in avanti, la vendita delle azalee contro il cancro o dei bonsai per la lotta all’AIDS.
La maggioranza ha approvato, oggi, in Aula, le ennesime modifiche alla legge sul commercio. “Grave che si sia voluto intervenire con metodi punitivi anche sulle vendite di piazza a fini solidaristici, per questo abbiamo votato contro – afferma il consigliere Pd Agostino Alloni – . Il nostro voto contrario è motivato poi anche dal fatto che procedere a spizzichi e bocconi, continuando a modificare il testo unico sul commercio in questo modo, non ci trova d’accordo. Prima sugli hobbisti, poi sui “mercatini di Forte dei marmi”, pochi mesi fa sulle sagre. E’ un metodo sbagliato, per questo avevamo presentato una mozione, che è stata bocciata, che impegnava la Giunta a presentare una proposta unitaria di revisione, in collaborazione con la Commissione Attività produttiva, della legge sul commercio nel suo complesso – aggiunge Alloni – Anche sulle fiere, poi, la Giunta è intervenuta almeno 6 volte dal 2013. A 1500 comuni lombardi si chiede a questo punto di fare 3 regolamenti, per le sagre, per i mercatini, per le fiere. Assurdo”.
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Servizio Idrico. Piloni, PD:”Dai sindaci l’ok definitivo al progetto di fusione. Il passo più importante!”
Servizio Idrico. Il passo in avanti più importante.
Lunedì scorso i sindaci soci hanno dato il via libero definitivo al progetto di fusione per la società unica dell’acqua. Una scelta importante, che conclude un percorso cominciato alcuni anni fa e che vedrà entro la fine dell’anno la costituzione della società che gestirà il servizio idrico in provincia di Cremona.
Una scelta che avrà ricadute positive per il territorio e per i cittadini. In molti parlano di ‘spending review’ ma in pochi la praticano: il Gruppo Padania Acque in questi anni, su forte indirizzo dei Sindaci Soci, ha modificato la sua articolazione riducendo le aziende da 6 a 2 e, con la decisone di Lunedì, ad una sola Azienda con risparmi per oltre 300.000 Euro annui. Lo si è fatto non solo quale buona pratica di amministrazione efficiente, ma anche per forti motivazioni economiche in sintonia con la regolazione tariffaria e le norme del settore.
Una struttura patrimoniale forte (oltre 40 milioni di patrimonio netto), una struttura radicata nel territorio, un’unica azienda con competenze (170 dipendenti) e valori pubblici da promuovere, investimenti e lavoro per un territorio: sono questi gli elementi che qualificano il progetto dell’azienda Gestore Unico del Servizio idrico integrato.
Un progetto necessario che punta al la qualità del servizio e a tariffe contenute. La fusione di Padania Acque e Padania Acque Gestione contribuisce notevolmente a conseguire l’obiettivo di essere adeguati e finanziabili, a condizioni sostenibili e agevolate. Con la decisione presa i Sindaci, in tempi brevi e senza rischi particolari, hanno concretamente contribuito alla realizzazione di una parte del Piano d’Ambito creando i presupposti fondamentali per migliorare la qualità del servizio idrico con risorse da subito disponibili.
La Società, nell’aggregare i rami idrici aziendali e superando le gestioni in economia dei Comuni, ha generato efficacia ed efficienza. I frutti si sono avuti (1 milione di utile netto al 31/12/2014) e si avranno a partire dal 2015, visto che l’affidamento è stato dato nell’ottobre 2014, mentre i progetti avviati sono più di 100 per 30 milioni di euro di cui 12,5 già approvati.
Questi sono solo alcuni dati, insieme ad altri, che dimostrano l’importanza della scelta fatta.
Spiace riscontrare che non tutti sono d’accordo e hanno deciso di non partecipare all’assemblea. Un vero peccato perché il contributo di tutti potrebbe migliorare ulteriormente processi di per sé già positivi.
Lascio invece in secondo piano documenti e dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con l’importanza della decisione presa. Mi auguro possa essere possibile, nelle prossime settimane, una condivisione più ampia soprattutto per la fase di avvio della società che gestirà il servizio nei prossimi anni, concentrandosi tutti nel merito del progetto.
Matteo Piloni – segretario provinciale PD Cremona
Acqua. CARRA E ALLONI (PD): “IMPIANTI, MANUFATTI E FONTANILI LOMBARDI NEL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO”
È stata approvata all’unanimità oggi, martedì 8 settembre 2015, in Consiglio regionale, la mozione, firmata anche dal Pd, che sostiene la richiesta all’Unesco di inserimento dei grandi manufatti idraulici e irrigui lombardi nel patrimonio dell’umanità.
“Con questo voto esprimiamo, come Consiglio regionale, il sostegno alla richiesta di candidatura ed esortiamo la Giunta a proseguire nell’impegno profuso insieme a Urbim (Unione regionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari) e ai Consorzi di bonifica per la valorizzazione delle risorse produttive, ambientali e culturali che costituiscono la cosiddetta ‘civiltà dell’acqua’ in Lombardia”, spiegano Marco Carra e Agostino Alloni, consiglieri regionali del Pd.
“Come si dice anche nella mozione, l’acqua ha un valore inestimabile non solo in senso assoluto, ma in particolare per questa regione, dove l’utilizzo per l’irrigazione e per la produzione ha portato in larga parte allo sviluppo agricolo e industriale – continuano Carra e Alloni –. Senza contare la bellezza degli impianti, il numero di rogge e di canali, la presenza dei fontanili”.
Un patrimonio che comprende 19 impianti, 10 fontanili, alcune grandi opere e sistemi, a contorno dei quali sono ricomprese anche strutture di notevole pregio quali musei, abbazie, castelli e ville, proseguono i consiglieri, per sostenere la candidatura dei quali “a maggio, a Capralba, si è tenuto il convegno di presentazione del progetto ‘La civiltà dell’acqua in Lombardia’ e una mostra fotografica collegata che è già stata presentata nell’ambito di quattro manifestazioni nelle province di Mantova, Brescia e Cremona, cui seguiranno tutte le altre province”, ricordano Carra e Alloni.
Parchi. ALLONI E CARRA (PD): “CON LA NOSTRA MOZIONE APPROVATA PARTE LA RIFORMA DELLE AREE PROTETTE”
Una nuova legge per i parchi, rivedendo quella attuale ormai superata e modificata troppe volte e ripensando i parchi stessi. È il contenuto della mozione presentata dal Gruppo regionale del Pd e approvata oggi, martedì 8 settembre 2015, all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il testo impegna la Giunta “a garantire che il processo di razionalizzazione dei servizi e riorganizzazione degli enti gestori delle aree protette possa fondarsi anche su scelte volontarie e condivise dagli enti stessi; a prevedere opportuni incentivi economici che favoriscano gli accorpamenti volontari; ad attivare le procedure per accedere a ulteriori risorse comunitarie e a favore delle aree protette”.
Soddisfatti Agostino Alloni e Marco Carra, consiglieri regionali del Pd rispettivamente primo firmatario della mozione e capogruppo in Commissione Agricoltura: “In pratica oggi abbiamo dato il via all’iter di autoriforma dei parchi e per il rinnovo della legge – spiegano –. La legge tuttora in vigore, la 86 del 1983, all’epoca è stata una rivoluzione, ha creato il sistema dei parchi e in qualche modo è riuscita a mettere una pezza su un consumo di suolo che rischiava di essere ben maggiore e peggiore. Ma ora necessita di una revisione sostanziale: ha perso smalto e quella spinta propulsiva del passato. In più è cambiato il panorama, nel frattempo: le risorse scarseggiano, le Province sono destinate a sparire e i Comuni sono in difficoltà”.
Per il Pd vanno, però, ripensati i parchi nella loro essenza, “mantenendo gli obiettivi per cui sono nati, ma con strategie e percorsi diversi – ha illustrato Alloni –. Intanto, vanno connessi tra loro, facendo rete da un punto di vista gestionale. Poi, non vanno più pensati e gestiti come tutela delle risorse naturali, ma come sviluppo economico e sociale delle popolazioni e delle attività che vivono le stesse aree protette, quindi agricoltura, produzioni industriali, attività ricreative, turismo, tempo libero. All’interno delle aree protette dobbiamo anche sperimentare il vero significato di sviluppo sostenibile, senza però far venire meno il senso di tutela. E dopo aver definito le aree soggette a tutela, a livello di area vasta omogenea o della città metropolitana, queste potranno legarsi tra loro attraverso un’agenzia unica con una normativa delle regole più pregnante per i parchi”.
In sintesi, per Alloni e Carra serve una “spinta propulsiva per dare rilancio ai parchi e per questo bisogna andare nella direzione di incentivarli in ogni modo, cominciando dalla riforma che con questa mozione prende avvio”.
MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI. Cremona, 11 SETTEMBRE 2015
MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI
11 SETTEMBRE 2015
E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare.
Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi.
Venerdì 11 Settembre
Marcia delle donne e degli uomini scalzi
Partenza ore 21
Casa dell’Accoglienza
(Viale Trento e Trieste
angolo via Sant’Antonio del Fuoco)
Cremona
promossa dalla Tavola della Pace di Cremona.
Partecipa e fai Partecipare.
Aderisci e fai Aderire
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