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Mentre il centro destra pensa di salvarsi saltando sulla barca di Perri, noi con le primarie facciamo scegliere ai cittadini il loro nuovo candidato sindaco

Tutti sulla barca di Perri altrimenti si cola a picco! Questo il timore neanche troppo nascosto che ha agitato il centro destra nei gioni dell”incertezza  sulla  volontà di ricandidarsi da parte  del sindaco uscente.

Una compagine variegata priva di un progetto comune che si è  trascinata in questi anni tra spaccature e ricomposizioni e che ha mostrato nei fatti  tutta la propria inconsistenza politica,  appesa al filo di una  ricandidatura che  si era fatta attendere troppo a lungo.

Prendiamo atto, senza particolare sorpresa,  della decisione di Perri  di sciogliere la riserva e di  ricandidarsi  allo scopo di dare  continuità ad una amministrazione che  ha già ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della situazione.

Se escludiamo gli interventi esterni, cosa resta dell’amministrazione uscente? Quali  scelte ricorderanno i cittadini?

ricorderanno l’aumento costante delle tasse e delle tariffe, le promesse elettorali mancate,  tutte le opportunità non colte, il nodo dei trasporti ferroviari irrisolto,  l’assenza  di politiche  efficaci per un comparto strategico per la città,  come quello del commercio, la  riforma della macchina comunale rinviata.

Non ci hanno appassionato  nei giorni scorsi i contorcimenti del centro destra, mentre  ci appassiona invece e, molto, il futuro della città che ha estremo  bisogno di  cambiamento, di aria nuova, di un nuovo progetto e di un nuovo sindaco.

Per quanto ci riguarda, passiamo in modo ancor più convinto, la parola ai cittadini  che, per la prima volta, avranno l ‘opportunità   di scegliere il loro nuovo candidato sindaco, attraverso le primarie del 23 febbraio.

 

Segreteria cittadina Pd

Bando Generazione Web. Agostino Alloni presenta un’interrogazione in regione

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Un bando che si apre on line, poche ore per poter partecipare, la linea che si blocca e quando tutto funziona di nuovo non è più possibile partecipare. E’ la storia dei cosiddetti “click day” di Regione Lombardia, ma questa volta chi ne è rimasto vittima non ci è stato: tra le tantissime scuole che ci hanno provato, l’Istituto tecnico Pacioli di Crema sta denunciando in tutte le sedi quanto avvenuto poche settimane fa in merito alla procedura relativa al bando Generazione Web Lombardia 2014.

La scuola cremasca, che ha già scritto in merito all’assessore regionale all’Istruzione Aprea e ai responsabili del servizio, ha tentato di partecipare all’assegnazione dei contributi on line, ma, appunto, non c’è stato verso, impossibilitata a connettersi con le pagine per la procedura. E quando tutto, verso sera, si è sbloccato, gli 8 milioni di euro stanziati erano già stati assegnati.

“Non è la prima volta che si verificano blocchi alle procedure di finanziamenti dei bandi attraverso la piattaforma Gefo, quella che usa Regione Lombardia, proprio per bandi in cui la tempistica di presentazione è fondamentale per accedere al finanziamento”, fa sapere Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che in proposito ha presentato un’interrogazione all’assessore da cui attende risposta in VII Commissione consiliare Cultura e istruzione.

E alla Giunta Maroni chiede di sapere, “in virtù della trasparenza amministrativa intesa come principio di imparzialità, l’elenco delle scuole che sono riuscite a iscriversi e a presentare il progetto richiesto; come intenda intervenire a fronte delle segnalazioni di mal funzionamento della piattaforma Gefo, e quindi di procedere all’annullamento della procedura adottata che non ha consentito a tutti i partecipanti di concorrere alla richiesta del finanziamento; se non ritenga opportuno modificare una procedura che non permette la corretta valutazione del merito dei progetti presentati e dei soggetti richiedenti”.

Il Consiglio Provinciale approva l’escavazione della Melotta

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La maggioranza approva il Piano Cave Provinciale e quindi anche la cava di argilla che stravolgerà il Pianalto della Melotta.
Il voto favorevole, supportato purtroppo anche da alcuni esponenti della minoranza, è arrivato nonostante  la contrarietà delle associazioni ambientaliste, le stesse perplessità degli uffici regionali che poi hanno mitigato la loro posizione appena due giorni prima dalla giunta regionale e nonostante il parere contrario  avanzato dallo studio commissionata all’Università Cattolica.
Il PD ha da sempre sostenuto una chiara contrarietà a un Piano Cave che da una parte manifesta attenzione all’ambiente, anche attraverso una previsione molto ponderata di nuovi siti e   dall’altra mostra una limitata coerenza a questi propositi proprio in relazione al geosito della Melotta.
Già in passato avevamo sottolineato questa incongruenza: il Pd aveva richiesto alla Giunta di essere ferma e fedele alle scelte anche di fronte alle possibili pressioni della Regione e dei vari interlocutori territoriali.
E’ bastata l’istanza di interesse particolare e non collettivo, assecondata da tre sindaci amici, per far accantonare il rispetto dei vincoli e la coerenza con le buone intenzioni.Ora, dopo l’approvazione del PTCP e del Piano Cave la palla passa in Regione, dove il PD proseguirà nella sua battaglia.

Vittore Soldo (segreteria provinciale)
Andrea Virgilio (capogruppo PD in Consiglio Provinciale)

Primarie 16 febbraio – noi sosteniamo Diana De Marchi

Tra poche settimane, il 16 febbraio, si terranno le primarie aperte a tutti i cittadini per l’elezione del segretario regionale del Partito Democratico della Lombardia. Si tratta di un importante appuntamento per decidere non solamente chi ricoprirà quel ruolo ma soprattutto per decidere quali saranno le priorità e quale sarà il percorso per costruire la proposta con la quale affronteremo le destre alle elezioni regionali del 2018. Una data che appare lontana, così come appare lontana, oggi, la politica regionale. Alle volte quasi ci dimentichiamo che al governo della nostra Regione si trova una forza che, con l’avvento alla Segreteria di Matteo Salvini, sta estremizzando ancor di più le proprie posizioni, facendo leva sulla paura, come dimostrato dalle indegne iniziative del suo organo di stampa. Ecco da dove nasce la necessità di una proposta che guardi al futuro: legalità, trasparenza nel PD e in consiglio regionale, diritti, ospitalità, lavoro, ambiente e  formazione. Una candidatura che parla senza indugi di evasione fiscale – «evasione di sopravvivenza», diceva qualcuno -, delle grandi infrastrutture “a consumo di suolo zero” di cui la Regione ha bisogno, e cioè di interventi per la messa in sicurezza e la bonifica del territorio, dei diritti da estendere a tutti, e con formula piena – accantonando per sempre politiche ambigue che hanno trovato spazio in passato anche nel centrosinistra lombardo.

Da queste premesse nasce la candidatura di Diana De Marchi, insegnante, già consigliere di zona di Milano e ,ad oggi consigliere provinciale. I temi principali sui quali si è spesa Diana sono i diritti, l’emancipazione delle donne e la formazione.

Sabato 10 febbraio, Diana De Marchi, ha incontrato i militanti e gli elettori  del partito della provincia di Cremona, iniziando la mattina dalla sede di via Bacchetta a Crema, per poi concludere i suoi incontri a Cremona, presso Lo  Spazio Comune di Piazza Stradivari.

La mattina del sabato, in via Bacchetta a Crema, la presenza di Diana ha registrato una partecipata presenza da parte dei circoli del cremasco. Presenti e partecipi anche il consigliere regionale Agostino Alloni e dell’on. Cinzia Fontana.

Il giro nella provincia di Cremona è continuato visitando le diverse realtà legate al volontariato locale per poi concludersi a Cremona, dove Diana è stata accolta dal consigliere provinciale Rossella Zelioli e dai candidati all’assemblea regionale per Diana De Marchi Segretario.

Le caratteristiche che hanno colpito tutti quanti hanno incontrato Diana in questo suo giro della provincia sono state la grande umanità, la determinazione e la forza con cui parla della sua candidatura. Una candidatura con cui promuove due elementi fondamentale perché anche in Lombardia, il Partito Democratico inizi a vincere: discontinuità con il passato e rilancio dell’azione di un partito che deve tornare vicino ai cittadini e alle voci che si devono raccogliere se si vuole rappresentare una forza di sinistra che si dice riformista.

 Di seguito i riferimenti per approfondire la proposta di Diana De Marchi:

Sito ufficilae: http://www.dianademarchi.net/

Biografia: http://www.dianademarchi.net/chi-sono/

Programma: http://www.dianademarchi.net/programma-completo/

Intervento di Diana presso Spazio Comune a Cremona: https://www.youtube.com/watch?v=dILvPZJYwnQ

Di seguito la lista dei candidati all’assemblea regionale lombarda del Partito Democratico del collegio di Cremona legati alla candidatura di Diana De Marchi, segretaria del PD:

Ceni Matteo – Cremona – classe 1985

Abbate Annamaria – Cremona – classe 1959

Di Rubbo Daniele – Persico Dosimo – classe 1986

Severgnini Livia – Crema – classe 1980

Soldo Vittore – Soncino – classe 1975

Sessa Eleonora – Cremona – classe 1990

Vezzini Carlo – Sesto ed Uniti – classe 1976

Cesana Maura – Agnadello – classe 1979

Tesini Paolo – Soncino – classe – classe 1986

Sarti Maria Grazia – Casalmorano – classe  1962

Bertoli Giannino – Casalmorano  classe 1951

Mazzini Elvira – Casalmorano – classe 1966