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Il capolavoro della Lega che penalizza gli albergatori per colpire i migranti

Per cercare di colpire chi scappa da guerre e persecuzioni si finisce per penalizzare gli operatori alberghieri lombardi che rispondono a una richiesta di collaborazione del Ministero dell’Interno.

E’ quanto voluto questa settimana dalla maggioranza di Lega Nord Padania, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Forza Italia, supportati dal Nuovo Centrodestra, in Regione Lombardia: una norma che nega i contributi regionali alle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere che negli ultimi tre anni abbiano ospitato dei profughi.

La politica, quella seria, dovrebbe sapersi fare carico delle preoccupazioni dei cittadini, non cavalcarle.

E un esempio di serietà lo stanno dimostrando quei sindaci che, anche in questi giorni, sono al lavoro per redigere un accordo con la Prefettura per gestire al meglio l’accoglienza dei profughi.
Ci sono in gioco valori e principi, e il centrodestra ha trovato un compromesso non sulle politiche ma sui valori. E su questi non si può negoziare.

La Lega ha compiuto un grande capolavoro: per cercare di colpire chi scappa da guerre e persecuzioni finisce per penalizzare gli operatori alberghieri lombardi che assolvono a una funzione sociale rispondendo ad una richiesta di collaborazione del ministero dell’Interno.

Un atteggiamento che punta solo ad avvelenire il clima, soffiando sui sentimenti della paura, senza mettere in campo alcuna azione risolutiva ed efficace ma che, al contrario, rischia solo di peggiorare la già difficile situazione. A danno di tutti. Cittadini in testa.

Matteo Piloni, segretario PD Cremona

Autonomia. Piloni, PD:” Si ad un percorso serio e Istituzionale. No a speco di denaro e inutili spot elettorali!”

Autonomia degli Enti Locali. Un concetto importante, troppo spesso confuso con l’autoreferenzialità o, peggio, l’isolamento.
La nostra Costituzione già prevede che le Regioni possano avviare dei percorsi per chiedere maggiore poteri, e quindi maggiore autonomia.
Un’opportunità che assume maggiore forza oggi, con la Riforma in corso della nostra Costituzione nella quale, con la soppressione delle province, le regioni assumono un ruolo ancor più forte e determinante.
Perchè allora spendere 30 milioni di euro per un referendum? Un’inutile spreco di soldi!
Al contrario, proviamo a restituire forza alla politica e alle istituzioni, lasciando perdere inutili spese ed assurde prove muscolar/elettorali.
E’ con questa posizione che il Pd Lombardo, in direzione regionale, ha approvato un documento attraverso il quale chiedere a regione Lombardia di aprire, insieme, un percorso istituzionale per chiedere al Governo maggiore autonomia per la Lombardia.
Il Pd sostiene con convinzione l’obiettivo di dare alla Lombardia più competenze e autonomia. Se Maroni intende partire subito e non fare solo propaganda, noi ci siamo. In questo senso, qualora non ci fosse la disponibilità finora assicurata dai rappresentanti del Governo, non esiteremo a ricorrere alla consultazione popolare per proseguire la nostra battaglia sul fronte delle autonomie locali.
Un percorso che anche come PD di cremona sosterremo e seguiremo con determinazione, per dare più forza ai territori.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

Parchi. ALLONI E CARRA (PD): “CON LA NOSTRA MOZIONE APPROVATA PARTE LA RIFORMA DELLE AREE PROTETTE”

Una nuova legge per i parchi, rivedendo quella attuale ormai superata e modificata troppe volte e ripensando i parchi stessi. È il contenuto della mozione presentata dal Gruppo regionale del Pd e approvata oggi, martedì 8 settembre 2015, all’unanimità dal Consiglio regionale.

Il testo impegna la Giunta “a garantire che il processo di razionalizzazione dei servizi e riorganizzazione degli enti gestori delle aree protette possa fondarsi anche su scelte volontarie e condivise dagli enti stessi; a prevedere opportuni incentivi economici che favoriscano gli accorpamenti volontari; ad attivare le procedure per accedere a ulteriori risorse comunitarie e a favore delle aree protette”.

Soddisfatti Agostino Alloni e Marco Carra, consiglieri regionali del Pd rispettivamente primo firmatario della mozione e capogruppo in Commissione Agricoltura: “In pratica oggi abbiamo dato il via all’iter di autoriforma dei parchi e per il rinnovo della legge – spiegano –. La legge tuttora in vigore, la 86 del 1983, all’epoca è stata una rivoluzione, ha creato il sistema dei parchi e in qualche modo è riuscita a mettere una pezza su un consumo di suolo che rischiava di essere ben maggiore e peggiore. Ma ora necessita di una revisione sostanziale: ha perso smalto e quella spinta propulsiva del passato. In più è cambiato il panorama, nel frattempo: le risorse scarseggiano, le Province sono destinate a sparire e i Comuni sono in difficoltà”.

Per il Pd vanno, però, ripensati i parchi nella loro essenza, “mantenendo gli obiettivi per cui sono nati, ma con strategie e percorsi diversi – ha illustrato Alloni –. Intanto, vanno connessi tra loro, facendo rete da un punto di vista gestionale. Poi, non vanno più pensati e gestiti come tutela delle risorse naturali, ma come sviluppo economico e sociale delle popolazioni e delle attività che vivono le stesse aree protette, quindi agricoltura, produzioni industriali, attività ricreative, turismo, tempo libero. All’interno delle aree protette dobbiamo anche sperimentare il vero significato di sviluppo sostenibile, senza però far venire meno il senso di tutela. E dopo aver definito le aree soggette a tutela, a livello di area vasta omogenea o della città metropolitana, queste potranno legarsi tra loro attraverso un’agenzia unica con una normativa delle regole più pregnante per i parchi”.

In sintesi, per Alloni e Carra serve una “spinta propulsiva per dare rilancio ai parchi e per questo bisogna andare nella direzione di incentivarli in ogni modo, cominciando dalla riforma che con questa mozione prende avvio”.

Festa Unità Ombrianello. Semplicemente…Grazie!

Organizzare una Festa de l’Unita’ come quella di Ombrianello è faticoso, e adesso che è finita la stanchezza si sente tutta.
Ma la consapevolezza di aver regalato anche quest’anno un evento atteso da molti, ci rende tutti orgogliosi.
Questo è il nostro modo di far Politica, stando insieme, costruendo passo dopo passo momenti di incontro e, soprattutto, facendo comunità.
Grazie a tutti: da chi ha iniziato il 3 agosto, a chi ha fatto una serata. E anche a chi non è riuscito, facendosi comunque sentire.
Non conta la quantità, ma l’esserci stati!

E soprattutto grazie a quei meravigliosi volontari che hanno permesso di creare questo grande momento di partecipazione.

Loro sono il volto più bello e prezioso della Politica! Avanti! #ombrianello2015

Matteo Piloni, segr. PD Cremona
Omar Bragonzi, coord. PD cremasco

Domenica 6 settembre 2015 Matteo Renzi chiude a Milano la Festa nazionale de l’Unità.

Un appuntamento che sarà l’occasione per ringraziare le centinaia di volontari, militanti e visitatori che anche quest’anno hanno partecipato alle tante feste organizzate su tutto il territorio nazionale, ma anche e soprattutto un’opportunità per rilanciare la volontà riformatrice del nostro partito e le attività per la crescita del nostro Paese. Abbiamo detto sì al Jobs Act, sì ad una Pubblica Amministrazione più efficace e ad una scuola migliore. Abbiamo detto sì ad una nuova legge elettorale che ha finalmente superato il Porcellum, sì a pene più dure sulla corruzione. Abbiamo detto sì agli 80 euro e alla riduzione dell’Irap sul costo del lavoro.

Abbiamo detto sì a Expo che si è contraddistinto come un successo strepitoso. E non a caso abbiamo voluto portare qui la nostra festa, nella città che è diventata un po’ il simbolo di una rinascita culturale del Paese.

Ci abbiamo messo la faccia, preso decisioni a volte difficili. Ci siamo messi dalla parte di chi vuole cambiare l’Italia. Dalla parte di chi crede in questa nostra terra, nella sua capacità come comunità di fare fronte agli impegni presi e alle sfide di una competizione globale, alla nostra storia e al futuro di un grande Paese europeo.

Ma non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo ancora fermarci. Questi tredici giorni di festa hanno rappresentato l’occasione per riflettere, dibattere, raccogliere nuove idee e formulare nuove proposte, dare nuova linfa vitale alla nostra azione di governo, ma sopratutto di partito.

E ora siamo pronti a ripartire più veloci di prima. Dopo anni di palude, abbiamo finalmente iniziato a cambiare l’Italia. Lo dicono anche i dati dell’Istat: cresce il pil, crescono gli occupati, diminuisce la disoccupazione. Parole come riforma e crescita sono entrate a far parte della nostra quotidianità. L’Italia sta tornando. Non sprecheremo questa opportunità.

Ti aspettiamo alle ore 17.00 presso il Palco centrale Italia della Festa nazionale de l’Unità di Milano per ribadire il nostro sì, dalla parte di chi cambia l’Italia.