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Lunedì 22 giugno confronto sulla sanità lombarda in diretta facebook

Il Partito Democratico di Cremona organizza un confronto sulla sanità lombarda in video conferenza: “Covid-19: dopo l’emergenza , le valutazione e le proposte”. L’evento è previsto per lunedì 22 giugno 2020 alle ore 20,30 in diretta facebook. Partecipano all’iniziativa Gianni Girelli (Consigliere regionale e capogruppo PD in commissione sanità), Matteo Piloni (Consigliere regionale PD) e Leone Lisè (Resp. Welfare della segreteria provinciale PD Cremona). Coordina Vittore Soldo (Segretario provinciale PD).

Per collegarsi alla pagina facebook per la diretta, cliccare sul link di seguito: http://www.facebook.com/PdCremona

Ospedale di Cremona, Soldo: “Ben venga il confronto, ma la vera priorità è investire sulla sanità di prossimità”

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico, è intervenuto nuovamente sulla proposta per un nuovo ospedale di Cremona, a seguito di notizie che parlano di un’accelerazione da parte di Regione Lombardia su questo progetto. Questa proposta era stata lanciata a suo tempo da Massimiliano Salini, eurodeputato e coordinatore di Forza Italia in Lombardia e la linea del Partito Democratico era stata quella di un’apertura del confronto, con l’obiettivo però di concentrare prima l’attenzione e le risorse sul miglioramento del servizio sanitario e sulle criticità del sistema di prossimità territoriale. Ecco la nota stampa integrale del segretario provinciale PD:

Ben venga il confronto sulla Sanità che vogliamo per la Provincia di Cremona. Il Partito Democratico, c’è e c’è sempre stato a quel tavolo ideale che vorrebbe pensare le infrastrutture strategiche finalizzate a tenere insieme il territorio e a rilanciarne la crescita. Bene che adesso anche altre forze politiche si siano convinte che serve un patto di territorio per la nostra Provincia. Bene che si inizi dalla sanità. Mi permetto di far presente che fuori dalle contingenze e al netto dell’epidemia che abbiamo subito, parlare di un nuovo ospedale rischia di essere un modo superato di discutere di sanità e i 100 e passa giorni di emergenza ce lo hanno fatto capire molto bene. Non sto dicendo che non si debba intervenire sulle strutture ospedaliere, anzi. L’ospedale di Cremona ha grandissime criticità infrastrutturali che pesano anche sul lavoro di medici e operatori sanitari, ed è bene che una città e il suo territorio pongano la questione a cui va data risposta. Se però siamo d’accordo nel camminare tutti insieme e se di investimenti si deve discutere, magari sarebbe il caso di confrontarci su ciò che più è mancato alla Sanità cremonese durante l’emergenza Covid ovvero di una struttura sanitaria che avrebbe potuto evitare che la malattia provocata dal virus, si acuisse al punto da richiedere l’ospedalizzazione dei pazienti. Questa struttura, che adesso manca, ha un nome. Si chiama “sanità di prossimità” o “territoriale” e prevederebbe una forte riorganizzazione e potenziamento della medicina di base con cui fare prevenzione, presidio e cura. Una sanità che avevamo e che nel tempo, invece, è stata smantellata. Contestualmente sia benvenuto il confronto se sia più sostenibile la spesa di un nuovo ospedale piuttosto che la rigenerazione dello stesso ma si parta dal ragionare sulle priorità e su quello che è drammaticamente mancato.

Oggi al centro deve essere messo il modello di sanità che vogliamo che non deve vedere gli ospedali come unici attori ma come protagonisti insieme ad altre realtà di una medicina di territorio che non solo curi le persone ma che sappia prendersene cura. Interpreti forte di questa nuova comune assonanza devono essere certamente i partiti ma penso che, in primis, si debbano valorizzare gli attori che già governano il territorio e che sono preposti a fare da raccordo tra i diversi livelli istituzionali, le categorie economiche e i cittadini. Tra questi attori, uno su tutti è sicuramente la Provincia con il suo Presidente e con i Consiglieri che sono anche amministratori locali e rappresentano tutte le specificità della nostra provincia. Poi vanno benissimo tutti i tavoli che servono per fare in modo che questo territorio si rimetta a correre e goda di crescita diffusa, sostenibile e soprattutto consapevole.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Riprende la campagna tesseramento PD 2020

Dopo la pausa per il lockdown riprende ufficialmente la campagna tesseramento 2020 per l’iscrizione al Partito Democratico. “La tessera – spiega Stefano Vaccari, responsabile Organizzazione del Partito democratico – consente di aderire ad una comunità, che sia un circolo territoriale, online o tematico, un punto PD e partecipare ai volontari democratici che sul territorio potranno organizzare ad esempio, assieme ad altre realtà, raccolte alimentari o di medicinali per chi non ce la fa, o l’assistenza scolastica in estate alle famiglie”.

“Questi mesi difficilissimi – continua Vaccari – ci hanno confermato ancora di più l’importanza della comunità. E il segno più nelle adesioni rispetto all’anno precedente, ci dice che il PD è tornato ad essere una comunità viva, utile, verso cui riporre fiducia, passione, tempo, energie, perché è tornato un partito unito ed unitario, ad ascoltare il suo popolo e a confrontarsi sulle idee e le soluzioni per il Paese. La campagna di tesseramento del Partito democratico va in questa direzione: se da soli siamo più veloci, insieme si va più lontano ed è di un progetto coraggioso che guardi al futuro, ciò di cui ha bisogno il nostro Paese. Vogliamo continuare a costruirlo con chi vive già la straordinaria comunità del PD e con chi da domani vorrà entrare a far parte di un partito delle persone, un partito digitale, per una democrazia più forte”.

“Non per l’io, ma per il Noi. Abbiamo scelto questo payoff per la campagna di tesseramento perché oggi l’Italia e la politica hanno bisogno di sentirsi, essere comunità. Una comunità che, unita e solidale, affronta insieme il futuro con passione, idee e determinazione. Aderire al Pd non per aderire semplicemente ad un partito, ma per prendere parte, scegliere un’idea di società nella quale si riparte e si ricostruisce il proprio Paese insieme, non lasciando indietro nessuno. Non crediamo alla cultura dell’io, ma a quella del “noi”. E pensiamo che in un momento così, come diceva Don Milani, la politica sia uscirne insieme”, così Marco Furfaro, responsabile della Comunicazione del Partito Democratico.

A livello pratico, sarà possibile rinnovare o chiedere la nuova tessera PD per l’anno 2020 presso il rispettivo Circolo territoriale, contattando direttamente il Segretario di Circolo oppure chiamando la Federazione provinciale al numero tel. 0372/49591 (nei giorni ed orari di apertura indicati qui sotto). Per gli iscritti ai Circoli delle città di Cremona e Crema, invece, si potrà venire direttamente presso le rispettive sedi cittadine, aperte con le seguenti modalità:
• FEDERAZIONE PD CREMONA – Via Ippocastani 2: da Lunedì a Venerdì ogni mattina dalle ore ore 9,30 alle 12,30. Solo nelle giornate di Lunedì e Venerdì apertura pomeridiana dalle ore 14,00 alle 17,00.
• SEDE PD CREMA – Via Bacchetta 2: Martedì, Giovedì e Sabato dalle ore 9,00 alle 12,30.

“Giù la maschera” di Pietro Bussolati: presentazione dell’ebook venerdì 12 giugno in diretta Facebook

Il Partito Democratico di Cremona è lieto di invitare iscritti e simpatizzanti alla diretta facebook di venerdì 12 giugno alle ore 18.00 per la presentazione del libro “Giù la maschera” di Pietro Bussolati, giovane consigliere regionale PD. L’ebook prova a chiarire quanto accaduto in Lombardia durante l’emergenza Coronavirus. Insieme all’autore del libro, interverranno anche il consigliere regionale Matteo Piloni ed il segretario cittadino PD Luca Burgazzi. Modera l’incontro Santo Canale, consigliere comunale PD al Comune di Cremona.

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Regione Lombardia, commissione d’inchiesta: servono risposte, non giochetti di palazzo

La maggioranza di centrodestra che guida la Lombardia  ha compiuto uno strappo istituzionale vergognoso in consiglio regionale, votando come presidente della commissione d’inchiesta una persona di suo gradimento, senza tenere conto del parere dei gruppi consiliari di opposizione, a cui spetta di diritto l’indicazione di questa figura di garanzia. Infatti questa commissione dovrà far luce su eventuali responsabilità nella gestione dell’emergenza Coronavirus nella Regione più colpita d’Italia ed è indispensabile che non ci sia neanche solo il minimo sospetto sul ruolo e sull’atteggiamento che il presidente dovrà avere nella conduzione dei lavori.

“Avevamo chiesto di istituire una commissione d’inchiesta – commenta Matteo Piloni, consigliere regionale del Partito Democratico – per capire cosa non ha funzionato nella gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia. Una commissione prevista da regolamento con l’obiettivo di fare chiarezza e dare risposte. Per i cittadini. Sempre per regolamento la presidenza della commissione è indicata dalle opposizioni. La maggioranza che governa la Regione si è scelta invece il suo presidente, e non quello indicato dalle opposizioni. Forse quello che faceva più comodo per evitare di far funzionare la commissione? E, quindi, non dare risposte ai cittadini? O, meglio, dare le risposte che fanno loro comodo? Altrimenti non ci sarebbe stato motivo di non votare il candidato proposto dalle opposizioni, come da prassi istituzionale”.

“A parole tutti si sono detti d’accordo per la commissione – prosegue il consigliere PD – ma allora perchè questo atteggiamento da parte di chi governa la Regione? Chi ha paura? E perchè? Il risultato è una brutta pagina di questa Regione, figlia di giochi di palazzo che non mi hanno mai appassionato. Ma soprattutto uno schiaffo a tutti coloro che in questi tre mesi hanno sofferto. Ed è a loro che vanno date risposte e per i quali noi chiediamo di dare risposte. Perchè una cosa normale – conclude Piloni – come quella di dare risposte alle tante domande figlie di questi tre mesi, deve diventare oggetto di giochetti di palazzo? Perché?”