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Fontana, PD: “Non è certo Toninelli a decidere il mio posizionamento”
NON E’ CERTO TONINELLI A DECIDERE IL MIO POSIZIONAMENTO
Voglio rassicurare il collega Toninelli, così presuntuoso da ergersi a giudice delle posizioni altrui: io non cadrò mai nello sporco giochino di affibbiare patenti ed etichette, così come non coltiverò mai l’obiettivo di alzare il livello della polemica. Lascio volentieri ai grillini questo modo di trattare sempre tutto e tutti con sterile supponenza e banale malafede.
Tralascio la spudorata menzogna con cui Toninelli cerca di attribuirmi parole mai pronunciate né scritte, e cioè che appoggerei l’abolizione dell’art. 18, cosa peraltro nient’affatto inserita nel jobs act.
Ma quel tentativo di voler screditare la mia storia personale riducendola al passaggio dal sindacato al renzismo non attacca. Sono orgogliosa della mia vita nel sindacato, così come sono fiera del mio essere parte del PD (renziana o non renziana, voglio troppo bene al mio partito per preoccuparmi di questo, e comunque non sarà certo Toninelli a decidere il mio posizionamento). E ci sto, nel partito, impegnandomi ogni giorno per provare a cambiare anche quelle cose che non sempre condivido (da noi non si viene sbattuti fuori). Ecco perché ho voluto spiegare le ragioni di merito che mi spingono a sostenere la riforma, ecco perché sto lavorando insieme ad altri per migliorarne alcune parti, ecco perché, come ho scritto, sono profondamente convinta dell’utilità del dialogo sociale, ecco perché invece contesto a Renzi e alla Leopolda il rischio di liquidare le aspirazioni di una parte importante della società italiana, quella oltretutto su cui pesa in modo più pesante la crisi e che non possiamo consegnare all’emarginazione e all’umiliazione.
Ed è proprio la straordinaria esperienza nel sindacato ad avermi insegnato che non esistono scorciatoie, che la chiarezza delle posizioni è un valore, che la responsabilità nell’esercizio della propria funzione impone di rispettare la storia, le esperienze e le idee degli altri, anche se “avversari”.
Poi, certo, io non ho la stessa visione di futuro di Toninelli, soprattutto dopo le aberranti parole di Grillo sulla mafia, dopo le fatwa contro i giornalisti, dopo tutti gli interventi contro il sindacato che dal suo gruppo si levano in aula, dopo il voto di ieri con la Lega per togliere il bonus bébé agli immigrati regolari e via dicendo.
Peccato, vista anche la stima che io provo per colleghi di cui riconosco lo studio e l’impegno, constatare che un minimo di esposizione mediatica sta facendo perdere a molti il barlume almeno della buona educazione.
Cinzia Fontana, deputata PD
Di seguito l’articolo con le dichiarazioni di Toninelli: http://www.welfarenetwork.it/cinzia-fontana-da-sindacalista-a-renziana-d-toninelli-m5s-cremona-20141030/
L’ARTE DI AMMINISTRARE – Corso di formazione per amministratori (e non) – 2° edizione
L’ARTE DI AMMINISTRARE – Corso di formazione per amministratori (e non)
2° edizione
Dopo il successo del primo corso di formazione, promosso dal PD e tenutosi la scorsa primavera, siamo pronti alla seconda edizione che si terrà da sabato 8 a sabato 29 novembre.
Come potete vedere dal programma in allegato, si tratta di un corso molto ricco ed interessante, molto utile anche (ma non solo) per i nuovi amministratori impegnati da pochi mesi nelle amministrazioni locali.
Si tratta di 4 incontri, che si terranno il sabato mattina dalle 9 alle 13 presso la sala Ial di via Dante 121 a Cremona.
Come Partito democratico ci mettiamo quindi a disposizione, al fianco degli amministratori, nel proseguire quel percorso di crescita, condivisione e progettualità indispensabili di fronte agli scenari che abbiamo di fronte.
Per potersi ISCRIVERE è necessario scrivere all’indirizzo info@pdcremona.it o telefonare in Federazione al numero 0372.49591, entro mercoledì 5 novembre.
Ci auguriamo che questa opportunità possa essere colta da molti!
scarica il programma: Corso x Amm 2014 (1)
Vi aspettiamo,
Matteo Piloni – segretario provinciale PD Cremona
Elena Bernardini – responsabile formazione PD Cremona
La legge PRO consumo di suolo di Maroni e della sua giunta
Quella della maggioranza è una scandalosa legge pro consumo di suolo. Come definireste altrimenti un testo che spinge i privati a costruire il prima possibile sui 600 milioni di metri quadrati di territorio lombardo già resi edificabili dai pgt comunali? Invece di tentare di ridurre l’abuso del suolo lo si incentiva chiedendo espressamente a chi interessato di presentare il prima possibile la propria richiesta di edificazione.
Siamo sconcertati dalla sfrontatezza con cui la maggioranza ha trattato questo tema. Questo testo è altro rispetto alle proposte formulate dalla Giunta e dalla Lega, proposte certamente non rivoluzionarie ma che almeno lasciavano spazio alla discussione e all’ inserimento di elementi migliorativi. È l’ennesimo esempio della debolezza politica di Maroni. Dopo che per mesi non è riuscito a tenere a bada i suoi, con un progetto farsa si fa mettere i piedi in testa da Forza Italia e Ncd che non ha mai nascosto la propria insofferenza in Commissione.
>>> LEGGI LA NOSTRA PROPOSTA: Il consumo di suolo deve diventare l’eccezione
Sono diversi i punti sui quali faremo strenua opposizione in Aula se il testo non verrà modificato nei pochi giorni che mancano all’approvazione definitiva il prossimo 11 novembre. Nel testo non sono previsti disincentivi al consumo di suolo: non c’è niente sulle compensazioni ecologiche, non è previsto alcun incremento dei costi di costruzione sui terreni agricoli, né altri strumenti concreti per contenere l’uso del suolo. Al contrario, si incentivano costruttori ed immobiliaristi non solo in termini legislativi ma anche dando la possibilità di dilazionare il pagamento degli oneri. Il progetto di legge, infatti, lascia tre anni di tempo per presentare l’istanza di costruzione ed ulteriori dodici mesi per rendere esecutiva la convenzione attraverso delibera comunale. In caso di ritardo negli adempimenti da parte degli uffici, la Regione nel giro di sette giorni può nominare un commissario che esautora totalmente il comune e nella pratica di adozione e approvazione della richiesta. Ma se ciò non bastasse per incentivare i piani attuativi in maniera celere, per chi avesse problemi economici, si dà la possibilità di dilazionare il pagamento in sei rate semestrali. E tutto questo lasciando intatti i residui.
Jobs Act, una legge delega per favorire l’occupazione – di Cinzia Fontana
Nell’intento di fare cosa utile, e come promesso nell’assemblea provinciale del PD dello scorso venerdì che ha visto l’intervento di Cinzia Fontana con una dettagliata relazione sul jobs act, pubblichiamo in allegato un breve articolo della stessa Cinzia Fontana con uno schema dei punti focali della legge delega, tracciati durante l’assemblea.
scarica l’allegato: matteo_jobsact