LETTERA AGLI ISCRITTI – 9 giugno 2016
Carissim*
domenica anche nella nostra provincia si sono tenute le elezioni amministrative in 14 comuni. Un appuntamento importante che ci ha visto ottenere un buon risultato, frutto dell’impegno e del lavoro messo in campo nei mesi scorsi, e che segue il risultato ottenuto nelle elezioni del 2014. Spino d’Adda, Piadena, Pieve San Giacomo, Campagnola Cremasca, Sesto ed Uniti, Rivolta d’Adda, Pianengo e Cremosano.
Otto comuni importanti in cui ha vinto il candidato e la lista sostenuta dal PD.
Otto comuni che contribuiscono ad arricchire la rete di amministratori nei nostri territori e, di conseguenza, le nostre responsabilità. Sette di questi sono una riconferma, mentre Spino d’Adda torna al centrosinistra dopo cinque anni.
L’unica eccezione riguarda Pizzighettone dove la lista sostenuta dal PD “Pizzighettone chiama”, con il nostro candidato Bruno Tagliati, non ha avuto il risultato sperato e che invece meritava, visto il gruppo e il progetto messi in campo.
Per adesso, a chi si è messo a disposizione per il territorio, va il mio e il nostro ringraziamento più sincero, ben consapevoli che il loro impegno non termina qui.
A tutti i sindaci eletti i nostri complimenti per il risultato ottenuto e i nostri migliori auguri di buon lavoro, nell’interesse del territorio. Un lavoro per il quale troveranno sempre nel PD un solido punto di riferimento per affrontare i tanti temi sul tavolo. Una responsabilità che sentiamo sulle spalle ogni giorno e per la quale, a volte, mi chiedo se siamo in grado di sostenere.
Il tempo che stiamo attraversando, e le sfide che abbiamo di fronte, non sono affatto semplici.
In questi anni, oltre ad aver affrontato gli appuntamenti amministrativi, abbiamo preso in mano partite territoriali molto importanti. La Costituzione dell’unica società pubblica per la gestione del servizio idrico integrato; il percorso di aggregazione tra Lgh e A2A, le due aziende più importanti della Lombardia per quanto riguarda la gestione dei servizi; la Riforma della sanità portata avanti dalla Regione, il mantenimento dell’autonomia dell’Ospedale di Crema e, in questi giorni, l’impegno della regione sul potenziamento del POT – Nuovo Robbiani di Soresina; le difficoltà legate all’arrivo dei Profughi; la riforma Delrio con la trasformazione della Provincia in ente di secondo livello. Tutto questo attraverso un quotidiano lavoro al fianco dei nostri amministratori.
Allo stesso tempo, in questi 3 anni, abbiamo lavorato anche a rafforzare la presenza del nostro partito nei territori, con il percorso di costituzione dei circondari che nei prossimi giorni si concluderà con la costituzione dell’ultimo circondario, per il quale molte persone hanno e stanno dedicando tempo e impegno: quello cremonese. Un percorso che ha l’obiettivo di radicare il PD nei territori, mettere i circoli nelle condizioni di svolgere al meglio le proprie funzioni, e che deve proseguire con sempre maggior determinazione.
Un lavoro affatto semplice, che aveva e ha tutt’ora come obiettivo principale quello di “tenere insieme”, creare occasioni nelle quali gli iscritti e i simpatizzanti possano trovarsi ed uscire da quell’isolamento in cui, circoli troppo piccoli per numero di iscritti, rischiano di incappare.
Perché è solo tenendo insieme che si può e si riesce a costruire. Ma tenere insieme non significa ingabbiare o frenare. Significa prima di tutto saper ascoltare le ragioni delle diverse posizioni: da quelle politiche a quelle territoriali.
E’ con questo spirito che lo spazio della riforma Costituzionale, con la creazione delle aree vaste, può e deve essere affrontato. Riempiendo di contenuti questi spazi e immaginando lo sviluppo dei territori. Non contro qualcuno, ma a favore.
L’area vasta porta con sé certamente problemi, ma anche nuove opportunità. L’eliminazione delle province porta con sé l’opportunità e la difficolta allo stesso tempo di guardare ai nostri territori per ciò che sono realmente. Significa focalizzare l’attenzione sull’idea di sviluppo che abbiamo e che serve, e non su quali o da quali confini partire.
Dire che Crema gravita su Milano, Lodi o Treviglio è la stessa cosa che dire che Cremona guarda a Piacenza, o una parte del casalasco a Parma o Mantova. E’ la geografia dei nostri territori, la loro storia, le loro relazioni. Ogni territorio le ha. Soprattutto in una provincia come la nostra, lunga e stretta. Sta a noi capire come gestire questo processo, nuovo, difficile e complesso.
Pensare all’omogeneità dei nostri territori non significa indebolimento o frammentazione. Al contrario significa costruire le condizioni per uno sviluppo sul piano economico, produttivo, sociale, infrastrutturale. Significa immaginare una nuova gestione del territorio, che deve puntare sull’efficacia e sull’ efficienza, in termini concreti, reali, per dare risposte ai cittadini e allo sviluppo dei territori.
E’ con questo spirito che ci si deve muovere e che si deve vedere il protagonismo dei territori. Non si deve fare confusione. Non serve a nessuno creare caricature secessioniste che non esistono.
In questi ultimi due anni abbiamo vissuto la fase di transizione nella quale le vecchie province si sono trovate con l’approvazione della Legge Delrio.
In questo contesto voglio ringraziare Carlo Vezzini che, mettendosi a disposizione, ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di Presidente della Provincia. Un ruolo non facile, che ha vissuto anche con quella solitudine che ha e sta caratterizzando questa transizione.
Una delle prime cose che Vezzini mi ha chiesto, appena eletto segretario, è stata quella di far sentire il Partito al fianco degli amministratori. In questi anni ci ho provato, e insieme agli amministratori abbiamo seguito tante partite come quella del servizio idrico, ad esempio. Ma poi anche l’Area Vasta, che ancora stiamo seguendo essendo stati tra i primi, in Regione, ad aver condiviso un ampio documento. Un rapporto che è stato utile e salutare anche all’interno del consiglio provinciale, dove l’unanimità su tanti temi ha prevalso, dimostrando la volontà di lavorare insieme per il territorio. Oltre a Vezzini il ringraziamento va a tutti i consiglieri provinciali che si sono messi a disposizione e in particolar modo a Davide Viola che, con l’incarico di vice Presidente, guiderà l’ente per i prossimi mesi.
Ed è sempre con questo spirito e in quest’ottica che in tre anni abbiamo promosso ben tre corsi di formazione, due dei quali dedicati proprio agli amministratori, mentre il terzo, che si sta concludendo in questi giorni, ha focalizzato l’attenzione sulla comunicazione, strumento importante anche in Politica.
Ma la Riforma Costituzionale, il cui esito dipenderà dal risultato del referendum di ottobre, è molto altro. E’ soprattutto la possibilità di continuare quel processo di riforme innescato dal Governo Renzi, secondo il mandato dell’ex Presidente della Repubblica al Parlamento che, nel 2013, gli aveva chiesto di rimanere. E’ la possibilità di rafforzare la nostra credibilità verso un’Europa con la quale abbiamo preso impegni chiari anche sul debito pubblico.
In gioco, dunque, non ci sono i destini personali di Renzi o della Boschi. In gioco non c’è solo il futuro del PD. Sul tavolo c’è la credibilità di un Paese che passa, inevitabilmente, dalla sua capacità di portare avanti le riforme. Di questo e di altro dobbiamo parlare, entrando nel merito della Riforma, dei suoi punti di forza e senza nascondere i suoi punti deboli, nella consapevolezza che non esiste la “riforma perfetta”.
Da più di trent’anni tutte le forze politiche concordano sull’esigenza di riformare il Parlamento. C’è un mezzo sicuro per delegittimare le Istituzioni: continuare a parlare di Riforme senza realizzarle.
Il nostro Paese solo adesso sta tentando di uscire da una crisi profonda e ha bisogno di Istituzioni più efficienti e all’altezza delle sfide che ci pongono l’economia globalizzata e le stesse difficoltà dell’Unione europea. Ed è per questi motivi che diventa importante il SI al Referendum ed il lavoro a cui è chiamato il PD nei territori. Anche nel nostro!
Dobbiamo parlare approfonditamente di tutto ciò, dell’importanza e dei contenuti della Riforma. E per questo sono e siamo disponibili ad organizzare incontri in tutti i comuni insieme ai circoli e ai nostri iscritti.
E non dimentichiamo le tante Feste de l’Unità che ancora riusciamo ad organizzare, e che sono il segno più profondo di un partito radicato ed organizzato. Una stagione di Feste che partirà il prossimo 10 giugno da Pessina cremonese, e che si concluderà il 5 settembre con l’appuntamento della festa di Ombrianello a Crema. Usiamo le feste per incontrarci, parlarci e parlare con le persone che incontriamo. Perché anche le Feste sono un’occasione formidabile per stare insieme e ricordare che esiste anche una “Politica gentile” che è molto più utile ed insieme la risposta più forte ad una certa arroganza da cui anche noi, a volte, ci facciamo condizionare.
Un’ultima annotazione: il tesseramento 2016. Grazie al lavoro messo in campo, dopo molti anni in cui la campagna tesseramento ha subito eccessivi ritardi, quest’anno ci siamo organizzati per farla partire quanto prima, e ad oggi abbiamo raggiunto e superato il 50% di tessere rinnovate. Cerchiamo di proseguire questo lavoro, che è importante.
E dato che questa lettera la riceveranno anche quegli iscritti che non hanno ancora rinnovato, chiudo con un messaggio dedicato a loro: sono a conoscenza delle difficoltà, dei dubbi e del disorientamento che molti di voi provano, motivo per il quale non avete rinnovato la tessera. Il PD, soprattutto oggi, è l’unica possibilità che ha questo paese per uscire da una crisi profonda e rimettersi in piedi attraverso un forte processo di riforme. Bisogna però anche sapere che la “riforma perfetta” non esiste, e che non dobbiamo soffermarci solo sul “particolare”, bensì sulla necessità, tra troppi anni urgente, di restituire a questo paese la credibilità che merita, anche sotto il profilo Democratico ed Istituzionale. Una responsabilità oggi nelle mani di tutti noi.
In quest’ottica faccio mie le parole di Vannino Chiti:” basta guardare all’Europa o agli Usa per rendersi conto dell’avanzata dei populismi reazionari. In Politica la miopia provoca disastri e rovine.”
Ritienimi, come sempre, a disposizione per qualsiasi cosa.
Un caro abbraccio e un sincero grazie per il tuo impegno, la tua militanza e la tua vicinanza.
Ci vediamo alle feste!
Matteo PILONI, segretario provinciale PD matteo.piloni@pdcrema.it
scarica la lettera: lettera agli iscritti