La lettera del segretario Piloni agli iscritti, a due anni dal mandato.

Cari compagni, cari amici,

il 27 ottobre di due anni fa mi avete affidato l’incarico di segretario provinciale.
Ebbene si, sono già passati due anni. E nello stesso tempo anche due governi, due segretari
nazionali e due presidenti della Repubblica.
Questo solo per sottolineare che in due anni di vita “politica”, sono ormai molti i cambiamenti così
come la velocità nel farla.

Eppure mi piace ancora pensare alla frase di quel mio amico che diceva:” Dobbiamo riappropriarci
dei tempi lunghi.”

Una frase che forse non va di moda, di questi tempi. Ma che porta con sé un’idea di Politica.
Quella Politica caratterizzata dalla fatica nel costruire e immaginare una società diversa e migliore.
Nonostante la frenesia della quotidianità, il tempo che stiamo attraversando ci consegna una
responsabilità che riporta al “pensiero”. L’occasione della Riforma Delrio e del titolo V della
Costituzione ci consegna l’ooportunità di ridisegnare lo Stato, il Paese, e le loro funzioni. Ci
consente di immaginare il futuro dei nostri territori, oltre i confini che conosciamo ed entro i quali
siamo abituati a muoverci. E forse sta proprio qui la difficoltà: perdere la certezza dell’abitudine.
In questa Riforma, per me la più importante dell’azione riformatrice del Governo e del PD, sta la
nostra idea di Stato, di Paese e di territorio. Un’idea che deve vedere i territori protagonisti, e che
deve vederci impegnati in prima persona.

Proprio con questo spirito abbiamo lavorato fin da subito per organizzare la nostra federazione in
circondari. Non una questione di forma, ma di sostanza, con l’obiettivo di tornare e far tornare a
discutere, a confrontarci sui tempi, grandi e piccoli che siano. Un modo per stare insieme e
“tenere insieme” la nostra comunità.
Un circondario cremasco storico e già più abituato. Un circondario casalasco che sta riscoprendo la
propria presenza. Un circondario delle terre di Mezzo, per provare ad unire circoli che affrontano
ogni giorno importanti questioni “territoriali”, e una città, Cremona, che ha bisogno di ritrovare un
rapporto con il proprio territorio, oltre le proprie mura.

Mentre i primi tre sono di fatto costituiti, ora dobbiamo trovare l’energia di chiudere il cerchio sul cremonese e riprendere gli incontri apertia ridosso dell’estate. Perché non c’è cosa peggiore di lasciare le cose a metà.
Un’idea di territorio, dunque, che possiamo portare avanti insieme alle tante amministrazioni a
guida Pd che nelle elezioni 2014 abbiamo conquistato, partendo proprio da Cremona.
Un’idea di territorio che passa anche attraverso il futuro dei servizi e che, insieme, stiamo
faticosamente accompagnando. Il dialogo aperto tra Lgh e A2A, la partita dei rifiuti, piuttosto che
quella dell’acqua, sono lì a dimostrare il lavoro fatto in questi due anni, avendo sempre ben
presente la qualità del servizio a vantaggio dei cittadini.

Un’idea di territorio che non può e non deve esimersi da sollevare questioni importanti, come
quella degli accorpamenti dei presidi di Sicurezza, che abbiamo posto anche al Ministro Marianna
Madia contribuendo a rivedere l’impostazione ereditata dalla spendig review del Governo Monti. Il
risparmi non passa solo attraverso la riduzione ragionieristica, bensì attraverso un’accurata
razionalizzazione dei servizi in termini di efficienza. Ed è per questo che sosterremo ogni azione
che avrà come obiettivo proprio l’efficienza.

E poi la Riforma della Sanità della Regione, nella quale come PD Lombardo ci siamo battuti per
mantenere le autonomie di alcuni importanti presidi, come quello di Crema.
Sempre per quanto riguarda la Regione, oggi ci troviamo al fianco degli amministratori per gestire
l’importante partita dei Gal, che interessi che nulla hanno a che vedere con il territorio, rischiano
invece di depotenziare. Non ci spaventano le ipotesi di unire i Gal, anzi.
Ma questo non può limitarsi solo ad una questione di “necessità”. Al contrario dev’essere
un’opportunità che porta con sè un’idea di territorio e del suo sviluppo.

Poi ancora l’idea di sviluppo. Oggi sul tavolo è tornato con forza il tema del polo produttivo di
Tencara, conosciuto da tutti tranne che da Maroni. Quest’ipotesi è ancora attuale, nonostante il
tempo perso. E se ci crediamo, dobbiamo puntare su questo progetto affinchè sia il progetto di
sviluppo del nostro territorio. Con questa idea ci muoveremo nei prossimi giorni insieme a
Comune di Cremona e Provincia nei vari incontri previsti per riportare Tencara al centro
dell’agenda.

Questi sono solo alcune delle tante partite sul tavolo, e che ogni giorno ci vedono impegnati sul
territorio. Partite che hanno bisogno di preparazione, di competenza, di coinvolgimento. Solo un
partito forte, radicato e organizzato può dare il proprio contributo. Ed è per questo che dobbiamo
continuare a lavorare anche negli organismi regionali e nazionali per chiedere e contribuire nella
costruzione di un partito forte e aperto, inclusivo e deciso, che accompagni anche nei territori i
risultati del Governo Renzi e la spinta riformatrice in atto attesa da molti anni.

So bene che in molti di noi ci sono dubbi, perplessità, criticità rispetto al momento che stiamo
attraversando soprattutto in merito ad alcune scelte e modalità del segretario nazionale.

Se entriamo nel merito, poi, di alcuni provvedimenti, vedremmo chiaramente il compromesso nel
rapporto con la compagine di Governo: dal tetto dei 3mila euro per il pagamento con il contante,
piuttosto che il rinvio delle Unioni Civili.

E’ però innegabile che la forza delle Riforme che si stanno attuando non ha precedenti, e sono
convinto che a questo Paese serviva una scossa, uno scatto d’orgoglio. La prova di Expo è lì a
testimoniarlo.

Dopo due anni, sono oggi più consapevole delle difficoltà attraversate, ma ancor di più lo sono di
fronte alle sfide che abbiamo davanti, e che dipendono da noi. Da ciascuno di noi. Sfide che
possiamo vincere se recuperiamo quel senso di comunità, oggi sbiadito, che conosciamo bene.

Un forte abbraccio

Matteo Piloni – segretario provinciale PD cremona

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