“Maroni non faccia il furbo e si assuma le sue responsabilità. L’organizzazione della sanità è di competenza regionale, non faccia scaricabarile su Roma”. Così i consiglieri regionali del Pd Marco Carra e Agostino Alloni commentano l’annuncio dell’imminente chiusura di cinque punti nascita in Lombardia, tra cui quello dell’Oglio Po, che il presidente Maroni attribuisce indebitamente a una imposizione del Governo. “Come Maroni sa benissimo – spiegano – questa è una decisione presa dal Governo Berlusconi, di cui lui era ministro, poi confermata dall’intesa tra Stato e Regioni. Per la Lombardia l’ok venne dato dall’allora assessore alla Salute il leghista Luciano Bresciani. Nel 2015, su insistenza del Pd, il Governo Renzi ha introdotto la possibilità di prevedere deroghe per casi particolari. Se Maroni avesse voluto, avrebbe avuto tutto il tempo di risolvere la questione dell’Oglio Po, anche perché è in possesso di tutti gli standard di sicurezza, compresa la terapia intensiva attiva ventiquattro ore al giorno e ci sono buoni motivi per ritenere che con adeguati investimenti sul personale ostetrico e il corretto presidio dei consultori territoriali il numero dei parti aumenterebbe considerevolmente, recuperando le tante persone che oggi si recano a partorire fuori regione.”