Martedì pomeriggio il centrodestra cremonese, capitanato da Perri e Bordi ha perso l’ennesima occasione, mettendosi contro la volontà della maggioranza dei sindaci di comporre il comitato di controllo, passaggio necessario per procedere all’affidamento del servizio idrico nella gestione in house.
Hanno chiesto un rinvio sulle nomine del comitato di controllo, nonostante ben 7 nomi su 11 fossero stati proposti proprio da loro. Un rinvio che rimanda, per l’ennesima volta, l’affidamento del servizio e l’inizio dei lavori.
Ancora una volta sono prevalse le divisioni e le frizioni del centrodestra, a danno del territorio.
In questi 5 anni il centrodestra capitanato da Perri e Salini è riuscito a votare tutto e il contrario di tutto sull’acqua, ma non è ancora riuscito a dare l’affidamento del servizio, nonostante il Comune di Cremona, nelle parole del suo sindaco Perri, abbia sempre sostenuto il contrario. Posizioni che, ieri in assemblea, l’assessore Bordi ha di fatto smentito non votando la nomina del comitato, impedendo di fatto l’affidamento del servizio.
Altra perla della serata il netto voto contrario del Comune di Cremona, affidato all’assessore Bordi, all’inserimento nello statuto di una chiara definizione dell’acqua come bene comune e diritto universale dell’uomo. Premessa che era stata votata anche dalla provincia, oltre che altri comuni.
Come abbiamo già avuto modo di ribadire, l’affidamento del servizio è ormai una priorità che deve essere espletata.
Non si tratta solo di tecnicismi, ma di sostanza politica. Il processo di affidamento, infatti, potrebbe contribuire all’economia del nostro territorio e ulteriori ritardi rischiano solo di indebolire l’economia idrica cremonese.
Matteo Piloni segretario provinciale PD
Francesca Pontiggia, resp. Ambiente segreteria provinciale