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Dal 1° marzo via al tesseramento PD 2015

Domenica 1° marzo partirà la campagna tesseramento al PD, promossa dal PD lombardo, in occasione della prima consultazione di iscritti ed elettori sulle autonomie locali.

“L’anno scorso il tesseramento è partito in ritardo, ed anche per questo abbiamo sollecitato il PD lombardo nel farsi promotore di un’iniziativa che anticipasse i tempi del tesseramento.
In occasione della consultazione del Pd lombardo sui temi delle autonomie locali, che si terrà domenica 1 marzo, aperta ad iscritti ed elettori, prenderà il via la campagna tesseramento 2015.
Durante la giornata di domenica 1 marzo, nei seggi allestiti dai circoli PD della nostra provincia, oltre a votare rispetto a quale idea di enti locali mettere in campo, sarà possibile fare la tessera del 2015.
Un’ottima occasione non solo per raccogliere le idee e le proposte dei nostri iscritti, ma anche l’occasione per far partire il tesseramento per tempo.”

Nel frattempo si è chiuso il tesseramento del 2014. La federazione di Cremona ha chiuso con 1710 iscritti, contro i 1961 del 2013, pari all’88%.
“Visto il ritardo con cui è stato organizzato il tesseramento, e visti i dati delle altre federazioni, il risultato raggiunto a Cremona è senz’altro positivo, e da questo dobbiamo ripartire.”

Legge anti-moschee. Per un oratorio si dovrà effettuare la valutazione ambientale strategica. Una legge figlia dell’islamofobia.

La Regione Lombardia ha approvato con i solito voti della maggioranza la legge che introduce restrizioni per la costruzione di nuovi luoghi di culto. Le modifiche dell’ultima ora presentate da parte dello stesso centrodestra,in risposta alle critiche di incostituzionalità sollevate dalle opposizioni, hanno rimosso il divieto assoluto di edificare luoghi di culto per quelle religioni, come l’Islam, che non hanno stipulato intese con lo Stato, ma hanno comunque introdotto a loro danno prescrizioni più penalizzanti. Restrizioni sono state però introdotte per tutte le confessioni religiose.
Le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione sono state respinte.

Le nostre pregiudiziali hanno avuto il merito di costringere la maggioranza a una marcia indietro dell’ultimo minuto e di bloccare così le ulteriori e peggiori nefandezze contenute nel testo che era arrivato oggi in Aula.

Detto questo, prevedendo regimi differenti per le confessioni che hanno sottoscritto l’intesa con lo Stato e per quelle che non l’hanno fatto, la legge opera comunque una discriminazione e rimane quindi incostituzionale. La giurisprudenza in tal senso è chiarissima: le religioni non sono più egualmente libere e ciò viola ben tre articoli della nostra Carta. Questo provvedimento è frutto dell’islamofobia della Lega e dei suoi alleati del centrodestra che, nel tentativo irresponsabile di impedire la realizzazione di moschee, rischiano di ostacolare chiunque intenda esercitare pubblicamente il proprio culto, compresi i cattolici, limitando nei fatti la libertà di tutti.

Questa legge non risolve un solo problema e non limiterà il proliferare di tante Viale Jenner. I musulmani continueranno a pregare per strada, negli scantinati o in centri culturali spesso fatiscenti e difficili da controllare, come hanno fatto fino ad ora. Verranno colpite, invece, tutte le altre confessioni religiose, compresa quella cattolica, che dovranno sottostare agli aggravi burocratici introdotti con questa legge. Sarà molto più difficile costruire nuovi luoghi di culto o semplicemente cambiare destinazione d’uso di edifici già esistenti. È mai possibile che per avere un nuovo oratorio si dovrà effettuare la valutazione ambientale strategica? Questa legge è un clamoroso errore, utile solo a fomentare lo scontro tra cittadini, prima che tra religioni, esattamente ciò che fa comodo alla Lega.

Legge anti-moschee. Da PD, M5S e Patto civico 3 pregiudiziali di incostituzionalità

I tre gruppi di opposizione in Regione – Pd, M5S e Patto Civico – insieme per quella che é prima di tutto una battaglia di civiltà. Nel Giorno della Memoria, martedì 27 gennaio, la maggioranza di Maroni vuole approvare la legge sui luoghi di culto che viola un diritto sancito dalla Costituzione, quello della libertà di culto.
Le opposizioni, insieme, presenteranno tre pregiudiziali di incostituzionalità e una questione sospensiva.

Scontri a Cremona. La solidarietà di tanti sindaci ai cremonesi e al sindaco

Quanto accaduto sabato a Cremona ha indignato molti. Purtroppo in alcuni commenti del “giorno dopo” si respira il livello di una certa parte politica ormai ripiegata su sè stessa, che alla condanna preferisce trovare un capro espiatorio a fini esclusivamente elettorali.
Di seguito riportiamo i messaggi di alcuni sindaci della provincia di Cremona con i quali hanno espresso condanna per i fatti accaduti e vicinanza e solidarietà ai cremonesi, ai commercianti e al sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, dando un forte messaggio di unità istituzionale.

Carlo VEZZINI, sindaco di Sesto ed Uniti e presidente dell’Area Vasta di Cremona

“In merito ai recenti fenomeni di violenza verificatisi a margine del corteo di sabato scorso a Cremona, che hanno danneggiato parti della città e ferito l’animo dei cittadini cremonesi ferma deve essere la condanna ed esemplare la punizione per quei delinquenti che se ne sono resi responsabili.
Rivolgo la mia piena solidarietà al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ed a tutta l’amministrazione comunale vittima in queste ore di un attacco politico fuori luogo.
Mai degli amministratori della nostra città si sono trovati a gestire tali situazioni di violenza, ma nonostante ciò hanno lavorato per salvaguardare Cremona e la sua cittadinanza da un assalto violento senza precedenti.
Prefettura e Forze dell’ordine hanno lavorato in modo esemplare per impedire il verificarsi di danni ben più gravi a cose o persone.
Condivido poi pienamente le parole del Sottosegretario Pizzetti, che ha ben illustrato la situazione generale e l’alveo in cui si è sviluppata tale situazione: le polemiche, anche strumentali, rivolte a parti politiche ed Istituzioni non solo non servono, ma nemmeno sono utili a far sì che tali azioni non si ripetano più.
Totale è la mia vicinanza ai titolari degli esercizi danneggiati ed a tutta la cittadinanza ferita nell’anima. Cremona è una città pacifica e non violenta per cui sono certo che saprà reagire in modo costruttivo e democratico arginando le frange estreme che nulla hanno a che vedere con la sua cittadinanza.
Confido nell’attività degli Inquirenti e delle Forze dell’Ordine ed esprimo tutta la mia vicinanza ai titolari degli esercizi danneggiati ed a tutta la cittadinanza, che si è vista privata della propria libertà per un intero giorno, a causa di una città blindata.”

Stefania BONALDI, sindaco di Crema
“La violenza e’ l’ultimo rifugio degli incapaci” (Isaac Asimov). Solidarietà ai cittadini di Cremona e al loro sindaco Gianluca Galimberti per i fatti gravissimi di queste ore. Un manipolo di violenti incapaci delinquenti ha messo in scacco la città in modo intollerabile e vergognoso per tutti coloro che si riconoscono negli ideali di democrazia e libertà. Siamo con voi.”

Diego VAIRANI, sindaco di Soresina
“Piena solidarietà al Sindaco Galimberti e alla città di Cremona da parte mia e di tutta l’Amministrazione comunale di Soresina per gli atti di violenza subiti quest’oggi… La violenza è vigliaccheria e figlia dell’ignoranza… Cremona ha un grande Sindaco che riuscirà ad arginare questi atti intimidatori che non meritano alcun commento… ‪#‎INTOLLERANTIALLAVIOLENZA‬”

Graziella LOCCI, sindaco di Castelverde
“Esprimo al collega sindaco Galimberti tutta la mia solidarietà. Per colpa dei soliti ben conosciuti …. “anche dagli organizzatori” … una manifestazione giusta nelle intenzioni si è trasformata in assurda violenza. Io sono contraria a qualsiasi forma di violenza che venga da destra o da sinistra. Le idee vanno difese nella legalità e nel confronto. Basta con questi stupidi idioti che per essere protagonisti di un giorno nel nulla della loro quotidianità causano danni alla collettività.”

Stefano BELLI FRANZINI, sindaco di Gussola
“Piena solidarietà a Gianluca Galimberti, alla Città di Cremona ed alle Forze dell’Ordine. Se questo è il modo di manifestare le proprie idee e la propria solidarietà.. non siete degni di un paese civile e democratico..basta falsi moralismi e perbenismi.”

Gianluca SAVOLDI, sindaco di Moscazzano
“Doveva essere una manifestazione pacifica. Si è trasformata in vera e propria guerriglia urbana. Sono indignato per gli episodi di violenza che hanno messo a ferro e fuoco il mio capoluogo, Cremona. Ho seguito con preoccupazione lo svolgersi degli eventi tenendomi in contatto con gli amici ed i colleghi amministratori cremonesi. Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco, amico e collega Gianluca Galimberti. Vorrei sottolineare che l’autorizzazione di tale manifestazione non rientra giuridicamente tra le competenze del Comune di Cremona ed è veramente triste assistere alle dichiarazioni di alcuni “quaquaraquà”, professionisti dello sciacallaggio politico.”

Velleda RIVAROLI, sindaco di Scandolara Ravara
“Da Sindaco di una piccola comunità esprimo tutta la mia solidarietà ed il mio sostegno al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.
Sono atti vili quelli avvenuti oggi che hanno piegato la nostra bella città. Come amministratori dobbiamo fermarci e riflettere su queste frange estreme che si permettono di fare quello che vogliono.
Forza Gianluca. Siamo tutti con te!!!!!! Da domani purtroppo dovrai contare i danni che questo gruppo di bestie ti ha lasciato! Non sei solo….”

Michel MARCHI, sindaco Gerre de Caprioli
“Con queste poche righe intendo esprimere al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e alla Giunta il mio più sentito sostegno in questo momento di accanimento nei loro confronti. Questo sciacallaggio politico degno del più becero populismo, di chi non ha altri argomenti per attaccare, mi rattrista; soprattutto perché carente di un fattore fondamentale: la verità, che può essere mal compresa o volontariamente ignorata. Come è già stato giustamente ribadito, il Sindaco e un’Amministrazione in genere, non hanno alcun potere decisionale in merito ai processi autorizzativi di una manifestazione, compito spettante al Questore e al Prefetto.
Non fermiamoci, come spesso accade, a chi forse è più facile colpire. Non facciamoci trascinare in giudizi che solo la magistratura avrà il compito di dare, speriamo nel minor tempo possibile. Andiamo a fondo dei problemi e troviamo soluzioni condivise che vadano nella direzione della pace e della giustizia sociale.
Come ha già dimostrato più volte, il Sindaco Galimberti ha improntato il suo corso amministrativo con un vento di novità, positività, condivisione e voglia di mettersi in gioco, accollandosi spesso critiche che non ha rimandato al mittente. Sono certo che anche nelle scelte che adesso verranno inevitabilmente prese questi valori saranno rispettati e avremo tempi migliori, in città come in tutta la nostra Provincia.
Di nuovo rinnovo la mia profonda vicinanza al Sindaco, agli Assessori e a tutti quei Consiglieri Comunali che in questi giorni subiscono insulti gratuiti. #bastachiacchere.”

Fabio CALVI, sindaco di Rivolta d’Adda
“Quello che è successo a Cremona oggi ancora una volta non fa che confermare come la violenza gratuita, inutile e stupida venga vista per alcune persone come l’unico mezzo di espressione, millantandola come segno di democrazia e libertà’. Quando capiremo che non sarà mai la violenza a farci sopravvivere? Esprimo anch’io solidarietà ai cittadini di Cremona, alle forze dell’ordine e al Sindaco Gianluca Galimberti.”