L’aria pulita si sceglie è il titolo della campagna di comunicazione che i Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova hanno lanciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Loggia a Brescia, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della qualità dell’aria per la nostra salute e l’ambiente. Per il Comune di Cremona è intervenuta l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità Alessia Manfredini, che, insieme a Gianluigi Fondra, assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, e Adriana Nepote, assessore all’Università e ricerca con delega al Coordinamento dell’Ufficio di progettazione europea del Comune di Mantova, ha sottolineato l’importanza della collaborazione, anche sul fronte ambientale, di questi quattro territori. Sinergia che ha un’importante valenza politica di stimolo per un’azione coordinata in tutta la Lombardia ed un impegno forte su questo tema.
La campagna di sensibilizzazione sarà veicolata attraverso i siti dei quattro Comuni delle città capoluogo, i social media, cartelli pubblicitari e altro materiale informativo che verrà messo in distribuzione. Un roll up, ad esempio, è già stato posizionato nella sede di SpazioComune in piazza Stradivari.
Dal canto suo l’Assessore Alessia Manfredini, sottolineando la rilevanza che ha una campagna di informazione capillare come quella che si andrà ad attuare, ha dichiarato che, per contrastare l’inquinamento atmosferico, sono in ogni caso necessari interventi di carattere strutturale. A tale proposito l’Assessore ha citato il sostegno al trasporto pubblico e lo sviluppo della mobilità sostenibile, la produzione di calore per gli edifici attraverso tecnologie ad impatto ambientale decisamente più basso di quello attuale, nell’ottica dell’economica circolare, la diffusione degli interventi di efficientamento energetico, come si sta facendo ad esempio a Cremona negli edifici scolastici e in alcuni immobili di edilizia residenziale pubblica, tali da assicurare una riduzione sensibile dei consumi e, di conseguenza, anche la produzione di agenti inquinanti.
Da oggi intanto non sono più attive le limitazioni temporanee di 1° e 2° livello, scattate nei giorni scorsi a causa del superamento per 10 giorni consecutivi dei valori del PM10. Rimangono naturalmente in vigore, come da disposizioni regionali, le azioni strutturali per la tutela della qualità dell’aria e il contrasto dell’inquinamento atmosferico: divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, di autoveicoli Euro 0 benzina, autoveicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel, motocicli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 1 (è compreso il fermo permanente della circolazione per motoveicoli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 0). Si ricorda inoltre il divieto (nel caso siano presenti altri impianti per il riscaldamento alimentati con combustibili ammessi) di utilizzo di apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa quali camini aperti, camini chiusi e stufe, nonché la la combustione di residui vegetali agricoli e forestali. Le disposizioni regionali prevedono inoltre lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico.
Nel frattempo i valori del PM10, dopo il calo dei giorni scorsi, stanno risalendo. In base al rilevamento fatto sui dati di ieri la media, a livello provinciale, è di 75.25 microgrammi/m3. Per quanto riguarda la città i valori rilevati sono i seguenti: Fatebenefratelli 74, Cadorna 73, Spinadesco 72 per una media di 73 microgrammi/m3.
Le misure temporanee di primo livello, che si aggiungono a quelle strutturali, vanno comunque attuate dopo che vi è stato il superamento, per quattro giorni consecutivi, del limite giornaliero del PM10 (50 microgrammi/m3). In base alle nuove disposizioni regionali, recepite nell’apposita ordinanza sindacale, la verifica per stabilire l’attivazione o meno delle misure temporanee viene effettuata il lunedì e il giovedì (giornate di controllo) sui quattro giorni antecedenti. Le misure temporanee vanno attivate entro il giorno successivo a quello di controllo.