Tutti gli articoli di matteo

Ok della Camera al Ddl Riforme: per un Paese più semplice e più giusto

La Camera approva il Ddl di Riforma Costituzionale con 357 sì, 125 no e 7 astenuti. “L’obiettivo è chiaro ed esplicito: far sì che le istituzioni siano in grado di muoversi a tempo con la società e a vantaggio dei cittadini”. Così Lorenzo Guerini intervenendo in Aula. Il testo passa ora al Senato.

“L’obiettivo è chiaro ed esplicito: far sì che le istituzioni siano in grado di muoversi a tempo con la società e a vantaggio dei cittadini”. Così Lorenzo Guerini, deputato e vicesegretario del PD, intervenendo in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazione di voto sul ddl Riforme, annunciando il voto favorevole del gruppo PD.

“Noi stiamo decidendo della quotidianità dei cittadini italiane e della capacità delle istituzioni di vincere le sfide dell’oggi – ha aggiunto Guerini -. L’Italia ha bisogno di un responsabile coraggio riformatore liberandosi della tentazione di dire no a qualsiasi cambiamento, oggi il tempo è scaduto, oggi dobbiamo fare un passo avanti, sono trent’anni che il Paese aspetta queste riforme”.

Il vicesegretario del PD ha elencato i cambiamenti migliorativi apportati al Ddl: “Nessun fastidio per il confronto. Il presupposto che ci ha guidati è che per muovere la Costituzione serve il più ampio confronto possibile, anche da parte di chi oggi chiara il voto contrario, non facendo capire fino in fondo le loro ragioni”.

Guerini si è poi rivolto a Forza Italia affermando che “il PD ha sviluppato e mantenuto fino in fondo le sue posizioni, mentre l’atteggiamento di chi ha sempre votato a favore e oggi vota contro è incomprensibile, per noi ma soprattutto per l’opinione pubblica. Il PD ha formulato la sua proposta cercando il più largo coinvolgimento su alcuni temi molto chiari, come la fine del bicameralismo e la semplificazione dei rapporti con le Regioni. Su questi temi, Forza Italia ha cambiato idea e non ha mai spiegato bene il perché. Lo dico con sincerità, è una decisione che non capiamo: cambiare idea è sempre possibile, non lo è rinunciare alle proprie convinzioni sulla base di alcune tirate di giacca”.

Poi rivolgendosi al Movimento 5 Stelle “più che aprire il Parlamento, continuate a chiedere le porte dietro di voi: oggi confermate, per causa vostra, la vostra inconsistenza”.

8 marzo, dalla parte delle donne

La libertà delle donne di scegliere il proprio destino, lavoro, maternità, progetto di vita, sicurezza, è il principio della buona politica. I diritti umani delle donne, in Italia e nel mondo, sono condizione della dignità di tutti e della convivenza nelle civiltà, segnate da violenze contro le donne e le bambine, terrorismi e guerre.

Il Partito Democratico ha nell’uguaglianza, nei diritti e nelle pari opportunità la propria bussola. Perché è giusto e per far crescere il benessere dell’intera società.

Conviene all’Italia e all’Europa. Per una nuova economia e uno sviluppo equilibrato, come ci dice l’Unione europea, dovremo innalzare l’occupazione femminile al 60% entro il 2020, circa tre milioni di donne occupate in più rispetto a oggi.

Consultazione 1 marzo. In provincia di Cremona più di 800 partecipanti. Partito il tesseramento 2015

“Quando si tengono aperti i circoli e si consulta la propria base, è sempre un fatto positivo. Mi piacerebbe sapere quali altri partiti organizzano iniziative di questo tipo.”
Così il segretario provinciale del PD Matteo Piloni, commenta la giornata di ieri, nella quale il partito democratico lombardo ha organizzato una consultazione sul tema delle Autonomie Locali.
“Il tema certamente non è di quelli che scalda il cuore, ma è decisamente importante e di grande attualità. Il governo sta portando avanti la riforma del titolo V della Costituzione, e allo stesso tempo la regione Lombardia sceglie un referendum che costerà 30 milioni di euro per chiedere più poteri alla regione. In questo quadro, nel solco delle riforme, il PD lombardo ha voluto ascoltare la propria base per costruire una proposta di riforma delle Autonomie Locali in alternativa all’idea leghista.”

Quattro i quesiti che sono stati posti che, in sintesi, hanno dato i seguenti risultati:
SI all’abolizione delle regioni a statuto speciale
SI ad una riorganizzazione del numero delle regioni
SI alle fusioni tra i Comuni
SI all’organizzazione dei territori di area vasta oltre gli storici confini provinciali.

“I nostri iscritti ed elettori, in provincia di Cremona, hanno dato un segnale chiaro di volontà di riforma anche per quanto riguarda le Regioni e i Comuni. Da un lato la necessità di rivedere l’assetto nazionale delle Regioni, senza privilegi e con una proposta di accorpamento delle stesse, e da un lato la necessità di lavorare verso le fusioni tra i Comuni, non limitandosi alle unioni.”

Per quanto riguarda il quesito locale, e quindi prettamente cremonese, l’esito è stato netto.
“Il PD di Cremona ritiene con forza che la costruzione delle aree omogenee debba avvenire oltre gli storici confini provinciali. Questo significa che la definizione di Area Vasta, e il suo processo, deve guardare alla pianificazione e programmazione, mettendo i territori nelle condizioni di lavorare nel merito sulle questioni più specifiche di ogni singolo territorio.”

“Un grande grazie va ai nostri segretari e iscritti, che in una domenica di marzo hanno tenuto aperti i circoli anche per avviare il tesseramento. In una sola giornata ha già rinnovato la tessera circa il 50% dei tesserati del 2014. Lo stesso dato l’avevamo registrato solo pochi mesi fa, ad ottobre. Abbiamo tutto il tempo per fare un buon lavoro anche sul tesseramento.”

I dati della consultazione:
Votanti: 821
Quesito 1
Sei favorevole all’abolizione delle regioni a statuto speciale?
SI 762 NO 52

Quesito 2
Sei favorevole a ridurre, accorpandole, il numero delle regioni?
SI 685 NO 133

Quesito 3
Come si tengono assieme la tutela delle identità locali e l’efficienza dei servizi ai cittadini nei comuni sotto i 5mila abitanti?
Attraverso le UNIONI 348
Attraverso le FUSIONI 404
Senza Cambiamenti 64

Quesito 4
Alla luce della riforma del titolo V della Costituzione per il quale le province non esisteranno più, pensi che parti della nostra provincia possano organizzarsi anche in aree omogenee oltre i confini provinciali storici?
SI 716 NO 98

I risultati nella regione:
Consultazione-risultati-quesiti-regionali

Consultazione-risultati-quesiti-locali

1 marzo, giornata di consultazione e tesseramento. PD:”Un’occasione di confronto e vera partecipazione”

Nella conferenza stampa tenutasi alla federazione di via Ippocastani, il PD di Cremona ha presentato la giornata di consultazione e tesseramento di domenica 1 marzo.
Insieme al segretario provinciale Matteo Piloni, il presidente dell’assemblea provinciale Franco Verdi, il consigliere comunale Luca Burgazzi, membro della segreteria regionale, e il responsabile organizzativo Claudio Rebessi.

Perché, dopo aver abolito le Province, non accorparle anche in enti di area vasta omogenei? Hanno ancora senso le Regioni così come attualmente definite, comprese quelle a Statuto speciale, nate negli anni Settanta? Si possono organizzare le aree omogenee oltre gli storici confini provinciali?

Sono queste alcune domande che si è posto il PD Lombardo nel corso della conferenza organizzativa dello scorso novembre, per le quali anche la federazione di Cremona ha portato il suo importante contributo. Per le riposte, però, il gruppo dirigente dei Democratici passa la parola agli iscritti ed elettori del PD organizzando per domenica 1 marzo, in concomitanza con la giornata del tesseramento, una consultazione aperta con oltre 500 seggi allestiti in tutta la Lombardia.

Mentre il Parlamento, infatti, cambia l’architettura costituzionale del nostro Paese con la cancellazione delle Province e l’abolizione del Senato, in Lombardia la Lega vorrebbe imporre una brusca sterzata conservatrice con la nascita di una nuova regione a statuto speciale. Una forzatura anacronistica, inutilmente costosa, che il PD intende combattere con proposte più serie e realizzabili. Con idee che verranno decise non nel ristretto di qualche riunione ma dallo spoglio di migliaia di schede. Solo i nostri iscritti, infatti, sono oltre 30mila in tutta la Regione: donne e uomini impegnati che vogliamo coinvolgere sempre più spesso nei processi decisionali e non solo durante le campagne elettorali.

Sono queste persone la forza di un partito popolare e diffuso come il PD. Energie che vogliamo valorizzare e moltiplicare. Per questo il 1 marzo daremo vita a una grande giornata di tesseramento, una formula che, unita alla possibilità di ricevere il 2xmille dei cittadini, risulta per noi vitale dopo la fine del finanziamento pubblico ai partiti politici.

In questi mesi stiamo lavorando al radicamento del Pd con la costituzione di circondari territoriali, in linea con la visione di quelle aree omogenee, inserite anche nello statuo provinciale di recente approvazione. In quest’ottica abbiamo portato il nostro contributo alla conferenza organizzativa del Pd lombardo dello scorso novembre, e con questo spirito il Pd provinciale parteciperà alla consultazione del 1 marzo, allestendo in tutta la provincia circa 50 seggi.

In regione Maroni era partito con l’indipendenza della Padania, poi è passato al referendum sullo Statuto speciale, ora siamo a un referendum inutile per chiedere ciò che la Costituzione già prevede, cioè il trasferimento di competenze in più alle singole regioni. Si può già fare senza spendere 30 milioni di euro. Noi una firma su un provvedimento che costa trenta milioni di euro e rinvia di due anni la richiesta di maggiore autonomia non ce la mettiamo, e per questo abbiamo votato contro. Abbiamo tentato in tutti i modi di convincere Maroni ad aprire subito l’interlocuzione con il Governo e di evitare il ricorso a un referendum costoso e inutile. Ora la Lega può sventolare la sua bandierina ideologica a spese dei contribuenti lombardi e il Consiglio regionale della Lombardia è condannato all’irrilevanza in nome della propaganda. Una scelta che è stata sostenuta anche dal Movimento 5 Stelle che, di fatto, ha svolto il ruolo di “stampella” al governo Maroni.

Come PD riteniamo sbagliata la scelta della regione Lombardia, e proprio con la giornata del 1 marzo vogliamo costruire una proposta di riforma delle Autonomie Locali che guardi al merito e al futuro dei territori, non solo in Lombardia, per non limitarci al voto contrario espresso in consiglio regionale.
La consultazione sarà aperta a iscritti ed elettori, ai quali verranno presentati quattro quesiti:

Quesito 1
Sei favorevole all’abolizione delle Regioni a Statuto speciale, così da procedere alla definizione di una “nuova autonomia” valida per tutte le Regioni italiane?

Quesito 2
Sei favorevole, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e migliorare lo svolgimento delle funzioni loro attribuite, a ridurre, accorpandole, il numero delle Regioni?

Quesito 3
Come si tengono assieme la tutela delle identità locali e l’efficienza dei servizi ai cittadini in una Regione come la Lombardia, in cui 1.064 Comuni su 1.531 (il 69,5%) hanno meno di 5mila abitanti?
Unione dei comuni – Fusione dei comuni – Senza cambiamenti

Quesito 4
Alla luce della Riforma del Titolo V della Costituzione per il quale le Province non esisteranno più, pensi che parti della nostra Provincia possano organizzarsi anche in aree omogenee oltre i confini provinciali storici?

In provincia di Cremona abbiamo allestito 50 seggi.
In città a Cremona si potrà votare :
• presso la Federazione di via Ippocastani dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18;
• centro sociale San Felice via San Felice 20, dalle 9 alle 12;
• centro sociale Pinoni via Brescia 94, dalle 9 alle 12;
• Gazebo viale Po angolo via Oglio, dalle 9 alle 12.30;
• sede circolo PD c/o circolo Signorini via Castelleone 7, dalle 9 alle 12.

A Crema dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 presso la sede PD di via Bacchetta 2, mentre a Casalmaggiore si voterà dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17, presso la sede del circolo in via Cavour 73.

Sarà possibile votare anche on line al sito www.pdlatua.it

Insieme alla consultazione partirà anche la campagna tesseramento 2015. Per cui ai seggi sarà possibile richiedere e sottoscrivere la tessera.

CERCA IL TUO SEGGIO:
seggi_consultazione_provincia_cremona_DEF

I MANIFESTI
manifesto

pd_tesseramento

LA TESSERA 2015
tessera