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Trenord, Alloni e Scandella (PD): “Basta fare scaricabarile. La Regione è responsabile dell’inefficienza del sistema”

“Trenord dimostra ogni giorno di più di non essere all’altezza del compito che inspiegabilmente la Regione ha deciso di affidarle per altri 6 anni. La vicenda della sospensione dal servizio dei cinque quadri per presunte irregolarità nella gestione dei turni e del calcolo degli straordinari è solo la punta di un iceberg di un sistema che necessita di essere profondamente cambiato. La Regione, che prima decide di riconfermare il contratto di servizio fino al 2020 e poi non perde occasione per fare scaricabarile, è responsabile dell’inefficienza di Trenord. Adesso pretendiamo che si faccia chiarezza su tutto e si prendano seriamente quei provvedimenti troppe volte annunciati da Maroni e dall’assessore Del Tenno e che poi si trasformano in benevoli pacche sulle spalle”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del PD Agostino Alloni e Jacopo Scandella firmatari di un’interrogazione con risposta in Aula rivolta all’assessore regionale ai Trasporti Maurizio Del Tenno con la quale si chiede conto della vicenda dei rimborsi gonfiati dei cinque dipendenti di Trenord e, alla luce degli ultimi disservizi che hanno coinvolto la linea Milano – Treviglio – Verona, si chiede di aprire un confronto sulla possibilità di intraprendere strade alternative alla gestione unica del trasporto ferroviario regionale.

 

Basta aggressioni contro le donne

Le Donne democratiche esprimono indignazione per le offese e gli attacchi sessisti che stanno interessando le Donne impegnate nella politica, in particolare il Ministro Kyenge e, negli ultimi giorni, la Presidente della Camera Laura Boldrini, ma anche tante altre donne parlamentari, cui vogliamo dimostrare tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

È stata mortificata la democrazia ed, ancora una volta, offesa la figura della DONNA.

L’esasperazione dei toni della dialettica politica, culminati nella protesta dei deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera, si è spinta sino all’indecente utilizzo di insulti sessisti rimbalzati, senza freno, sui social network. Questa esasperazione rappresenta, a nostro avviso, l’ennesima manifestazione di una società che pone uomini e donne in una relazione di disparità e di conflitto, che non riesce, o non vuole, valorizzare il ruolo della donna riconoscendone le competenze, le sensibilità e i meriti, ma che, al contrario, considera la figura femminile una spettatrice inerte della vita pubblica, un soggetto incapace di assumere ruoli di rilievo, un facile bersaglio di “battute e allusioni” sessuali tutt’altro che simpatiche o ironiche per chi le riceve o di vere e proprie aggressioni e violenze psichiche e fisiche.

Con una società, purtroppo, ancora così “maschilista” c’è poco da stupirsi se in Italia le donne continuano a non ricoprire ruoli di rilievo in politica e nelle aziende o se c’è ancora chi picchia e usa violenza contro le donne.

La nostra società necessita di un forte cambiamento sul piano culturale e delle relazioni, bisogna fermare gli stereotipi di genere a valenza negativa, partendo da un uso adeguato e decoroso del linguaggio ed al fine di perseguire i principi di uguaglianza di genere e di rispetto della figura della donna. Gli esempi di cattiva educazione e di inciviltà, nella vita di tutti i giorni, sono numerosi, ma queste “aggressioni” a danno della donna sono ormai inaccettabili e richiedono manifestazioni plateali di sdegno e riprovazione.

Le donne e gli uomini nell’esprimere il loro impegno politico al servizio della comunità, in tutti i livelli, dal Parlamento al più piccolo Consiglio Comunale, devono avere non solo parità di accesso, ma anche parità di trattamento e di considerazione.

Le donne devono poter ricoprire ruoli politici liberamente senza ricevere allusioni, insulti sessisti o violenze. Di ciò ne siamo convinte Noi donne del PD, ma l’auspicio è che tutte le altre forze politiche, anche a livello locale, comprese le donne del Movimento 5 Stelle, manifestino la loro indignazione per dire BASTA alla violenza contro le donne in tutte le sue forme.

Il nostro impegno come Conferenza Donne del Partito Democratico della Provincia di Cremona continuerà, dentro e fuori le sedi istituzionali, per battere la violenza e promuovere una nuova cultura della civiltà fondata sulla libertà, il rispetto e l’autonomia femminile.

Elena Bernardini
Coordinatrice Conferenza Donne PD della Provincia di Cremona

Video. Incontri con Piero Fassino e Alessandro Alfieri

Di seguito inviamo i due link per visionare gli interventi di Fassino alla conferenza degli enti locali di sabato a Cremona, e dell’incontro La Pianura del Po tra crisi dei territori, innovazione sociale e riconversione ecologica dell’economia, con Gianluca Galimberti e Alessandro Alfieri.

Fassino chiude a Cremona la Conferenza Enti Locali del PD (video)
http://www.welfarenetwork.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16869:fassino-chiude-a-cremona-la-conferenza-enti-locali-del-pd-video&catid=145:prima-pagina&Itemid=185

La pianura del Po
http://www.welfarenetwork.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16884:la-pianura-del-po-tra-crisi-dei-territori-e-innovazione-video&catid=145:prima-pagina&Itemid=185

Alessandro Alfieri a Cremona

Le primarie per la scelta del segretario regionale del Partito Democratico in Lombardia si terranno domenica 16 febbraio. I candidati sono Alessandro Alfieri, attuale capogruppo del PD in Regione Lombardia, e Diana De Marchi, sostenuta dall’area che fa riferimento a Pippo Civati.

E proprio Alessandro Alfieri oggi è stato accolto nella sede del partito di via Ippocastani, a Cremona, per la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura. Ha fatto gli onori di casa il segretario provinciale Matteo Piloni, alla presenza di alcuni esponenti locali del partito. «Stiamo affrontando una stagione ricca di appuntamenti per il nostro partito, ma un’attenzione particolare va stimolata anche sul livello regionale» ha esordito Piloni. «L’obiettivo è il 2018. Alessandro Alfieri potrà lavorare nel migliore dei modi per rafforzare il PD: un PD lombardo, “slegato” dalle dinamiche nazionali e autonomo su alcune questioni per noi prioritarie. Il suo compito non sarà facile».

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