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Classe Democratica. “Una delle esperienze significative più importanti”. Il racconto di uno dei partecipanti

Lo scorso week-end si è conclusa a Roma la prima epserienza di formazione promossa dal PD dal titolo “Classe Democratica, alla quale hanno partecipato anche due giovani iscritti della nostra federazione: Pietro Fevola (PD vailate) e Federico Capoani (PD Castelleone).

Di seguito il racconto di Federico che in questa breve “lettera” racconta la sua esperienza.

“Mi sono preso un paio di giorni di tempo per riflettere e fare il punto su cosa sia stata per me Classe democratica.

La scuola di formazione del PD cui ho avuto la fortuna (in senso stretto, si può dire, vero Matteo Piloni?) di partecipare è sicuramente stata una delle esperienze più significative che abbia mai vissuto.
Ho partecipato a numerosi eventi politici prima d’ora, anche distribuiti su più giorni, ma nessuno, nessuno mi ha segnato profondamente come‪#‎classedem‬. Un clima meraviglioso ha animato i nostri weekend romani.
Sarà che eravamo tutti giovani. Sarà che forse tutti cercavamo la stessa cosa: non solo una serie di lezioni, ma la possibilità di entrare in contatto con tante persone come noi, militanti pieni di passione, giovani membri della stessa grande famiglia, forse un po’ ingenui, sì, ma volenterosi di tessere relazioni, di costruire una grande rete tra territorî, esperienze, idee diverse.
ClasseDem è stata una grande lezione di unità. Io stesso sento di aver imparato qui ad apprezzare ed ascoltare le ragioni di coloro che fanno parte o simpatizzano per l’attuale minoranza del Partito… Anzi, forse le loro lezioni sono state quelle più significative. Nessuno a Classedem mi ha chiesto a quale corrente appartenessi. Contava solo il PD.
Uniti, certo, ma non unanimi. Abbiamo discusso. Ci siamo confrontati con i relatori e tra di noi, sfruttando tutto il tempo e i mezzi disponibili. È questa la fortuna di essere in un Partito democratico. Ci siamo scambiati idee, opinioni e suggerimenti, abbiamo paragonato modelli diversi di organizzazione, arricchendoci vicendevolmente di spunti e buone pratiche da diffondere e replicare.
Dopotutto era questa l’idea. Da una parte tornare a fare formazione (scelta importante e controcorrente del PD che, nonostante chi dica il contrario, dimostra attraverso questa iniziativa essere un Partito con la P maiuscola), dall’altra, come ha detto il grande Andrea De Maria in chiusura, si è fatto in modo che il nostro Partito, gerarchico per necessità geografica costruisse al proprio interno una rete di giovani che connettesse orizzontalmente tra loro i rami del radicamento sui territorî.
Credo davvero che la sfida sia stata vinta. Che potremo essere «classe dirigente del futuro» (quanto non mi piace questa espressione…) non certo perché abbiamo avuto modo di ascoltare alcune meravigliose lezioni a Classedem, che ci hanno appassionato e, a volte, commosso, che ci hanno fatto sentire orgogliosi di far parte del PD e di sostenere questo Governo, ma perché chi di noi rivestirà un giorno ruoli di responsabilità potrà certamente fare conto su questa rete, su questa comunità.
Quando si ricordano gli anni di scuola si tende a dimenticare le lezioni, ma certo non i compagni. A classedem ho incontrato 370 compagne e compagni (nel senso scolastico, ma soprattutto in quello politico del termine!) di cui ho potuto apprezzare la profondità e l’intelligenza dal tono e dalla qualità degli interventi e delle domande poste ai relatori e dal livello delle discussioni. Ho conosciuto persone con cui condividevo gli interessi più disparati, ho scoperto di non essere solo nel coltivare la passione per la politica. Tante belle persone di cui sì, il nostro Partito è pieno. Che fortuna che ci siano. Che fortuna che si possano incontrare.
E poi? I tour romani, cantare Bella ciao a squarciagola sui pullman, gli alberghi di periferia, le serate al Comò Bistrot, le ore piccole, accaparrarsi i posti in prima fila al Roma Life, le pause caffè clandestine, i degni tributi al socialismo gaudente, la goliardia campanilista, le foto d’ordinanza, e tanto, tanto altro.
Un grande ringraziamento è dovuto ovviamente ad Andrea De Maria, al suo impegno e alla sua meravigliosa disponibilità e a Marcella Marcelliche ci ha sopportato. Delle tante persone conosciute, un grazie particolare al mio conterraneo Pietro Fevola e ai miei compagni d’avventura Alessio, Emily, Isabella, Pietro, Shawn: senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa (e confesso che, salutandoli domenica sera in stazione, non ho potuto trattenere una lacrimuccia)
Grazie al PD e al Segretario che non è mai mancato. E non importa se qualcosa è andato storto, se qualcuno ci ha criticato, se qualche intervento non c’è piaciuto o se ne avremmo preferiti di diversi. Classe democratica è stata un’esperienza meravigliosa. Trecentosettanta strade si dividono, molte si intrecceranno nuovamente. A tutti l’augurio di essere sempre come in questi giorni: uniti ma non unanimi, leali ma non allineati e di vivere l’impegno politico con questo stesso spirito gentile.
A presto, compagni!”

Federico Capoani

“Imparare a comunicare”. Il terzo corso di formazione promosso dal PD

“A seguito della positiva esperienza dei due corsi di formazione politica per amministratori locali, tenuti a Cremona nel 2014 e 2015 – dichiara il segretario provinciale Matteo Piloni – anche quest’anno il PD ha organizzato un laboratorio di formazione sul tema della comunicazione, proseguendo così nell’impegno assunto per creare occasioni di formazione politica.”

Questo nuovo corso sarà organizzato a Crema da metà aprile a giugno 2016, attraverso otto incontri specifici che si terranno per otto settimane consecutive il sabato mattina (dalle ore 10 alle 12-12.30) presso la sede PD di Crema in via Bacchetta 2. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati (iscritti PD e non).

“La comunicazione è un fattore rilevante per chi fa Politica e amministrazione. Non solo per comunicare bene e meglio le cose fatte e che si intendono fare, ma anche per migliorare le capacità relazionali.
Un grazie particolare al coordinamento del PD cremasco per aver contribuito a questo terzo corso di formazione e al segretario del circolo PD Alberto Valeri per la sua organizzazione.”

Si inizierà con una serata introduttiva aperta al pubblico dal titolo “L’informazione è in crisi. La democrazia che ne pensa?”, con la partecipazioni di alcuni direttori e responsabili di testate giornalistiche locali e nazionali. L’appuntamento con questa prima serata è previsto per venerdì 15 aprile alle ore 21.15 presso la Sala Cremonesi del Centro culturale S. Agostino di Crema (piazza Terni de Gregory).

A seguire, a partire da sabato 23 aprile, inizierà il corso di formazione vero e proprio con 8 diversi laboratori tematici consecutivi. Il programma e i relatori dei vari incontri sono riportati nel documento allegato. Per partecipare ai laboratori è necessario iscriversi: il costo dell’iscrizione per l’intero corso è di 10€ per gli iscritti PD e 15€ per i non iscritti. Ai fini didattici si consiglia la partecipazione a tutte le lezioni.

Per informazioni ed iscrizioni: tel. 0373/200812; mail: info@pdcrema.it – info@pdcremona.it

Le iscrizioni sono aperte fin da subito e i posti disponibili sono limitati. Fateci sapere al più presto il vostro interessamento…

scarica il programma completo: Programma – Corso Comunicazione 2016

Con il cuore e con la mente a Bruxelles.

“Colpire Bruxelles oggi, Parigi prima, significa colpire l’Europa. Significa colpire l’idea stessa di Europa. L’idea di Unità. Un’idea di Libertà, di Democrazia. Un’idea fatta di ponti, e non di muri. Un’idea di uguaglianza. Oggi, nel mondo, c’è chi vuole distruggere quest’idea. E forse anche noi ci mettiamo del nostro. Teniamoci quindi stretta questa idea. Facciamo crescere. Non facciamoci sopraffare dalla paura, di chi vuole dividerci, creando terrore, mettendoci gli uni contro gli altri. La paura è l’obiettivo di questo nuovo terrorismo. “L’Europa è il futuro, qualsiasi altra politica il passato.”
A nome di tutte le democratiche e di tutti i democratici della provincia di Cremona, esprimo piena solidarietà e vicinanza alle vittime di questa terribile ed ennesima strage e ai loro famigliari.

Matteo Piloni
segretario provinciale PD

Fontana, PD:”LEGGE ANTISPRECHI: PER UN CONSUMO PIU’ SOLIDALE E PIU’ CONSAPEVOLE.”

Grande soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto ieri alla Camera, con l’approvazione in prima lettura della proposta di legge del PD sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
Anche questa è una delle eredità positive di Expo 2015, considerato che era il tema cardine della Carta di Milano.
Lo sperpero di alimenti e farmaci rappresenta per la collettività un costo sempre più insostenibile sotto tutti i punti di vista: economico, etico, di sostenibilità ambientale.
La Fao ha quantificato in 1,6 miliardi di tonnellate lo spreco di cibo destinato al consumo umano: una quantità che, se riutilizzata, potrebbe idealmente sfamare per un anno intero metà dell’attuale popolazione. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che nell’intera Europa lo spreco di farmaci equivalga alla cifra impressionante di circa 125 miliardi di euro annui.
In Italia produciamo 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari all’anno; di queste, 500 mila vengono recuperate grazie alle azioni positive di volontari e associazioni già diffuse sul territorio. Ma ancora molta strada c’è da fare.
Per questo il provvedimento si pone l’obiettivo di incentivare e semplificare il loro lavoro, di agevolare la donazione, di ampliare la platea dei soggetti autorizzati a effettuare le distribuzioni gratuite e delle categorie di prodotti che possono essere cedute agli indigenti, di favorire un uso più consapevole delle risorse e di ridurre gli sprechi per le fasi di produzione, distribuzione e somministrazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
Abbiamo scelto, quindi, un’impostazione che promuove, tutela, riconosce e incentiva il già tanto che avviene in questo settore. La chiave è la sinergia tra istituzioni, terzo settore, mondo della distribuzione e cittadini che si organizzano.