Mercoledì inizia la protesta dei commercianti di corso Garibladi contro la chiusura alle auto del tratto di strada tra via Villa Glori e corso Campi. Cartelli saranno appesi alle vetrine di molti negozi. “I commercianti hanno ragione in questa protesta – il commento del candidato sindaco Gianluca Galimberti (pubblicato anche sul quotidiano La Provincia) – La città vive un momento difficilissimo, sono mancate idee sul rilancio della città, perché è questo il nodo centrale: rilanciare la città, il commercio e il turismo. Ed è mancata programmazione e ascolto: non si pedonalizza una strada chiudendola, così la si fa solo morire. La questione riguarda il centro ed anche le periferie, dove hanno chiuso negozi di vicinato e servizi. Il Comune deve adottare un metodo di lavoro nuovo, ascolto, programmazione, progetti e decisioni condivise tra commercianti, istituzioni culturali della città, promotori turistici e alberghieri, realtà produttive del territorio. Noi abbiamo idee concrete e progetti di cui abbiamo parlato e continueremo a parlare con i commercianti”.
“Occorre – prosegue Galimberti – una visione di insieme sullo sviluppo di Cremona: l’alta formazione (EXPO, agroalimentare, liuteria, musica) e i progetti turistici sul fiume portano turisti in città: lavoriamoci da subito! Ripensiamo il centro della nostra città come un “City shopping center”. La mobilità (soprattutto ciclabile e di trasporto pubblico) deve portare verso il centro, le ciclabili sono da ripensare e “aggiustare”. La pedonalizzazione da preparare con cura, anche con comunicazione efficace. Adottiamo anche nuove modalità di sosta a tempo (pago quanto resto) e valorizziamo i parcheggi esistenti. Immediatamente occorre ripensare l’arredo urbano, anche con proposte semplici e studiare luoghi di animazione, dai parchi giochi al cinema …: è possibile se ci sono idee, progetti e volontà di lavorare insieme. Programmiamo almeno di anno in anno le attività culturali e turistiche in ascolto continuo con operatori e commercianti. Usiamo applicazioni e strumenti informatici adeguati per il maketing e l’informazione. Disincentiviamo la presenza dei negozi sfitti, sperimentando azioni messe in atto in altre città (ad esempio affitti temporanei di locali sfitti). Serve anche un’analisi del commercio a Cremona: flussi di turisti durante le grandi manifestazioni e durante l’anno, per capire percorsi, necessità e opportunità; porte di accesso alla città, per costruire luoghi efficaci di informazione. E, infine – conclude il candidato sindaco – diciamo basta a nuovi grandi insediamenti commerciali. Servono idee e lavoro insieme. Siamo con i commercianti per il bene della città”.