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Galimberti: “Eliminiamo tutte le discriminazioni dai regolamenti comunali”

Lo ha dichiarato il candidato sindaco alle primarie del 23 febbraio 2014 ad un confronto sui temi del welfare organizzato network Welfare Cremona.

CREMONA 11 FEBBRAIO – Confronto sul welfare tra i tre candidati alle primarie del centrosinistra, organizzato dal network Welfare Cremona. Al tavolo Gianluca Galimberti di ‘Fare nuova la città’, Rosita Viola di Sel e Paolo Carletti del Psi. Ha condotto il giornalista Gianluca Savoldi. Presente il direttore di Welfare Cremona Gian Carlo Storti.

In primo piano, il giudizio sulle politiche sociali della giunta di Oreste Perri. “Il Comune – ha detto Gianluca Galimberti – ha operato in condizioni difficili, e questo va riconosciuto, ma le critiche sono molto forti. La questione distacchi fa capire che non c’è organizzazione interna e rapporto corretto tra Comune e Partecipate. Il Comune va riorganizzato a partire dall’assistenza sociale. Troppo ufficio e poco territorio, bisogna invertire questa tendenza”.

Ha continuato Galimberti: “Sono stati tolti alcuni presidi di convivenza e di comunità sul territorio senza sostituirli. Dobbiamo ripensare al welfare come crescita complessiva della comunità. Il tema pubblico-privato è stato gestito in maniera sbagliata: bisogna cominciare a declinarlo secondo logiche vere di co-progettazione. Infine, serve una progettualità a partire dai dati. L’analisi della realtà è fondamentale”.

Rilanciare complessivamente la città, dare risposte differenziate a seconda delle esigenze dei territori, ripensare un welfare di comunità in una logica di ascolto, inserire progettualità nel fondo di solidarietà, le altre azioni riguardanti il welfare sollevate da Galimberti.

Un passaggio sul volontariato. “Ci sono realtà bellissime e importanti – ha detto il candidato di ‘Fare nuova la città’ – su cui il Comune deve fare regia. Ma è anche vero che spesso queste realtà sono scisse. Cremona, anche nel volontariato, deve recuperare una visione di insieme”.

Gli altri temi toccati durante il confronto: anziani (“nuove logiche di valorizzazione e ripensamento del sistema di assistenza domiciliare”), giovani (“incubatori di impresa giovane, scuola con valorizzazione dei professionali, spazi per giovani”) e registro delle unione civili (“Nessun imbarazzo. Ovviamente c’è bisogno di un riconoscimento delle diversità e della stabilità dei nuclei familiari, necessaria per la società. Poi, serve concretezza: eliminiamo tutte le discriminazioni dai regolamenti comunali”).

http://www.welfarenetwork.it/index.php?option=com_content&view=article&id=17169%3Agalimberti-eliminiamo-tutte-le-discriminazioni-dai-regolamenti-comunali&catid=48%3Apolitica&Itemid=87

Mentre il centro destra pensa di salvarsi saltando sulla barca di Perri, noi con le primarie facciamo scegliere ai cittadini il loro nuovo candidato sindaco

Tutti sulla barca di Perri altrimenti si cola a picco! Questo il timore neanche troppo nascosto che ha agitato il centro destra nei gioni dell”incertezza  sulla  volontà di ricandidarsi da parte  del sindaco uscente.

Una compagine variegata priva di un progetto comune che si è  trascinata in questi anni tra spaccature e ricomposizioni e che ha mostrato nei fatti  tutta la propria inconsistenza politica,  appesa al filo di una  ricandidatura che  si era fatta attendere troppo a lungo.

Prendiamo atto, senza particolare sorpresa,  della decisione di Perri  di sciogliere la riserva e di  ricandidarsi  allo scopo di dare  continuità ad una amministrazione che  ha già ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della situazione.

Se escludiamo gli interventi esterni, cosa resta dell’amministrazione uscente? Quali  scelte ricorderanno i cittadini?

ricorderanno l’aumento costante delle tasse e delle tariffe, le promesse elettorali mancate,  tutte le opportunità non colte, il nodo dei trasporti ferroviari irrisolto,  l’assenza  di politiche  efficaci per un comparto strategico per la città,  come quello del commercio, la  riforma della macchina comunale rinviata.

Non ci hanno appassionato  nei giorni scorsi i contorcimenti del centro destra, mentre  ci appassiona invece e, molto, il futuro della città che ha estremo  bisogno di  cambiamento, di aria nuova, di un nuovo progetto e di un nuovo sindaco.

Per quanto ci riguarda, passiamo in modo ancor più convinto, la parola ai cittadini  che, per la prima volta, avranno l ‘opportunità   di scegliere il loro nuovo candidato sindaco, attraverso le primarie del 23 febbraio.

 

Segreteria cittadina Pd

Bando Generazione Web. Agostino Alloni presenta un’interrogazione in regione

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Un bando che si apre on line, poche ore per poter partecipare, la linea che si blocca e quando tutto funziona di nuovo non è più possibile partecipare. E’ la storia dei cosiddetti “click day” di Regione Lombardia, ma questa volta chi ne è rimasto vittima non ci è stato: tra le tantissime scuole che ci hanno provato, l’Istituto tecnico Pacioli di Crema sta denunciando in tutte le sedi quanto avvenuto poche settimane fa in merito alla procedura relativa al bando Generazione Web Lombardia 2014.

La scuola cremasca, che ha già scritto in merito all’assessore regionale all’Istruzione Aprea e ai responsabili del servizio, ha tentato di partecipare all’assegnazione dei contributi on line, ma, appunto, non c’è stato verso, impossibilitata a connettersi con le pagine per la procedura. E quando tutto, verso sera, si è sbloccato, gli 8 milioni di euro stanziati erano già stati assegnati.

“Non è la prima volta che si verificano blocchi alle procedure di finanziamenti dei bandi attraverso la piattaforma Gefo, quella che usa Regione Lombardia, proprio per bandi in cui la tempistica di presentazione è fondamentale per accedere al finanziamento”, fa sapere Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che in proposito ha presentato un’interrogazione all’assessore da cui attende risposta in VII Commissione consiliare Cultura e istruzione.

E alla Giunta Maroni chiede di sapere, “in virtù della trasparenza amministrativa intesa come principio di imparzialità, l’elenco delle scuole che sono riuscite a iscriversi e a presentare il progetto richiesto; come intenda intervenire a fronte delle segnalazioni di mal funzionamento della piattaforma Gefo, e quindi di procedere all’annullamento della procedura adottata che non ha consentito a tutti i partecipanti di concorrere alla richiesta del finanziamento; se non ritenga opportuno modificare una procedura che non permette la corretta valutazione del merito dei progetti presentati e dei soggetti richiedenti”.

Il Consiglio Provinciale approva l’escavazione della Melotta

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La maggioranza approva il Piano Cave Provinciale e quindi anche la cava di argilla che stravolgerà il Pianalto della Melotta.
Il voto favorevole, supportato purtroppo anche da alcuni esponenti della minoranza, è arrivato nonostante  la contrarietà delle associazioni ambientaliste, le stesse perplessità degli uffici regionali che poi hanno mitigato la loro posizione appena due giorni prima dalla giunta regionale e nonostante il parere contrario  avanzato dallo studio commissionata all’Università Cattolica.
Il PD ha da sempre sostenuto una chiara contrarietà a un Piano Cave che da una parte manifesta attenzione all’ambiente, anche attraverso una previsione molto ponderata di nuovi siti e   dall’altra mostra una limitata coerenza a questi propositi proprio in relazione al geosito della Melotta.
Già in passato avevamo sottolineato questa incongruenza: il Pd aveva richiesto alla Giunta di essere ferma e fedele alle scelte anche di fronte alle possibili pressioni della Regione e dei vari interlocutori territoriali.
E’ bastata l’istanza di interesse particolare e non collettivo, assecondata da tre sindaci amici, per far accantonare il rispetto dei vincoli e la coerenza con le buone intenzioni.Ora, dopo l’approvazione del PTCP e del Piano Cave la palla passa in Regione, dove il PD proseguirà nella sua battaglia.

Vittore Soldo (segreteria provinciale)
Andrea Virgilio (capogruppo PD in Consiglio Provinciale)