Emergenza terremoto Nepal 2015

Sono più di 130.000 le case distrutte e 85.900 quelle danneggiate. Questi i dati del governo nepalese aggiornati al primo maggio.

Cosa stanno facendo le Ong di Agire?
Le 7 organizzazioni – ACTIONAID, CESVI, GVC, INTERSOS, OXFAM , SOS VILLAGGI DEI BAMBINI, TERRE DES HOMMES – sono ormai da giorni operative sul campo per portare i primi soccorsi alle popolazioni colpite e con operazioni di analisi dei bisogni.

ActionAid ha costituito un team di emergenza che coordina e gestisce la distribuzione di beni di prima necessità alle comunità colpite dal terremoto. Contemporaneamente, staff e attivisti hanno coinvolto le organizzazioni con le quali collabora a livello locale, per ottenere un quadro quanto più dettagliato e aggiornato della situazione anche nelle aree rurali più remote. ActionAid ha avviato la distribuzione di cibo, bevande e medicinali. In costante contatto con il partner locale CSRC, che sta conducendo una verifica rapida e dettagliata per definire le priorità dell’intervento. I kit di emergenza con beni di prima necessità, con riso, lenticchie, sale, medicine e disinfettanti.

AREA DI PAANGA – KIRTIPUR, sud-ovest di Kathmandu
Le case completamente distrutte sono oltre 100, le vittime accertate 18. Acqua potabile e cibo iniziano a scarseggiare per tutti gli 80.000 abitanti e c’è un disperato bisogno di ripari per le famiglie rimaste senza casa. La comunità non ha ancora ricevuto aiuti consistenti a causa della sua posizione periferica rispetto alla capitale.

KHOKANA – LALITPUR, valle di Kathmandu
É la città più antica costruita dalla comunità indigena Newar, gli abitanti sono circa 10.000. Oltre l’80% delle case e delle strutture pubbliche è stato completamente distrutto. Le vittime accertate sono 9. La popolazione non ha ricevuto alcun aiuto, fatta eccezione per 25 piccole tende fornite dalla Croce Rossa del Nepal e 36 casse di noodle offerti da un produttore locale.
Dal 28 aprile ActionAid ha avviato la distribuzione di cibo, bevande e medicinali.

BALAJU-GONGABU, nord-ovest di Kathmandu
É una zona residenziale costruita in tempi relativamente recenti. Nonostante questo sono 15 le vittime accertate. Molte persone che alloggiavano in case in affitto hanno bisogno di rifugi temporanei, finché le abitazioni non saranno completamente agibili.

RASUWA – KABHRE – DOLAKHA – SINDHULI
Molte frane hanno reso le strade impraticabili e reso pressoché inutilizzabili le telecomunicazioni. Per il momento purtroppo l’obiettivo prioritario è riuscire a comunicare in modo costante e stabile con le comunità, per avere un’idea chiara di cosa è successo e definire le modalità di intervento.

CESVI sta portando avanti le operazioni di assessment con partner locali nella zona di Kathmandu e nella Kathmandu Valley.

INTERSOS Un cargo aereo contenente tende, ricoveri, coperte, potabilizzatori e serbatoi per l’acqua, messo a disposizione dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Ministero degli Affari Esteri, è partito dalla base logistica di Dubai alla volta della capitale nepalese Kathmandu e permetterà allo staff INTERSOS già presente sul posto, di supportare la popolazione colpita dal terribile terremoto in collaborazione. Tra i bisogni più urgenti ci sono ricoveri e disponibilità di acqua potabile.

GVC fornisce in questa primissima fase di emergenza acqua, riparo e assistenza igienico-sanitaria alla popolazione della valle di Katmandu e del Nord del paese.

OXFAM sta distribuendo acqua potabile e kit igienici a migliaia di persone. All’incirca 30 mila persone stanno attualmente vivendo in alloggi di fortuna nei 16 campi governativi. Nella valle di Katmandu, dei 16 siti identificati dal governo, 9 si trovano a Katmandu, 4 a Latipur e 3 a Bhaktapur. Inizierà a breve la costruzione di latrine a Tudikhel e a Bhacktapr per 1500/2000 persone. Sono in corso le operazioni di assessment sui bisogni primari della popolazione a Lalitpur.

Sos Villaggi dei Bambini ha allestito i primi 3 spazi sicuri per l’infanzia: 2 a Bhaktapur, 1 a Karve .
Ne verranno costruiti altri 3 a Kavre, 2 a Pokhara e 9 nella Valle di Kathmandu. Al momento l’attenzione è soprattutto sui bambini non accompagnati, che hanno perso la loro famiglia durante il sisma; in tal senso vengono costantemente svolte attività di identificazione, registrazione e ricongiungimento con le famiglie d’origine. A SindhupalChowk verranno creati 3 Centri di Sostegno SOS per 1.000 famiglie. Verrà data assistenza a donne e madri, sostegno psicologico e formazione a persone che hanno perso il lavoro o l’attività di cui vivevano. Il team SOS sta collaborando con i due ospedali per portare i feriti gravi di Gorkha. Sono già iniziati i lavori di progettazione di due nuovi spazi sicuri per l’infanzia all’interno degli ospedali.
E’ in fase di valutazione la costruzione di 300 case per le famiglie più vulnerabili e la ricostruzione di scuole statali; SOS si occuperà della ricostruzione di una delle più antiche scuole di Bhaktapur, oggi distrutta. Nonostante alcuni collaboratori di SOS abbiano perso loro cari a causa del sisma, oggi lavorano in prima liea nel portare aiuto umanitario.

Terre des hommes, presente nella capitale da vent’anni, si è subito attivata per distribuire agli sfollati beni di prima necessità e kit igienici. Particolare attenzione verrà data ai bambini e alle mamme, per i quali verranno create delle aree protette dove operatori specializzati offriranno loro protezione, assistenza e cure mediche.

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Causale: Emergenza Nepal

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L’SMS solidale è attivo dal 27 aprile al 10 maggio.

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