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2×1000 al PD: codice M20 nella dichiarazione dei redditi

In questi anni la scelta del finanziamento a favore del Partito Democratico con il 2×1000 é stata generosa. Un grande messaggio di fiducia da parte di iscritti e simpatizzanti che hanno fatto questa scelta per sostenere la politica in modo pulito e trasparente. In particolar modo quest’anno il nostro Partito si troverà ad affrontare difficoltà economiche di non poco conto: una tra tutte, la mancata entrata derivante dalla stagione delle Feste de l’Unità. Per questo è importante diffondere il più possibile la conoscenza delle modalità per sottoscrivere questo strumento di sostegno economico libero e trasparente.

L’operazione non costa nulla ai contribuenti e resta invariata la possibilità di devolvere il 5×1000 per le associazioni onlus e l’8×1000 alle confessioni religiose. Anche nel caso di 730 precompilato o se non si ha l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi si può devolvere il 2×1000 al PD, scrivendo M20 nello spazio dedicato della dichiarazione dei redditi oppure nella scheda allegata al CUD e firmando accanto.

Approvato il Decreto “Rilancio”: per un’Italia giusta, semplice e competitiva

Dopo il pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del decreto “Cura Italia”, il governo con il “Decreto Rilancio” stanzia ulteriori 55 miliardi per avviare la Fase 2 dell’economia italiana che dovrà affrontare la crisi senza precedenti innescata dalla pandemia del Covid-19 e sostenere la ripresa del Paese. Un provvedimento straordinario con il quale si interviene per rinforzare i settori salute e sicurezza, sostenere le imprese, i redditi da lavoro, il turismo e la cultura. E si pongono le basi per la ripresa del Paese, anche con la cancellazione delle clausole di salvaguardia, eliminando così gli aumenti di Iva e accise previsti a partire dal 2021.

In particolare vengono stanziati oltre 30 miliardi per fornire liquidità e sostegno al lavoro e all’economia tramite misure di ristoro per le imprese con contributi a fondo perduto, la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, contributi per affitti e bollette, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, l’allungamento delle tutele della Cassa Integrazione (per complessivi 16 miliardi), delle indennità di lavoratori autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti e l’introduzione di interventi per aiutare colf e badanti. I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un permesso di soggiorno temporaneo della durata di 6 mesi per svolgere lavori in agricoltura o come colf e badanti. Nella sanatoria rientrano anche i lavoratori italiani impiegati illegalmente. Non potranno presentare istanza di regolarizzazione i datori di lavoro condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori. C’è inoltre un raddoppio delle pene per chi sfrutta il lavoro in nero.

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 tutti gli interventi di adeguamento, efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e quelli relativi alla costruzione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, saranno a costo zero per le famiglie e le attività, grazie ad un credito di imposta del 110% per le imprese che effettueranno i lavori. Oltre cinque miliardi per salute e sicurezza: di questi, 1,4 miliardi vengono impiegati per la creazione di 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva e oltre 4.200 in semintensiva; 1,2 miliardi per il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’assunzione di quasi 10.000 infermieri e 1,5 miliardi per rifinanziare il Fondo emergenze nazionali. Due miliardi, infine, sono destinati a sostenere le misure fiscali, fra le quali l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali.

Bonus baby sitter: il voucher sale da 600 a 1.200 euro e può essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi. I lavoratori dipendenti genitori di figli con meno di 12 anni hanno diritto ad un congedo parentale pagato al 50% della retribuzione fino a 30 giorni, e accesso allo smart working se hanno figli minori di 14 anni. Incremento di 12 giorni di permesso retribuito, per i mesi di maggio e giugno, per l’assistenza di familiari disabili. Viene stanziato circa un miliardo e mezzo nell’arco di due anni per far partire il prossimo anno scolastico in sicurezza. Saranno tsabilizzati 16 mila insegnanti, con un totale di 32 mila posti aggiuntivi all’avvio dell’anno scolastico. Alle Università e agli Enti Nazionali di Ricerca destinati 1,4 miliardi, mentre si prevede l’assunzione di ulteriori 4 mila nuovi ricercatori. Si istituisce un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con una dotazione di 225 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. A uno dei settori più colpiti, il turismo, sono destinati 2,5 miliardi di aiuti che serviranno a finanziare, tra le altre cose, il credito di imposta per le vacanze delle famiglie (un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro) e l’esenzione IMU per le attività del settore ricettivo.

Perché nessuno resti indietro, per ripartire tutti insieme. A questo serviranno i 55 miliardi del Decreto Rilancio. Sostenere l’economia, proteggere le persone, semplificare le procedure. Dal reddito di emergenza alle agevolazioni per le imprese, dalla sburocratizzazione del Paese alle assunzioni, passando per un grande investimento su sanità, scuola, università e ricerca. Costruiamo un’Italia giusta, semplice e competitiva. Questo è l’impegno del Partito Democratico e faremo di tutto per realizzarlo.

Modalità di apertura degli uffici territoriali PD in Provincia di Cremona

Si avvisa che da lunedì 11 maggio 2020 gli uffici della Federazione provinciale del Partito Democratico di Cremona e della sede territoriale di Crema saranno aperti nei seguenti giorni ed orari:

FEDERAZIONE PD DI CREMONA – Via Ippocastani 2: Lunedì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 14,00 alle 17,00; Mercoledì dalle ore 9,30 alle 12,30;  Venerdì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 14,00 alle 17,00.

SEDE PD DI CREMA – Via Bacchetta 2: Martedì, Giovedì e Sabato dalle ore 9,00 alle 12,30.

L’accesso per il pubblico è consentito con l’obbligo di mascherina protettiva. Presso gli uffici sono disponibili guanti monouso, gel igienizzante per le mani e misuratore elettronico della temperatura corporea. Per informazioni e appuntamenti, negli orari di apertura: tel. 0372/49591 (PD Cremona) e tel. 0373/200812 (PD Crema).

Cassa Integrazione in deroga: Regione Lombardia in grave ritardo con l’invio delle richieste all’INPS

L’INPS ha fornito i dati aggiornati relativi alla gestione ed erogazione della Cassa Integrazione in deroga. Stante la situazione creata dall’emergenza Coronavirus, il governo aveva esteso questo strumento di tutela per i lavoratori delle aziende che non possono ricorrere alla Cassa ordinaria per 9 settimane. Con il nuovo dovrebbe esserci un’ulteriore proroga per altre 9 settimane, in pratica fino al 31 ottobre 2020. L’iter per l’ottenimento della Cassa in deroga è più complesso di quello ordinario, perché le domande sono gestite e determinate dalle Regioni che esaminano ed istruiscono le pratiche per poi girarle all’INPS per il pagamento. Purtroppo alcune Regioni, tra cui la Lombardia, non sono state finora molto efficienti nel registrare ed inviare le richieste a loro pervenute.

“Dal 1 aprile è stato possibile inviare le richieste di Cassa Integrazione in deroga – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni – ma la Lombardia ha iniziato ad inviare le pratiche all’INPS solo il 15 aprile. Un ritardo pagato dai lavoratori che ancora oggi non hanno visto accreditarsi la cassa integrazione. ‘Siamo partiti lentamente’ è stata la giustificazione dell’assessore al Lavoro che ha risposto in aula alla nostra interrogazione in merito, garantendo che entro fine settimana tutte le richieste saranno inviate all’INPS e che solo nell’ultimo week-end sono state inoltrate 40mila domande. Bene, ma non benissimo! I ritardi ci sono stati e molti lavoratori lombardi rischiano di non vedersi accreditato l’importo della cassa prima della fine di maggio, se non oltre. La Regione acceleri e, dove possibile, anticipi lei i soldi della cassa come aveva annunciato a metà aprile. E se ci sono problemi con INPS li risolva. Le famiglie e le aziende non vivono di polemiche”.

Fondi ai Comuni lombardi, Piloni (PD): “Chiediamo alla Regione più risorse per i territori più colpiti”

E’ approdato in commissione “Programmazione e bilancio” di Regione Lombardia il progetto di legge della giunta Fontana che prevede un indebitamento di 3 miliardi per fronteggiare l’impatto economico dell’emergenza Coronavirus. In questo provvedimento sono previsti anche risorse da destinare a tutti i Comuni lombardi per investimenti in opere pubbliche locali.

“Come gruppo consiliare del Partito Democratico – dice il consigliere regionale PD Matteo Piloni – abbiamo presentato alcuni emendamenti per aumentare le risorse ai Comuni e soprattutto a quelli dei territori più colpiti, come la Provincia di Cremona, ma la maggioranza non li ha accolti. Abbiamo chiesto di destinare altri 400 milioni per i Comuni, sostenendo maggiormente quelli dei territori più colpiti dall’emergenza Covid-19 (proprio come le Province di Cremona, Brescia, Bergamo e Lodi),  le fasce comprese tra i 1.000 e i 3.000 abitanti e i Comuni che hanno effettuato la fusione”.

“Ci saremmo aspettati una maggiore condivisione da parte della maggioranza – conclude Piloni – ripresenteremo queste proposte, insieme ad altre ancora, il prossimo 4 maggio quando il provvedimento sarà sottoposto al voto dell’aula consiliare, sperando in un sostegno trasversale con un ripensamento almeno da parte di quegli esponenti di forze politiche di maggioranza che vengono proprio dai territori più colpiti”.