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Europee: PD secondo sul territorio provinciale. Elezioni comunali: Cremona e Casalmaggiore al ballottaggio

Alle elezioni europee 2019 il Partito Democratico si mantiene al secondo posto in Provincia di Cremona, ottenendo 38.062 voti (pari al 20,41% dei consensi) e incrementando la propria percentuale rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. In linea con il dato nazionale, il PD è andato sensibilmente meglio nelle città e nei centri maggiori rispetto ai paesi più piccoli: a Cremona la percentuale dei democratici è stata del 27,39%, mentre a Crema del 26,00%. Tra i candidati hanno ottenuto maggiori preferenze il capolista Giuliano Pisapia (4.680 voti), Irene Tinagli (1.850) e Pierfrancesco Majorino (1.168).

Alle elezioni amministrative da registrare la netta crescita del centrosinistra rispetto ai dati delle europee. Nella città di Cremona la coalizione a sostegno del sindaco Gianluca Galimberti ha ottenuto il 46,37% dei voti, staccando il candidato di centrodestra del 5% .Nel capoluogo provinciale la lista PD ha aumentato i propri consensi fino a superare il 30%. Si andrà al ballottaggio anche nel Comune di Casalmaggiore dove il distacco tra il sindaco uscente Filippo Bongiovanni e il candidato di centrosinistra Fabrizio Vappina è molto risicato. Il voto di ballottaggio è previsto per domenica 9 giugno: l’impegno del Partito Democratico per vincere in entrambe le città sarà massimo nei prossimi giorni, con la prevista mobilitazione di tutti i candidati, i militanti e i sostenitori del territorio.

Ecco la tabella con i risultati in Provincia di Cremona, suddivisi per Comune: Europee 2019 – Risultati Cremona

Appello al voto: lettera di Vittore Soldo a iscritti e simpatizzanti PD della Provincia di Cremona

Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico, ha inviato una lettera aperta a tutti gli iscritti e militanti della Federazione di Cremona, in vista dell’appuntamento con le elezioni europee e amministrative di domenica 26 maggio. Ecco il testo integrale della lettera:

Carissima, Carissimo,

il 26 maggio ci aspetta un appuntamento molto importante, il più importante di questi anni difficili da capire e da interpretare: saremo chiamati a scegliere per molte amministrazioni locali ma passaggio ancora più importante, saremo chiamati a dire che Europa vogliamo. Sulla scheda elettorale che ci verrà consegnata il 26 maggio al seggio elettorale, per l’elezione del nuovo parlamento europeo, avremo sotto gli occhi due modelli alternativi e opposti di futuro e di Europa: un futuro di inclusione, modernità, sviluppo e democrazia ben rappresentato dai giovani che negli anni scorsi tramite l’Erasmus, hanno contribuito a costruire una generazione di giovani europei e non solo, italiani, francesi o tedeschi.

Questo è il modello proposto dai partiti Socialdemocratici, tra i quali il Partito Democratico. E poi troveremo sulla scheda elettorale il modello proposto da Orban, Salvini e da Marie Le Pen. Il modello proposto dai partiti sovranisti: un modello fatto di muri e fili spinati. Un modello di chiusura fatto di dazi, burocrazia e limiti al passaggio di merci e conoscenza. Un salto indietro di 50 anni. Il Movimento 5 stelle in questa partita importantissima, così come su molte altre importanti questioni, non hanno nessuna posizione ufficiale chiara su come intendono l’Europa: non pervenuti. Hanno qualche idea confusa sulla moneta unica e poco altro, troppo poco per un partito di governo. Il 26 maggio sarà quindi una data storica e importante per far valere lo spirito europeista di chi vuole continuare ad immaginare un continente, libero da guerre, moderno e fatto di uomini e donne liberi, emancipati e profondamente democratici. Un continente dove prima vengono le libertà dei cittadini e solo poi vengono considerate le esigenze della finanza e dell’economia di mercato. Un’Europa dove i cittadini sono parte fondamentale per rigenerare periodicamente le forme di democrazia e non sono solo numeri da cui carpire dati sui quali impostare modelli economici e scelte di marketing. Un’Europa dei popoli e non delle grandi aziende del Web. Un’Europa dello sviluppo e della crescita che però stia attenta a non lasciare indietro nessuno. Un’Europa che difende i propri cittadini dall’aggressività dalle grandi aziende e dalle lobby che arrivano da lontano e che vorrebbero un’Europa più fragile in cui fare affari ed in cui non avere regole.

Il 26 maggio andremo a votare per il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni e prima di farlo sarà importante pensare a quale modello immaginiamo per riuscire a mantenere e migliorare il contesto in cui viviamo: non possiamo pensare che la soluzione ai danni nefasti del liberismo dello scorso decennio, peraltro voluto da movimenti di una destra che si diceva moderata e che si sta sbriciolando, sia adesso rappresentata da muri e frontiere fatte di fili spinati e da guardie armate. Invece dei muri abbiamo bisogno degli Stati uniti d’Europa e dobbiamo impegnarci perché i nostri ragazzi crescano con una cultura europeista che venga insegnata nelle scuole e prima ancora che arrivi dalle cellule fondamentali della nostra società: dalle famiglie. Per fare questo la decisione che ci verrà posta non sarà difficile: in Italia l’unica alternativa ad un modello di chiusura e nuove povertà è il Partito Democratico e la lista che ha dimostrato di aver saputo proporre che va da Tsipras a Macron e che tiene insieme un modello solo e coerente di Europa: l’Europa del Futuro a cui come europei, rispetto ai tanti sacrifici e al rigore, adesso ci meritiamo. Per un’Europa del futuro libera e giusta bisogna, però, informarsi e partecipare ed è molto importante che il voto sia consapevole: per le europee si avranno la possibilità di esprimere 3 preferenze. Tre nomi, tra i 20 candidati nelle liste del Partito Democratico, da esprimere e scrivere sulla scheda, stando attenti a rispettare l’alternanza di genere.

Colgo l’occasione per mandarvi un abbraccio e augurarvi e augurarci che il futuro sia meno cupo e incerto di quanto questo governo e le forze sovraniste ad esso alleate, l’hanno reso. Buon voto e viva un’Europa unita, libera, moderna e democratica.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD

Mercoledì 15 maggio Irene Tinagli (candidata al Parlamento Europeo) in Provincia di Cremona

Irene Tinagli, candidata al Parlamento Europeo nella circoscrizione Italia Nord-Ovest e già deputata del Partito Democratico nella scorsa legislatura, mercoledì 15 maggio sarà in Provincia di Cremona per alcune iniziative in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Il “tour elettorale” inizierà in mattinata, quando la candidata sarà in visita ad un’azienda dell’alto cremasco e poi ad un incontro con le associazioni di categoria del territorio al palazzo comunale di Crema (ore 11,30). Nel primo pomeriggio (ore 14,30) appuntamento nel capoluogo provinciale, dove Tinagli farà visita al Museo del Violino di Cremona.

Lunedì 6 maggio Paolo Gentiloni e Giuliano Pisapia a Crema e Cremona

Lunedì 6 maggio Paolo Gentiloni e Giuliano Pisapia saranno in Provincia di Cremona per due iniziative di campagna elettorale in vista delle elezioni europee e comunali del prossimo 26 maggio. In serata l’ex presidente del Consiglio e il capolista PD nella circoscrizione Italia Nord-Ovest saranno a Cremona per un incontro pubblico a Palazzo Cittanova (Corso Garibaldi) a partire dalle ore 21,00. Previsto l’intervento del sindaco Gianluca Galimberti. Ecco la locandina dell’iniziativa:

Nel tardo pomeriggio Giuliano Pisapia parteciperà ad un’altro appuntamento organizzato a Crema alle ore 18,30 presso la Sala dei Ricevimenti del palazzo comunale della città (Piazza Duomo). Ecco la locandina di questa seconda iniziativa:

Eletti i rappresentanti cremonesi all’assemblea nazionale PD

A seguito delle primarie del 3 marzo sono stati eletti anche i 6 delegati che andranno a rappresentare la Federazione
di Cremona all’interno dell’assemblea nazionale del Partito Democratico. I delegati sono stati ripartiti in maniera proporzionale tra le liste a sostegno dei vari candidati alla segreteria.

Alla lista “Piazza Grande” di Nicola Zingaretti, forte del 63,9% delle preferenze a livello provinciale, sono andati 4 eletti: Santo Canale (consigliere comunale a Cremona e responsabile del comitato provinciale per Zingaretti), Stefania Bonaldi (sindaco di Crema), Luca Burgazzi (segretario cittadino PD a Cremona) e Greta Savazzi (responsabile diritti e pari opportunità della segreteria provinciale, iscritta al circolo di Casalmaggiore). Alla lista “Fianco a Fianco” a sostegno di Maurizio Martina e “Sempre Avanti” di Roberto Giachetti sono andati un rappresentante a testa, rispettivamente: Fabio Bergamaschi (assessore ai lavori pubblici nel Comune di Crema) e Alberto Tirelli (iscritto al circolo di Castelleone).

La prima riunione dell’assemblea nazionale è convocata domenica 17 marzo a Roma. Oltre all’ufficializzazione di Nicola Zingaretti nel ruolo di segretario nazionale, i delegati saranno chiamati ad eleggere
il presidente nazionale, il tesoriere e la composizione della nuova direzione nazionale PD.