“Dove mi sono allenato per fare il sindaco? – ha esordito il sindaco di Piacenza – Nella mia famiglia con esperienze di affido, adozione ed esperienze di diversità”. E’ iniziato con una presentazione del primo cittadino Paolo Dosi l’incontro di giovedì sera in sala Mercanti con il candidato sindaco Gianluca Galimberti. Assente, perché bloccato dalla Mille Miglia, il sindaco di Brescia Del Bono. “E’ faticosa questa campagna elettorale – ha detto Galimberti – ma ci sono fatiche più grandi: quelle che fanno cittadini e cittadine nel silenzio di molte case della città. Quando la politica saprà inchinarsi a queste fatiche e a queste speranze silenziose sarà migliore”.
Tema al centro della discussione il Po. “Questa città – ha spiegato il candidato sindaco di centrosinistra – ha bisogno di ricollegarsi con la sua storia, con la sua terra e con il suo fiume. La rielaborazione di sé e della propria storia è condizione essenziale per una città smart. Dobbiamo ricollegarci alla storia del nostro fiume, risentendolo come parte di noi e come elemento di noi. Dobbiamo diventare protagonisti di una nuova stagione importante per il paese di unificazione di due regioni. Ritornare a capire come siamo fatti, la nostra geografia, per capire dove vogliamo andare. L’acqua e il sistema dei fiumi possono essere una risorsa straordinaria naturalistica, culturale, di mobilità intermodale”.
“La tutela della natura – ha continuato Galimberti – è lo sviluppo di un territorio. Esploriamo tutte le possibilità per tornare ad esaltare ciò che di naturalistico c’è in questo bacino, ripartendo da quello che di positivo esiste. Riparliamo di VenTo non con uno sguardo egoistico territoriale, ma studiamo una progetto in comune con l’altra sponda del fiume. Riparliamo della mobilità su ferro con Milano, imparando da cosa Piacenza ha ottenuto da Expo, e trattiamo insieme la partita dei treni per Piacenza. Infine, la navigabilità del Po: capiamo cosa significa, ma diventiamo insieme a Piacenza protagonisti”.
“Noi abbiamo un fiume che ci unisce, anche se i piacentini si sono dimenticati del Po – ha detto il sindaco Dosi – Su questo fronte, abbiamo un patrimonio comune e possiamo accedere ai fondi europei insieme. Ma le collaborazioni tra comuni avvengono se le amministrazioni sono davvero convinte. Io sarei molto lieto di iniziare una sinergia tra i nostri territori”.