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Rigenerazione territoriale e pianificazione d’area vasta. Il PD ne parla lunedì 8 febbraio a Cremona

Il tema è senz’altro di grande attualità.
proprio per questo il PD provinciale ha organizzato un incontro per confrontarsi sulle prospettive che porta con sè la riforma delle aree vaste puntando l’obiettivo sulla pianificazione territoriale.

L’incontro dal titolo “Rigenerazione territoriale e pianificazione d’area vasta” si terrà lunedì 8 febbraio alle ore 21 presso la sala Zanoni di via del vecchio passeggio, a Cremona.
Interverranno il segretario provinciale del PD e assessore all’urbanistica di Crema Matteo PILONI, l’assessore al territorio e all’area vasta di Cremona Andrea VIRGILIO, il consigliere regionale Jacopo SCANDELLA, l’architetto e paesaggista Maurizio ORI, l’architetto e urbanista Giorgio SCHIAVINI.

Di seguito la locandina:
Vol urbanistica CR (2)

Riforme. Il segretario PD Matteo Piloni consegna al Ministro Boschi il documento del PD di Cremona

“Abbiamo approfittato dell’incontro organizzato dal PD regionale lo scorso venerdì per consegnare al Ministro Boschi il documento che il PD provinciale ha preparato sul tema delle Riforme e delle aree vaste” – ha dichiarato il segretario provinciale Matteo Piloni.

E a consegnarlo nelle mani del Ministro è stato proprio il segretario provinciale Matteo Piloni, presente all’incontro insieme ai parlamentari Luciano Pizzetti e Cinzia Fontana, e al consigliere comunale di Cremona Francesca Pontiggia.

“Si tratta di un contributo che abbiamo voluto dare al dibattito – prosegue Piloni – Il documento è stato il frutto di un lavoro durato alcuni mesi e sfociato in un documento approvato prima di natale dalla segreteria provinciale. Il documento è un punto di partenza con il quale costruire un percorso di discussione e confronto su tutto il territorio provinciale, che cominceremo nelle prossime settimane.”

Scarica il documento: Documento PD_area_vasta_2015

Cinzia Fontana, PD:”VIA L’OBBLIGO DELLA REPERIBILITA’ PER TERAPIE SALVAVITA.”

Governo e Parlamento hanno messo la parola ‘fine’ ad una disparità inaccettabile tra lavoratori pubblici e privati in caso di malattie gravi che richiedono terapie salvavita.
E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi uno dei decreti attuativi del Jobs Act, grazie al quale vengono stabilite le cause di esclusione dall’obbligo di reperibilità durante il periodo di malattia dei dipendenti privati, adeguando così la normativa a quanto già in vigore per i dipendenti pubblici.
Dal 22 gennaio 2016, quindi, le lavoratrici e i lavoratori del settore privato non sono più obbligati a rispettare le fasce di reperibilità se la loro malattia è riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
– patologie gravi che richiedono terapie salvavita (chemioterapia, emodialisi, …)
– stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta (che deve aver determinato una riduzione della capacità lavorativa nella misura pari o superiore al 67%).
Per far scattare l’esclusione della visita fiscale a domicilio il dipendente dovrà presentare adeguata documentazione.

Cinzia Fontana, deputata PD

CS Smog, Brambilla e Alloni (Pd): La Regione continua a non decidere. Ma le misure da prendere sono state dettate da noi e votate un mese fa.

Smog
BRAMBILLA E ALLONI (PD): “LA REGIONE CONTINUA A NON DECIDERE. MA LE MISURE DA PRENDERE SONO STATE DETTATE DA NOI E VOTATE UN MESE FA”

“Dopo 12 giorni consecutivi di superamento della soglia di Pm10, al Tavolo aria non c’era il governo regionale, perché l’assessore all’Ambiente Terzi ha preferito mandare i tecnici. Ma quelle per combattere lo smog non sono solo scelte demandate agli specialisti: sono decisioni politiche”, lo dicono Enrico Brambilla e Agostino Alloni, capogruppo e consigliere regionale del Pd, al termine della riunione del Tavolo tecnico regionale sulla qualità dell’aria, tenutasi oggi, lunedì 1 febbraio 2016, a Milano, con gli amministratori locali.

“L’assenza dell’assessore ha comportato proprio la conseguenza che le scelte sono state ancora una volta rimandate e che nessuna risposta è stata data dopo 12 giorni di sforamento dei valori – continuano Brambilla e Alloni –. In particolare, Regione Lombardia continua a rifiutarsi di definire dopo quanti giorni scatta l’emergenza e quali sono gli interventi strutturali che devono entrare in vigore in automatico in questi casi”.

L’atteggiamento della Giunta Maroni è, dunque, quello di “abbandonare sostanzialmente a se stessi i Comuni che sono costretti a fare da soli, ma senza la necessaria regia che renderebbe più efficaci gli interventi e che deve per forza essere in capo alla Regione – insistono gli esponenti Pd –. Salvo poi fare lo scaricabarile sul Governo. Ma visto che la Lega è una strenua sostenitrice della macroregione, dovrebbe cominciare ad accordarsi con i territori contermini di tutta la pianura padana per decidere assieme misure drastiche e incisive e soprattutto coordinate”.

Il Pd la sua parte l’ha fatta: “Meno di un mese fa il Consiglio regionale ha approvato una nostra mozione che impegna la Giunta ad assumere un ruolo di regia per quanto riguarda le azioni di contenimento dell’inquinamento a breve, medio e lungo termine – ricordano Brambilla e Alloni –, a definire politiche organiche sul territorio per evitare il superamento dei limiti, a intensificare i rapporti con le altre Regioni della Pianura Padana e con i Ministeri interessati al fine di estendere i provvedimenti antismog in emergenza aria su tutto il territorio padano per ragioni di efficacia ed efficienza. Finora tutto rimasto lettera morta”.

Milano, 1 febbraio 2016