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Soncino. Soldo, PD:”Gabriele Gallina torna “in cantina”: passa il tempo ed il centro destra soncinese non trova il candidato “adatto”. Altro effetto delle primarie soncinesi.”

Quello che apparentemente potrebbe sembrare un silenzio tattico da parte del centro destra di Soncino è invece un mal celato imbarazzo per non aver ancora trovato un candidato sindaco da contrapporre a Gabriele Moro.
Il centro destra di soncino non ha un candidato sindaco…o meglio…non l’ha più dal momento in cui Gabriele Moro ha vinto le primarie di soncino con un’affluenza così alta partecipata e dando una legittimazione così forte al candidato che le ha vinte.
IL CANDIDATO SINDACO NATURALE DEL CENTRO DESTRA SONCINESE, Gabriele Gallina, torna in garage e la coalizione si chiude in un silenzio tattico perché adesso, dopo che si è capito che Gallina contrapposto a Moro non ha grandi numeri da spendere e poca popolarità e legittimazione rispetto al vincitore delle primarie.
Risulta chiaro che colui che ha vinto le primarie soncinesi ha spiazzato molti, soprattutto il gruppo di testa di Lega e Forza Italia che nei primi giorni di gennaio avevano annunciato che avrebbero svelato il nome del proprio candidato il giorno dopo l’esito delle primarie. Questo che potrebbe sembrare un gesto di rispetto politico, di non invasione del campo, di non ingerenza, in realtà era la precauzione adottata in caso di sorprese: in molti si aspettavano che le primarie avessero un esito scontato ed invece poi si sono ritrovati a rimanere spiazzati e senza risposte…per poi doverle venire a cercare dal sottoscritto le risposte e anche con fare stizzito. Sottolineo che politicamente, la mossa che avrebbe dovuto fare il centro destra, la più logica, era quella di annunciare il proprio candidato il giorno dopo l’investitura e la grande legittimazione di Moro: avrebbero ridimensionato la visibilità e l’attenzione del candidato che ha vinto le primarie e gli avrebbero “rubato” un po’ la scena. Le primarie di Soncino però non erano scontate, erano vere primarie con veri elettori ed erano una competizione contendibile, aperta, scalabile, dove ha preso più preferenze chi più di tutti ha allargato lo spettro di rappresentanza e ha saputo interpretare la voglie di diversi contesti e famiglie politiche locali raccogliendo consenso. La sorpresa del centro destra soncinese e anche di qualche sprovveduto locale che si approccia alla politica con molta superficialità, dipende proprio dal non avere nessuna pratica e conoscenza del contesto politico locale, delle famiglie politiche di provenienza e delle istanze che sono cresciute anche a Soncino ma soprattutto dimostra di non aver avuto capacità di analisi dei fatti: non si spiegherebbe perché a seguito dell’esito delle primarie, in molti che si erano già preparati comunicati stampa, candidato sindaco e commenti da bar, adesso, dopo che l’esito non ha rispettato le aspettative scaricano il loro mal celato nervosismo politico sul sottoscritto. Quindi cari colleghi del centro destra soncinese fate tutte le riunioni che volete e cercate quanto più possibile di allargare la base ma fino a quando non partirete dal presupposto che adesso i soncinesi vogliono un volto nuovo, pulito, che non nasce da una lunga militanza o dalla segreteria di un partito ma che gode della fiducia che arriva dal proprio vissuto quotidiano e dalla stima che deriva dal proprio modo naturale di essere non avrete mai un candidato da contrapporre a Moro…fate “melina” quanto dovete. Quelli che masticano di politica come me sanno invece che siete in grande difficoltà e non riuscite ad uscirne.
Vittore Soldo
Segreteria Regionale Partito Democratico Lombardo

Dal 1° marzo via al tesseramento PD 2015

Domenica 1° marzo partirà la campagna tesseramento al PD, promossa dal PD lombardo, in occasione della prima consultazione di iscritti ed elettori sulle autonomie locali.

“L’anno scorso il tesseramento è partito in ritardo, ed anche per questo abbiamo sollecitato il PD lombardo nel farsi promotore di un’iniziativa che anticipasse i tempi del tesseramento.
In occasione della consultazione del Pd lombardo sui temi delle autonomie locali, che si terrà domenica 1 marzo, aperta ad iscritti ed elettori, prenderà il via la campagna tesseramento 2015.
Durante la giornata di domenica 1 marzo, nei seggi allestiti dai circoli PD della nostra provincia, oltre a votare rispetto a quale idea di enti locali mettere in campo, sarà possibile fare la tessera del 2015.
Un’ottima occasione non solo per raccogliere le idee e le proposte dei nostri iscritti, ma anche l’occasione per far partire il tesseramento per tempo.”

Nel frattempo si è chiuso il tesseramento del 2014. La federazione di Cremona ha chiuso con 1710 iscritti, contro i 1961 del 2013, pari all’88%.
“Visto il ritardo con cui è stato organizzato il tesseramento, e visti i dati delle altre federazioni, il risultato raggiunto a Cremona è senz’altro positivo, e da questo dobbiamo ripartire.”

Legge anti-moschee. Per un oratorio si dovrà effettuare la valutazione ambientale strategica. Una legge figlia dell’islamofobia.

La Regione Lombardia ha approvato con i solito voti della maggioranza la legge che introduce restrizioni per la costruzione di nuovi luoghi di culto. Le modifiche dell’ultima ora presentate da parte dello stesso centrodestra,in risposta alle critiche di incostituzionalità sollevate dalle opposizioni, hanno rimosso il divieto assoluto di edificare luoghi di culto per quelle religioni, come l’Islam, che non hanno stipulato intese con lo Stato, ma hanno comunque introdotto a loro danno prescrizioni più penalizzanti. Restrizioni sono state però introdotte per tutte le confessioni religiose.
Le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione sono state respinte.

Le nostre pregiudiziali hanno avuto il merito di costringere la maggioranza a una marcia indietro dell’ultimo minuto e di bloccare così le ulteriori e peggiori nefandezze contenute nel testo che era arrivato oggi in Aula.

Detto questo, prevedendo regimi differenti per le confessioni che hanno sottoscritto l’intesa con lo Stato e per quelle che non l’hanno fatto, la legge opera comunque una discriminazione e rimane quindi incostituzionale. La giurisprudenza in tal senso è chiarissima: le religioni non sono più egualmente libere e ciò viola ben tre articoli della nostra Carta. Questo provvedimento è frutto dell’islamofobia della Lega e dei suoi alleati del centrodestra che, nel tentativo irresponsabile di impedire la realizzazione di moschee, rischiano di ostacolare chiunque intenda esercitare pubblicamente il proprio culto, compresi i cattolici, limitando nei fatti la libertà di tutti.

Questa legge non risolve un solo problema e non limiterà il proliferare di tante Viale Jenner. I musulmani continueranno a pregare per strada, negli scantinati o in centri culturali spesso fatiscenti e difficili da controllare, come hanno fatto fino ad ora. Verranno colpite, invece, tutte le altre confessioni religiose, compresa quella cattolica, che dovranno sottostare agli aggravi burocratici introdotti con questa legge. Sarà molto più difficile costruire nuovi luoghi di culto o semplicemente cambiare destinazione d’uso di edifici già esistenti. È mai possibile che per avere un nuovo oratorio si dovrà effettuare la valutazione ambientale strategica? Questa legge è un clamoroso errore, utile solo a fomentare lo scontro tra cittadini, prima che tra religioni, esattamente ciò che fa comodo alla Lega.

Paullese: cerchiamo di fare (per l’ennesima volta…) un po’ di chiarezza

Da alcuni giorni si leggono dichiarazioni relative al mancato reperimento di risorse per il completamento dei lavori sulla ex S.S. 415 Paullese,
attribuendo a quest’ultimo Governo un certo disinteresse nei confronti della vicenda. Si dice anche che il Governo abbia “ignorato” l’appello di Sindaci, Consiglieri Regionali e Parlamentari.

Vorremmo ricordare però alcune cose:

– I fondi per la riqualificazione dell’intera tratta erano stati
assegnati fin dall’epoca del conferimento della strada dallo Stato alle
singole Province.

– Il progetto esecutivo di riqualificazione era interamente coperto
dai necessari finanziamenti, tranne per quanto riguarda il ponte sul fiume
Adda per il quale si sarebbero dovuti utilizzare i ribassi d’asta degli
altri lotti.

– Nel luglio 2010 (Governo Berlusconi – Ministro delle Finanze
Tremonti) è stato effettuato un consistente taglio dei trasferimenti alle
regioni in seguito al quale la Regione Lombardia (presidente Formigoni,
Assessore alle infrastrutture Cattaneo) ha scelto di azzerare, tra l’altro,
i finanziamenti destinati alla realizzazione dei lotti mancanti.

– Le tratte non ancora finanziate (Ponte Adda e Ponte Adda-Zelo
B.P.) sono in carico alla Provincia di Milano, e solo recentemente la
Provincia di Cremona ha siglato un accordo per prendersi carico della
realizzazione del ponte.

Al di la della buona volontà dei singoli, amministratori locali o politici,
è bene quindi ricordare ruoli e responsabilità precise, oltre al fatto che a
chi governa oggi tocca rimediare ad errori e scelte scellerate altrui…

Pur non volendo scaricare responsabilità su nessuno, occorre però
sottolineare il ruolo attivo che dovrebbero avere Provincia di Milano e
Regione Lombardia nel reperimento dei fondi mancanti e nella scelta delle
opere cui dare priorità, e la Paullese deve essere necessariamente una di
queste.

In ogni caso, solo un’azione unitaria da parte di tutte le forze politiche
del territorio, scevra da interessi di partito, può portare a risolvere una
volta per tutte la questione che si trascina ormai da decenni.

Stefano Begotti
Segreteria PD Cremasco

Nuove province. Carlo VEZZINI candidato Presidente

Nuove province. Carlo VEZZINI candidato PresidenteNelle nuove e mutate condizioni del dibattito preparatorio alle elezioni del prossimo 12 ottobre, il PD pro-vinciale ha chiesto ai principali sindaci della provincia, Cremona e Crema, di condividere la proposta di can-didare a Presidente un sindaco di un Comune medio-piccolo che avesse, come condizione, la condivisione in primo luogo dei due sindaci delle3 principali città e quindi di Cremona e Crema da poter poi allargare al maggior numero di amministratori possibile.
In queste ultime ore si è trovata una condivisione sulla candidatura del sindaco di Sesto ed Uniti Carlo Vez-zini che si è messo a disposizione per costruire un progetto che, con il sostegno delle due principali città, metta al centro della nuova Area Vasta i territori.
Sulla figura di Vezzini si è trovata un’ampia condivisione a partire dai sindaci di area centrosinistra, con i quali si sta costruendo la lista che sosterrà Carlo Vezzini a Presidente della provincia di Cremona. Una lista civica, promossa e sostenuta dal PD e dal centro-sinistra, ma che dovrà essere in grado non solo di rappre-sentare l’intero territorio, ma anche di aprirsi e allargare alle esperienze civiche di cui è ricca la nostra real-tà. Esperienze civiche dalle quali proviene lo stesso Vezzini.
Carlo Vezzini, 38 anni, imprenditore agricolo, è sindaco del Comune di Sesto ed Uniti dal 2006, poi ricon-fermato nel 2011. Nonostante la giovane età ha già alle spalle una lunga esperienza amministrativa ed è stato uno dei protagonisti, pochi mesi fa, dell’inizio del percorso di costituzione dell’Unione dei Comuni che coinvolge, appunto, i comuni di Spinadesco, Pozzaglio ed Uniti, Castelverde e Sesto ed Uniti, per un bacino di circa 12mila abitanti. Un obiettivo possibile grazie al sostegno di Castelverde che, nonostante non sia obbligato al percorso delle funzioni associate previste dalla legge avendo più di 5mila abitanti, ha deciso di mettersi a disposizione per il perseguimento dell’obiettivo.
Esattamente una di quelle “buone pratiche” che dovranno essere rafforzate e portate sull’intero territorio provinciale attraverso un impulso politico forte che troverà negli amministratori, in primo luogo, i veri protagonisti.
Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona