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Fontana, PD: “ART BONUS: investimento in cultura”

Inizia alla Camera l’iter per la conversione in legge del Decreto Cultura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 1° giugno.
Tra le diverse misure volte a rilanciare gli investimenti in due settori strategici per il nostro Paese quali la cultura e il turismo, il Governo introduce il cosiddetto ‘Art Bonus’, un sistema di agevolazioni fiscali per le donazioni dei privati alla cultura, sul riuscito modello dell’Ecobonus.
Si prevede da quest’anno un credito d’imposta al 65% in favore delle erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici, per la realizzazione di nuove strutture, il restauro o il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti pubblici che svolgono attività nello spettacolo.
L’agevolazione sarà ripartita in tre rate annuali ed è riconosciuta alle persone fisiche nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap.
Il decreto prevede poi risorse per la valorizzazione dei beni culturali grazie all’impiego di giovani laureati in storia dell’arte o in altre discipline riguardanti i beni e le attività culturali, aumenta il limite massimo del credito d’imposta per le imprese che investono nel settore del cinema, riconosce un’agevolazione d’imposta del 30% per la digitalizzazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive turistiche, favorisce la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici dando la possibilità di concedere in uso gratuito case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie e altri immobili pubblici non utilizzati a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da giovani fino a 35 anni.
Il decreto del Governo rappresenta quindi un primo passo concreto di svolta in un settore centrale e trainante per il nostro Paese, collegando cultura e turismo, riconoscendo il ruolo dei privati che vogliono contribuire al rilancio della nostra bellezza, valorizzando i talenti dei tanti operatori dei beni culturali.
La cultura e il turismo vengono finalmente considerati la ricchezza dell’Italia.

Cinzia Fontana, deputata PD

5 giugno 2014

Si parte! Ecco le prime feste democratiche in provincia di Cremona

LA PRIMA FESTA A ROMANENGO, DAL 5 AL 9 GIUGNO e a Pessina Cremonese dal 6 al 9 e dal 13 al 16 giugno.

Con l’estate è anche tempo delle feste democratiche, o come meglio conosciute, le feste dell’unità.
Cambiano i nomi, ma non la sostanza.
Ottima cucina, buona musica, un pò di politica: questi gli ingredienti delle tradizionali feste organizzate dal PD.
In provincia di cremona 13 in tutto, che partiranno proprio questa settimana da Romanengo, nel cremasco.
Da giovedì 5 a lunedì 9 giugno la prima festa democratica a Romanengo, presso la zona industriale.
Seguirà quella di Pianengo (dove si dice si possono magiare i migliori tortelli cremaschi) e poi quella di Pessina cremonese.

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Romanengo, da giovedì 5 a lunedì 9
Pianengo, da giovedì 19 a lunedì 23
Pessina cr.ese, dal 6 al 9 e dal 13 al 16 giugno

CalendariettoFeste 2014 - x STAMPA

Servizio Idrico. Piloni (PD): “Il territorio non deve pagare il nervosismo del centrodestra”

Se avessimo avuto bisogno della prova del nervosismo in casa centrodestra dopo le elezioni europee e soprattutto alla vigilia del ballottaggio di Cremona, questa è arrivata.
Il consiglio dell’Ato, con la complicità di Cremona, ha ben deciso di non procedere con gli affidamenti di cui il nostro territorio necessita con urgenza per evitare sanzioni pesanti.

La dimostrazione, l’ennesima, di un centrodestra totalmente in preda al nervosismo e al timore di perdere il proprio ruolo dopo la batosta delle europee e quella del Comune di Cremona.

Una lotta tutta interna al centrodestra che il territorio tutto rischia di pagare caro.
Altro che bene comune e interessi del territorio.
E poi non consentire di investire i soldi della tariffa già disponibili, in particolare per fognature e depurazione, significa non dar corso ad investimenti per l’ambiente necessari e utili anche per contribuire a sbloccare la difficile situazione economica generale.

Questa è una scelta profondamente sbagliata che nulla ha a che fare con il merito, visto che ci sono interventi fondamentali che il territorio attende e che solo l’affidamento a Padania Acque Gestione può avviare.

I Comuni in qualità di soci di Padania Acque S.p.A. hanno creato le condizioni societarie per realizzare l’affidamento “in house” a Padania Acque Gestione S.p.A. rispettando l’indirizzo della Conferenza dei Comuni del 2 Maggio 2013.

Ma il centrodestra pensa in via prioritaria al rinnovo dei Consigli di Amministrazione e poi a regolarizzare il Servizio Idrico con l’affidamento.

E’ comprensibile che in campagna elettorale si debba difendere anche l’indifendibile, ma una questione importante come la regolarizzazione del Servizio Idrico Integrato in Provincia di Cremona non può attendere ulteriormente. Lo si deve ai Sindaci che hanno deciso, lo si deve ai cittadini che pagano il servizio, lo si deve alle maestranze della società di gestione e lo si deve anche per ragioni di buona amministrazione pubblica di cui tutti noi siamo responsabili

Investimenti e lavoro: queste sono le priorità di amministratori capaci di onorare con responsabilità le cariche elettive.

Matteo Piloni
Segretario PD Cremona

2 giugno. Festa della Repubblica e della Costituzione

Parlare della Festa del 2 giugno, ancora nel pieno di una campagna elettorale, porta con sé il rischio di scadere nella propaganda. Rischio di cui mi faccio carico, nella consapevolezza che l’importanza di questa festa sia di per sé sufficiente nell’evitare tale rischio.
Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana, la festa della nostra Democrazia, la festa della nostra Costituzione. Repubblica oggi più che mai messa a dura prova, in Italia come in Europa, da forze che preferiscono la divisione all’unità, la distruzione rispetto alla costruzione, la paura rispetto alla speranza.
L’Italia e gli italiani stanno reagendo ed affrontando una delle peggiori crisi economiche e politiche che il Paese abbia mai vissuto negli ultimi anni. Una situazione alla quale la Politica deve dare risposte.
Il voto del 25 maggio ci ha indicato questa strada, da percorrere con forza e determinazione, consegnando al PD e al Governo un mandato chiaro da interpretare attraverso quelle riforme che il paese attende da anni.
Un mandato che deve essere sostenuto anche dai territori, in chiave locale, attraverso la capacità di essere guida e traino, promuovendo la cultura di una nuova lasse dirigente in grado di interpretare i nuovi scenari che abbiamo di fronte. La risposta non può che trovare in termini come proposta, condivisione, coesione e rispetto le sue radici più profonde.
Anche a Cremona, così come nel resto del Paese.
Credo che quindi oggi, più di ieri, la Festa della nostra repubblica e, aggiungo, della nostra Costituzione, debba tenere presente non tanto la sua celebrazione fine a sé stessa, ma essere l’occasione in cui quei valori che hanno contributo a ricostruire e rilanciare il Paese al termine della guerra, possano essere riaffermati in un’ottica nuova, per restituire alla politica, e quindi ai cittadini attraverso la Politica, la propria credibilità.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

VOLANTINO 2 giugno