Le federazioni provinciali di Partito Democratico e Giovani Democratici, in vista delle elezioni europee che si terranno il 09 giugno 2024, organizzano un incontro pubblico dal titolo “Cara Europa, dove andrai?”
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Direzione Europa: venerdì 13 maggio 2022 iniziativa con Michele Bellini a Soresina
Il Circolo del Partito Democratico di Soresina organizza un’iniziativa pubblica sul tema dell’integrazione europea dal titolo: “Direzione Europa: le sfide per un’Europa unita”. All’incontro parteciperà Michele Bellini, capo staff del segretario nazionale PD Enrico Letta. Appuntamento venerdì 13 maggio 2022 presso la Sala Gazza di Soresina in Via Matteotti 4.
Continua la lettura di Direzione Europa: venerdì 13 maggio 2022 iniziativa con Michele Bellini a Soresina“Crisi Ucraina: l’Europa si fa qui e ora o mai più!” Lettera aperta del segretario provinciale PD Vittore Soldo
Il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo ha inviato una lettera aperta ad iscritti e giornali locali con alcune riflessioni in merito all’attuale crisi in Ucraina e alle prospettive dell’Unione Europea di fronte agli scenari futuri in ottica locale e globale.
Continua la lettura di “Crisi Ucraina: l’Europa si fa qui e ora o mai più!” Lettera aperta del segretario provinciale PD Vittore SoldoApprovato il PNRR: solidarietà e responsabilità le due parole chiave
Solidarietà e responsabilità sono le due parole chiave del Recovery Fund. I progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei prossimi anni cambieranno il volto dell’Italia e le riforme, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Mario Draghi, sono una componente decisiva. “Faremo le riforme se dimostreremo con i fatti che le dobbiamo fare non perché ce lo chiede l’Europa, ma perché conviene all’Italia e agli italiani. È per questo che serve un nuovo patto sociale. Una assunzione di responsabilità politica che vincoli tutti di fronte al Paese”. Così Antonio Misiani, responsabile economico della segreteria nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “Quanto accadrà in Italia da oggi al 2026, se saremo o meno in grado di utilizzare al meglio questa straordinaria opportunità, sarà decisivo: per consolidare la svolta politica che si è prodotta in Europa, per archiviare definitivamente la stagione dell’austerità, per rendere Next Generation EU uno strumento permanente”.
Il programma di riforme è molto ambizioso, il cronoprogramma estremamente sfidante. Dietro i 50 miliardi per la digitalizzazione, i 70 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione ecologica, i 31 miliardi per le infrastrutture, i 32 miliardi per la scuola e la ricerca, i 22 miliardi destinati al lavoro e al sociale, i 19 miliardi per rafforzare i servizi territoriali e investire in tecnologia e digitalizzazione è visibile una nuova visione dell’economia, un’economia sostenibile sul versante sociale e ambientale, in cui il capitalismo è nuovamente temperato da princìpi etici e pubblico e privato tornano a integrarsi. “Pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione, concorrenza, fisco. Su queste tematiche – sottolinea Misiani – i punti di partenza tra le forze che sostengono il governo sono spesso lontani, in qualche caso contrapposti. Realizzeremo le riforme se avremo la capacità politica di superare barriere e pregiudizi ideologici e costruire punti di incontro tra forze e interessi molto diversi. Faremo le riforme se dimostreremo con i fatti che le dobbiamo fare non perché ce lo chiede l’Europa, ma perché conviene all’Italia e agli italiani. E’ per questo che serve un nuovo patto sociale: un patto per la ricostruzione tra le forze politiche, il governo, le parti sociali. Una assunzione di responsabilità politica che vincoli tutti di fronte al Paese“.
Il lavoro deve essere al centro del patto per la ricostruzione. “Quasi un milione di persone hanno già perso lavoro. Sono in gran parte precari, autonomi, giovani e donne. Altri lo perderanno nei prossimi mesi – sottolinea il responsabile economico PD -quando inevitabilmente finirà il blocco dei licenziamenti. E’ necessario dare priorità ai progetti che creano più lavoro, a partire da quello per i giovani e le donne, attuando le condizionalità che come Partito Democratico abbiamo chiesto e ottenuto di inserire nel piano. Riformare gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro. Aiutare le imprese che sceglieranno di non licenziare, incentivare chi assumerà e chi avvierà una nuova impresa. E mettere in campo politiche industriali, con un ruolo nuovamente attivo di uno Stato. Il governo ha sciolto molti nodi della governance. E’ necessario però fare una riflessione più ampia. Il Parlamento, gli enti territoriali, le parti sociali, devono essere pienamente coinvolte anche nella fase di attuazione. Per questo come Partito Democratico – conclude Misiani – abbiamo rilanciato la proposta di istituire una Commissione parlamentare bicamerale sull’attuazione del piano”.
Next Generation EU, Piloni (PD): “Un’opportunità unica per i nostri territori”
Il prolungamento della linea 3 della metropolitana milanese da San Donato a Paullo per l’area cremasca, l’elettrificazione della Brescia-Parma per il casalasco e il potenziamento del porto fluviale e navigabilità del fiume Po per l’area cremonese e la città di Cremona. Sono questi i tre progetti che per il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni potrebbero rientrare tra quelli da finanziare con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito e predisposto dal Governo nell’ambito del Recovery Fund.
“Le risorse europee del piano Next Generation Eu rappresentano un’opportunità unica per i nostri territori, un’occasione per rilanciare e potenziare le infrastrutture, anche in provincia di Cremona. È quindi opportuno che tutti gli attori principali del mondo istituzionale, politico, economico e sociale possano condividere, a livello locale, alcuni progetti-chiave per far sì che i fondi europei possano costituire un investimento positivo e lungimirante per i nostri territori” sostiene Piloni in una nota che ha inviato nei giorni scorsi a tutti gli amministratori locali, ai parlamentari, alle categorie economiche, ai sindacati, alle associazioni, agli ordini professionali, ai pendolari, all’Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po. “Si tratta di investimenti che, nella logica del ‘Green New Deal’, puntano alla decarbonizzazione nel settore dei trasporti e a garantire infrastrutture più funzionali e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale – spiega il consigliere PD – ma ingenti risorse sono state liberate per intervenire in modo strutturale anche nel sistema sociosanitario che ha bisogno di essere rafforzato, anche in chiave sociale ed economica. Ed è proprio in quest’ottica che le risorse europee possono e devono diventare un’opportunità che ciascun territorio deve poter tradurre”.
Ed è proprio da queste premesse che hanno origine i tre progetti che Piloni vuole condividere con le realtà del suo territorio. “Si tratta di tre proposte specifiche per ciascun territorio della nostra provincia – sottolinea – finalizzate a concretizzare gli obiettivi del PNRR su scala provinciale, mettendo al centro le necessità infrastrutturali della nostra provincia che, come ha evidenziato l’importante lavoro del MasterPlan 3C promosso dall’associazione industriali e che ha ottenuto il contributo di tutte le associazioni di categoria, vede la nostra provincia in terzultima posizione tra le Province lombarde con un gap del 60% rispetto alla media regionale. Non ho la presunzione di pensare che queste tre proposte possano essere risolutive né definitive anche perché, come sappiamo, il nostro territorio ha diverse altre esigenze, ma l’intento è quello di condividere tre progetti specifici con la classe dirigente della nostra provincia e trovare il modo di farlo riprendendo lo spirito che fu del Patto dello Sviluppo tra il 2004 e il 2009, quando si riuscì a trasformare queste tematiche in progetti veri e propri che furono inseriti anche in atti amministrativi, ma che poi, per mancanza di risorse, non furono più portati avanti. Progetti che potrebbero dare una risposta importante per superare il gap infrastrutturale, migliorare la mobilità e puntare alla decarbonizzazione del trasporto pubblico e privato, che ricordo essere tra gli obiettivi più importanti del piano Next Generation Eu” conclude Piloni.