Regione Lombardia ha deciso di declassare il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Cremona. Si tratta di un brutto e triste segnale per la nostra provincia che sconta già troppi ritardi nei confronti di quelle infrastrutture strategiche che rendono un territorio luogo di opportunità e di crescita e proprio per questo ancora attrattivo per aziende e cittadini, per lavoro e sviluppo. Questo ridimensionamento è l’ennesimo segnale che la Regione, governata dalla Lega di Fontana, applica le logiche aziendalistiche alla sanità, ai trasporti pubblici e a tutti presidi che invece dovrebbero essere considerati importanti e fondamentali per un territorio come il nostro, che paga già un conto troppo salato per essere distante dai centri lombardi maggiori e per la mancanza di un collegamento veloce verso Milano e l’Emilia.
Il Partito Democratico di Cremona ha invitato sindaci e amministratori locali del territorio a partecipare al presidio unitario (che si terrà sabato 7 dicembre alle ore 10,00 nel piazzale di fronte all’Ospedale Maggiore) e ad aderire alla raccolta firme contro il ridimensionamento dell’UTIN. Il segretario provinciale PD Vittore soldo ha espresso la sua preoccupazione per la vicenda: “Questo ridimensionamento rientra nella logica della Lega e del centro destra che governa la Regione da più di 20 anni: impoverire le strutture pubbliche per far crescere e ingrassare le strutture private in modo che tra non molto, si passerà ad una sanità basata sull’intermediazione delle polizze assicurative e quindi sulle strutture sanitarie private, lasciando le strutture pubbliche in abbandono e destinate ad un’utenza di serie “B”. La Lega sta demolendo e generando le condizioni per un lento e progressivo abbandono della nostra provincia e dei nostri territori. Noi democratici non possiamo assecondare questo modello e questa deriva”.