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Sanità: il Partito Democratico ha votato la riduzione del superticket. Restano però ampi margini di iniquità

I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno dato parere favorevole, questa mattina in commissione sanità del Consiglio regionale, al taglio del superticket sanitario su visite ed esami. Il parere alla delibera di giunta è quindi passato all’unanimità, compresa la raccomandazione, voluta dal PD, che chiede che con atti successivi si dia seguito al dettato della legge regionale 23 del 2015, la riforma della sanità, ovvero che si prevedano interventi a favore delle fasce deboli e si proceda a modulazioni per reddito. Questa dicitura era entrata nella legge proprio su proposta del PD, dopo una dura battaglia d’Aula, durante la discussione in Consiglio nell’Agosto del 2015.

“Il nostro voto sulla riduzione del superticket non può che essere positivo, perché va a vantaggio di tante persone che oggi rinunciano a curarsi per ragioni economiche. – spiega il consigliere regionale del PD Matteo Piloni – Detto ciò, non rinunciamo alla critica all’impostazione generale data dalla Regione Lombardia, basata sul tipo di prestazione e non sul reddito del cittadino che ne ha bisogno. Anche con questa modifica il superticket rimane iniquo perché incide soprattutto sulle fasce più deboli. Ciò che la Regione non può fare è dichiarare di aver dimezzato il superticket, perché i numeri parlano chiaro e i cittadini non meritano questa propaganda ingannevole. Per questi motivi abbiamo chiesto e ottenuto che sui ticket si proceda a modulazioni per fasce di reddito.”

Nessun esame, infatti, vedrà dimezzarsi il costo, semplicemente il tetto massimo del ticket complessivo, ovvero il costo per il cittadino, passerà da 66 Euro a 51. Si abbasserà per esempio il costo per una colonscopia (da 58,80 € a 51), per una risonanza magnetica della colonna (da 66 € a 51) o per una biopsia della tiroide (da 52,80 € a 51), mentre rimarranno invariati esami come la mammografia bilaterale (48,30 €), l’ecografia ginecologica (40,65 €), la visita cardiologica (28,50 €).  Il 71,8% delle ricette non vedrà alcuna riduzione. Delle restanti, il taglio massimo, di 15 Euro, si applicherà all’11,7% delle ricette (elaborazione effettuata sui dati del 2017).

I delegati cremonesi all’Assemblea Nazionale PD

Sabato 19 maggio si é tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Un’assemblea attesa, convocata il 21 aprile scorso e poi sospesa, che é stata aperta dalla relazione del segretario reggente Maurizio Martina. Dalla Provincia di Cremona hanno partecipato, in qualità di delegati, il segretario provinciale Matteo Piloni, il consigliere comunale di Cremona Luca Burgazzi e il sindaco di Scandolara Ravara Velleda Rivaroli.

La relazione introduttiva di Martina è stata ricca di contenuti, nella quale é stata confermata la responsabilità della pesante sconfitta alle elezioni del 4 marzo e la necessità di ricostruire un’azione politica partendo da un congresso che si terrà entro l’anno. Una relazione in cui é stata evidenziata la necessità di ricostruire un centrosinistra aperto, alternativo ai cinque stelle, alla Lega e a Forza Italia. Un centrosinistra di Governo, europeista e progessista, alternativo alle forze sovraniste. Per ricostruire la sintonia con il Paese rispondendo ai bisogni della gente. Relazione che é stata messa in votazione e approvata a larga maggioranza dall’assemblea, consegnando a Martina la titolarità e la responsabilità necessaria per guidare il PD in questa difficile fase che il Paese attraversa e con il ruolo di opposizione al Governo che sta nascendo targato Lega-Cinque Stelle.

Ecco il link con il video integrale dell’intervento di Maurizio Martina:  https://www.partitodemocratico.it/partito/assemblea-nazionale-19-maggio-2018-approvata-relazione-maurizio-martina/

Sicurezza treni, il PD presenta una mozione in Consiglio regionale: “Basta con le promesse e la demagogia. E’ ora di passare ai fatti”

“La demagogia sulla sicurezza tanto sbandierata dalla Lega fino ad oggi evidentemente non ha portato a grandi risultati e, come sempre, tocca a noi fare le proposte concrete”. La battuta è del consigliere regionale Matteo Piloni che, insieme ai colleghi del gruppo regionale del Partito Democratico, ha presentato una mozione sui disservizi e la sicurezza del servizio ferroviario regionale che sarà discussa in aula consiliare il prossimo 22 maggio.

Dopo un’ampia premessa che elenca tutti i livelli di criticità, dall’obsolescenza del materiale rotabile all’organizzazione del personale all’abbandono delle stazioni, la mozione impegna la giunta regionale a “definire con i soggetti interessati un piano organico per il ripristino del presidio delle stazioni ferroviarie quale perno fondamentale della riorganizzazione della rete della mobilita” a “garantire una maggiore sicurezza ai viaggiatori e al personale del servizio attraverso un piano straordinario” e infine “a individuare nell’assestamento di bilancio le risorse necessarie per la predisposizione degli interventi. Dopo tante promesse e dichiarazioni, a questo punto – conclude Piloni – ci auguriamo e aspettiamo che la nostra proposta sia ampiamente condivisa da tutto il Consiglio regionale, perché i pendolari lombardi hanno bisogno di avere risposte subito e non solo quando scadono i contratti”.

Comunicato del Circolo Cittanova di Cremona all’Assemblea Nazionale PD

Il Circolo PD Cittanova, nella sua ultima riunione del 16 maggio, ha discusso della situazione politica nazionale. Ecco il comunicato del circolo all’attenzione dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico:

Alla luce degli ultimi avvenimenti, conseguenti al voto espresso dagli elettori, si ritiene che il compito che spetta ora al Partito democratico sia quello di fare un’opposizione responsabile, vale a dire vigilare affinchèla nuova maggioranza in corso di formazione non dilapidi i risultati ottenuti negli ultimi 5 anni, risultati senza dubbio insufficienti a migliorare la condizione di tutti i cittadini ma pur sempre in grado di risolvere le situazioni più gravi continuando a conservare all’Italia un ruolo dignitoso in Europa.

Il nuovo governo, che si baserà, pare, su un cosiddetto“contratto” stipulato dalle due formazioni in campo, si profila, per ora, in maniera confusa e contraddittoria, visti i programmi elettorali del tutto divergenti del M5S e della Lega. Particolarmente preoccupante il progetto di un “Comitato di conciliazione”, deputato ad intervenire in caso di disaccordo fra le due parti, formato dal Pres. Del Consiglio, i due capi politici, i due capigruppo ed il ministro di volta in volta competente. Con la conseguenza di avere un Comitato che di fatto vincola il Premier alle decisioni del Comitato stesso e depotenzia il Consiglio dei Ministri. Del che non v’è traccia in quella Costituzione tanto strenuamente difesa da Lega e M5S in occasione del referendum costituzionale.

L’azione di opposizione del PD dovrà basarsi su due pilastri: la Costituzione , e quindi uguaglianza, lavoro e solidarietà, e l’Europa, e dunque nessun sovranismo e pieno rispetto dei parametri economici definiti dall’EuropaQuanto al Partito ed alle sue dinamiche nell’immediato futuro, gli iscritti al Circolo auspicano una nuova stagione che prenda l’avvio dall’Assemblea nazionale dei prossimi giorniChiedono che in essa si trovi, rapidamente e senza conflitti ed inutili personalismi, l’accordo su un nuovo segretario che, con mano ferma e forte del sostegno di tutti, accompagni il Partito ad un Congresso ormai indispensabile.

Ma che non sia, finalmente, un Congresso in cui ci si limiti a contrapporre un nome ad un altro ed una tifoseria ad un’altra; che non si pensi di consumare vendette o di imporre supremazie. Che si cominci invece a discutere responsabilmente partendo dai numeri certamente deludenti del 4 marzo per capire quale strada imboccare per ripartire. Senza dimenticare due elementi fondamentali: ciò che di buono è stato fatto nei 5 anni di governo del centrosinistra e la consapevolezza che la società italiana, e non solo, è profondamente mutata e con essa le sue richieste e le sue aspettative.

Su queste il Partito dovrà modulare i propri programmi, coniugandoli con i principi fondanti scritti nello Statuto di fondazione, che sono poi gli stessi scritti nella Costituzione.

Estate 2018: da giugno a settembre torna l’appuntamento con le Feste de l’Unità

Siamo alle porte dell’estate e da giugno a settembre torna l’appuntamento con la stagione delle Feste de l’Unità: quest’anno saranno nove in totale le feste organizzate dal Partito Democratico in Provincia di Cremona. Ad inaugurare il calendario Pessina Cremonese, che aprirà al pubblico per due week end consecutivi a metà giugno. Riconfermati ovviamente i due eventi più attesi di fine estate: la festa della città di Cremona (dal 18 al 28 agosto) e la grande kermesse di Ombrianello (dal 23 agosto al 4 settembre), che chiuderà la stagione 2018.

Ecco il calendario definitivo delle feste sul territorio provinciale: