Archivi categoria: Notizie

Alloni (PD): taglio del ticket sui farmaci clamoroso flop, esenzione per meno di un decimo dei cittadini previsti I dati della provincia di Cremona

Doveva essere un sollievo dal ticket farmaceutico per 800mila lombardi, lo è stato per 75mila. Meno di un decimo. I lombardi avrebbero dovuto pagare 40 milioni in meno e invece hanno pagato 6,7 milioni in più. Sono queste le misure del flop del provvedimento della Regione Lombardia chiamato pomposamente “Zero Ticket” e pubblicizzato con una campagna massiccia di manifesti costata quasi 300mila euro nel corso del 2014. I dati relativi al periodo 1 aprile 2014 – 31 marzo 2015 sono stati resi noti dall’assessore regionale alla salute Mario Mantovani rispondendo a un’interrogazione del Pd. Il ticket farmaceutico è una voce della compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini e costa in media ad ogni lombardo 3,22 euro per ogni acquisto in farmacia. È la quota più alta in Italia.
Il provvedimento “Zero Ticket”, approvato con delibera regionale a fine 2013 ed entrato in vigore ad aprile 2014, comporta l’esenzione dal ticket farmaceutico per i cittadini oltre i 66 anni di età con reddito familiare lordo inferiore a 18mila euro.
I dati relativi alla provincia di Cremona sono leggermente migliori, ma comunque ben lontani dagli obiettivi prefissati: i cittadini che hanno fatto richiesta sono stati solo 4.402, su una platea stimata di aventi diritto di circa 31mila persone, pari al 14%.
I cittadini di Cremona e provincia, quindi, hanno pagato di ticket farmaceutici nel 2014 254mila euro in più rispetto all’anno precedente, a riprova che la misura “zero ticket” non ha avuto effetto.
“Tutti ricorderanno i manifesti della Regione con la scritta “Zero Ticket”. I cittadini devono sapere che si è trattato di costosa propaganda – attacca il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni -. Purtroppo per i lombardi quel taglio è fallito, e dico purtroppo perché il risultato è che hanno pagato più di prima. Certo, ci sono anche i 75mila lombardi che hanno avuto l’esenzione, di cui un po’ più di quattromila nella nostra provincia, ma la Regione si era impegnata per 40 milioni di euro, che oggi sono ancora in cassa con addirittura qualcosa in più, a causa di un evidente errore di valutazione. E intanto non sono stati nemmeno toccati i ticket più pesanti, quelli su visite ed esami, che solo in Lombardia raggiungono la cifra di 66 euro per alcune tipologie di esami, senza distinzione tra chi sta bene e chi tira la cinghia”.
“Maroni ha annunciato un altro taglio dei ticket a breve, vorremmo che questa volta fosse effettivo – continua Alloni -. Ascolti la nostra proposta: esenzione da tutti i ticket regionali per i lombardi con redditi inferiori a 30mila euro e modulazione per fasce di reddito da quella soglia in su, senza elevare gli importi attuali”.

Importo ticket sui farmaci pagati dai cittadini in provincia di Cremona
2013 € 10.080.000
2014 € 10.334.000
+ 254.000 euro pari al 2,5%

Abitanti lombardi da 66 anni in su: 2.005.267
Platea beneficiari annunciata da Maroni: 800.000, pari al 40%
n. esenzioni E14 effettivamente attivate (rilasciate dal 1 aprile 2014 al 31 marzo 2015) 75.102

Abitanti da 66 anni in provincia di Cremona: 77.169
Stima platea beneficiari annunciata da Maroni in provincia di Cremona: 30.867
n. esenzioni effettivamente attivate ASL Cremona (rilasciate dal 1 aprile 2014 al 31 marzo 2015) 4.402

Borghetti (PD): taglio del ticket sui farmaci clamoroso flop, esenzione per meno di un decimo dei cittadini previsti

Doveva essere un sollievo dal ticket farmaceutico per 800mila lombardi, lo è stato per 75mila. Meno di un decimo. I lombardi avrebbero dovuto pagare 40 milioni in meno e invece hanno pagato 6,7 milioni in più. Sono queste le misure del flop del provvedimento della Regione Lombardia chiamato pomposamente “Zero Ticket” e pubblicizzato con una campagna costata quasi 300mila euro nel corso del 2014. I dati relativi al periodo 1 aprile 2014 – 31 marzo 2015 sono stati resi noti questa mattina dall’assessore regionale alla salute Mario Mantovani rispondendo ad una interrogazione del Pd, illustrata in Aula dal consigliere Carlo Borghetti. Il ticket farmaceutico è una voce della compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini e costa in media ad ogni lombardo 3,22 euro per ogni acquisto in farmacia. È la quota più alta in Italia.

“È un flop clamoroso e i dati di un anno lo dimostrano – dichiara Borghetti -. Del supposto taglio del ticket farmaceutico ne ha beneficiato meno di un decimo dei lombardi previsti dalla Regione e, a conti fatti, i cittadini hanno pagato più di prima, quando già pagavano i ticket più costosi d’Italia. Ricordo che ogni volta che un lombardo fa un acquisto in farmacia versa alla Regione 3,22 euro, ed è la quota più alta tra le diverse regioni. Annunciano un nuovo taglio? Speriamo sinceramente che questa volta sia effettivo ed efficace. La strada giusta è quella che indichiamo da tempo: esentare i lombardi con redditi inferiori a 30mila euro da tutti i ticket regionali e oltre quella soglia modularli per fasce di reddito, tenendo i livelli attuali solo per la fascia massima”.

Il provvedimento incriminato, approvato con delibera regionale a fine 2013 ed entrato in vigore ad aprile 2014, comporta l’esenzione dal ticket farmaceutico per i cittadini oltre i 66 anni di età con reddito familiare lordo inferiore a 18mila euro.

L’interrogazione del PD: IQT-1186-Flop Ticket Zero

Vol Ticket_Cremona

Amministrative 2015: due comuni al voto in provincia di Cremona. Il documento del PD

DOCUMENTO PD, AMMINISTRATIVE 31 maggio 2015

In provincia di Cremona, quest’anno, sono due i Comuni che andranno al rinnovo del consiglio comunale: Soncino e Corte de Frati.
La federazione provinciale del PD di Cremona ha da tempo aperto un percorso di costruzione e sostegno alle realtà locali proprio in vista delle elezioni amministrative, costruendo un percorso di confronto e condivisione.
Mentre a Corte de Frati il sindaco Rosolino Azzali si ripresenta per il terzo mandato, a fronte dell’impegno maturato in questi anni e della collaborazione da sempre dimostrata anche su tematiche provinciali insieme ad altri sindaci, a Soncino si conclude un’esperienza a guida leghista durata dieci anni.
Nei mesi scorsi, sostenuto dalla federazione provinciale e dal coordinamento cremasco, il circolo soncinese del PD ha avviato un percorso di apertura e confronto per la costruzione di un progetto amministrativo alternativo al centro-destra, attraverso lo strumento delle primarie. Uno strumento che ha coinvolto circa 800 persone e che ha individuato nella figura di Gabriele Moro il candidato sindaco di una coalizione civica e aperta.
Nell’ultimo periodo, in totale autonomia, il circolo locale del PD ha deciso di venir meno al percorso delle primarie e di uscire dalla coalizione legittimata dalle stesse, scegliendo di intraprendere un’altra strada.
In questo periodo non sono mancati i contatti tra gli organismi territoriali e provinciali per comprenderne le ragioni e costruire diverse condizioni politiche, prima della presentazione ufficiale delle liste. Presentazione che avvia de facto la campagna elettorale e preclude ogni altra scelta politica.
A questo punto il Partito democratico, nei suoi organismi provinciali e territoriali, non può non esprimersi di fronte a quanto accaduto a Soncino, per chiarezza e rispetto nei confronti dei suoi iscritti, militanti ed elettori.
Il Partito Democratico ha individuato ad ogni livello nelle primarie, lo strumento della selezione della classe dirigente, come occasione di apertura e partecipazione trasparente alla costruzione dei progetti politici e amministrativi.
A Soncino si è deciso di utilizzare questo strumento, aprendo di fatto un nuovo corso nella vita politica locale, e chiedendo ai cittadini di parteciparvi.
Tale strumento è risultato, in molte occasioni e anche a Soncino, un’occasione straordinaria di rilancio e apertura.
Tale occasione sancisce un patto interno alla coalizione e nei confronti degli stessi elettori. Un patto che non può essere disatteso e consegna a chi lo sottoscrive una grande responsabilità.
Tale responsabilità non può venir meno, e non possono essere in alcun modo prese altre decisioni che non tengano conto del risultato delle primarie.
Senza un confronto preliminare, il circolo locale del PD, in totale autonomia, ha deciso di venir meno al percorso delle primarie.
Questa scelta non può essere condivisa dagli organismi provinciali e territoriali del PD, nonostante i tentativi delle ultime settimane.
Il Partito Democratico riconosce dunque nella figura di Gabriele Moro (e della lista di CambiaSoncino) la candidatura a Sindaco autorevole e legittimata dal percorso democratico delle primarie, alternativa al centro-destra.

Matteo PILONI – segretario provinciale PD Cremona

Omar BRAGONZI – coordinatore PD cremasco

Expo “al via”. Piloni, PD: “Una sfida per l’Italia. Un’occasione per il mondo.”

Ormai ci siamo. Pronti o no, l’Expo è ai nastri di partenza. E con lui anche il nostro Paese.

Più volte l’ho definito come “una grande finestra” sul mondo. L’Italia può affacciarsi al mondo, e il mondo all’Italia.

Un’occasione più unica che rara, che dobbiamo saper valorizzare e cogliere al meglio.
Se ognuno di noi facesse qualcosa per contribuire al successo di expo, avremmo contribuito a far crescere il nostro Paese. Sotto tutti i punti di vista.

Ma dobbiamo soprattutto pensare ad Expo come un’occasione di crescita per il mondo intero, soprattutto per il “tema” che ad Expo, e all’Italia, è stato consegnato: il cibo.

La vera sfida sarà la risposta che sapremo dare al problema della fame nel mondo, alla povertà, e alla sopravvivenza del nostro pianeta.

L’eredità di Expo dovrà essere la crescita culturale, sociale ed economica che consegneremo al futuro. Un’occasione per costruire un senso di comunità mondiale, un’occasione di appartenenza e di uguaglianza per diminuire le distanze sociali e per far crescere quella solidarietà di cui troppo spesso sentiamo la mancanza.

Una sfida grandissima, molto più grande di noi. Una sfida che è stata consegnata nelle mani del nostro Paese e dei nostri territori.
La partecipazione e le iniziative messe in campo nella nostra provincia, dalle varie amministrazioni, a partire da quelle di Cremona e Crema, con il sostegno di Camera di Commercio e università Cattolica, vanno in questa direzione. saranno sei mesi intensi, dove saranno molte le occasioni, per la nostra provincia, di affacciarsi a quella finestra, e di permettere al mondo di affacciarsi alla nostra terra.

E’ per questo che ognuno di noi, nel suo piccolo, deve fare la sua parte. Con ottimismo ed entusiasmo. Solo così costruiremo il futuro. Il nostro futuro.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona

Cremona, raccolta differenziata “porta a porta”. PD:”Un beneficio per tutti.”

Ogni cambiamento comporta delle difficoltà. Di questo l’amministrazione ne è ben consapevole.
Proprio per questo è importante sapere di cosa si parla e per farlo è utile avere anche il piano economico finanziario per il progetto di raccolta “porta a porta” che sarà pronto la prossima settimana, con la conseguente commissione Ambiente già appositamente convocata.

Gettare fumo negli occhi non serve a nessuno, ma soprattutto non fa il bene di nessuno.

Il beneficio della raccolta differenziata porta a porta sarà per tutti, a partire dall’ambiente. La città di Cremona è indietro rispetto ad altri territorio, anche vicini.
E’ doverono recuperare il tempo perduto, e farlo bene. Proprio come sta facendo l’amministrazione comunale.

A maggio partirà un’adeguata campagna informativa, in quanto si tratta di un progetto importante, prioritario e molto sensibile, il cui approccio influirà anche sul risultato.
Quando si entra in casa dei cittadini bisogna farlo con grande attenzione, ed è per questo che ogni questione deve essere affrontata da tutti, forze politiche in testa, con serietà.

Spiace notare, ancora una volta, che c’è chi preferisce creare inutili allarmismi su un progetto così importante. Ma ognuno ha il suo stile, e ne prendiamo atto.

L’obiettivo dell’amministrazione, da noi convintamente sostenuto, è quello di estendere la raccolta in tutta la città, con equità ed omogeneità, aumentando la percentuale di raccolta differenziata e aumentando soprattutto il concetto di riduzione dei rifiuti, avvicinandosi sempre di più alle performance e alla modalità di raccolta vincenti introdotte dalle altre città, anche a noi vicine. Sempre con uno sguardo attento a contenere i costi a carico di tutti i cittadini.

L’ottica con la quale l’amministrazione si muove è quella di migliorare la qualità della vita della città e dei cittadini. Perchè una città più pulita è una città più bella e più sicura.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona
Roberto Galletti, segretario cittadino PD Cremona