“Quello che manca è l’orgoglio civico dei cremonesi che sono stati poderosi mercanti nei secoli”, esordisce così, da storico, Roberto Balzani, sindaco di Forlì, ospite in una affollata sala Zanoni dell’incontro sulla cultura con il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Gianluca Galimberti. “Mi piacerebbe – ha proseguito Roberto Balzani – far nascere una rete di buone pratiche tra le amministrazioni locali. Solo così si unisce l’Italia. Servono nuove pratiche sociali, modi di vivere le cose per una percezione comune”. Il sindaco di Forlì ha successivamente esposto alcune esperienze portate avanti nella propria città: da tavoli di associazioni culturali finanziati o co-finanziati per un obiettivo specifico ad eventi per l’incontro tra culture diverse, da “magneti” culturali per il centro storico a recupero, “e non restauro”, di luoghi della città dimenticati. “Questa è una dimensione sociale della cultura – ha concluso Balzani – La tutela e la conservazione spetta al Comune, ma poi c’è tutta un’altra lettura della città che deve essere fatta e che produce una dimensione che lentamente entra nel vissuto della gente”.
“Che tu parli di cose realizzate e noi di cose da realizzare, moltiplica la responsabilità e l’entusiasmo – è intervenuto il candidato sindaco Gianluca Galimberti – Cremona deve aprire la mente, deve incontrare le buone pratiche senza avere paura di imparare da altre amministrazioni che hanno fatto bene. Dobbiamo ripensarci come città che vuole ridire il suo protagonismo”.
pubblico“Dobbiamo recuperare una cultura relazionale – ha proseguito il candidato sindaco – capace di vivere nei rapporti tra le persone. Abbiamo bisogno di ricostruire luoghi di coesione in città, a partire dai parchi giochi per bambini, in un percorso che coinvolga i cittadini. In questo c’è il tema dell’incontro tra culture diverse e con la diversità”.
Rilancio delle università attraverso alta formazione e ricerca, scuole materne, sistema museale e teatrale integrato, programmazione culturale che coinvolga realtà già presenti in questa città, gli altri temi sollevati da Galimberti.
“Il centro storico – ha concluso il candidato sindaco – così com’è non è più magnete culturale. Manca una programmazione seria, diffusa nel tempo e nei territori. Una mappatura degli spazi vuoti e una riorganizzazione di questi spazi nel tempo. Progetti a basso costo, ma ad alta partecipazione della cittadinanza. Per fare questo, ci vogliono idee, partecipazione ed entusiasmo. Noi li abbiamo”.