Questa Italia la cambieremo tutti insieme “Si torna in piazza e si torna a guardarsi negli occhi. Anche se noi come sindaci la piazza non l’abbiamo mai lasciata”

“”Si torna in piazza e si torna a guardarsi negli occhi. Anche se noi come sindaci la piazza non l’abbiamo mai lasciata. In un tempo in cui vince l’antipolitica sono per dire una cosa controcorrente: io sono qui, insieme a Michele Emiliano, Pina Picierno, Antonio Decaro, per dire che la politica è una cosa seria. Sono i politici che rubano che vanno mandati a casa per sempre, non permettiamogli di sciupare la politica”.
Lo ha detto da Bari il premier e segretario del PD Matteo Renzi, parlando a un comizio in vista delle prossime elezioni Europee ed Amministrative, con il candidato sindaco di Bari Decaro, il sindaco uscente Emiliano e la capolista per le Europee, per la Circoscrizione Sud, Pina Picierno. “Non c’è attività più bella, se fatta con onestà e impegno, che fare politica, lo dico in un tempo in cui vince l’antipolitica”.

Alle polemiche rispondiamo con i fatti. “Loro insultano e noi governiamo, loro protestano e noi proponiamo. Perché loro hanno paura di un’Italia che si rimette in moto e noi la rimettiamo in moto tutti insieme”, ha detto parlando del M5S. “Noi non abbiamo paura. Siamo quelli che alla forza degli insulti e della polemica rispondiamo con la forza dei fatti. Non basta urlare bisogna governare, le cose si cambiano mettendosi in gioco. Rivendichiamo inoltre al PD il merito di non aver mai espulso nessuno – ha sottolineato Renzi – per esempio me ed Emiliano, anzi ci ha consentito di giocare la nostra partita. Il PD la risposta ai problemi dell’Italia”.

DL Lavoro. “Non c’è cosa più grande di vedere i volti delle persone che mantengono i posti di lavoro grazie a un decreto legge: ho provato orgoglio quando l’Electrolux ha deciso di restare in Italia. Si tratta – ha sottolineato Renzi – di un risultato raggiunto grazie ai sindacati che hanno fatto i sindacati, al Governo, ma grazie anche a un Dl rispetto al quale qualcuno ha detto che era finita la democrazia. Oggi a Modugno ad esempio – ha ribadito il premier – abbiamo siglato un patto con un’azienda tedesca che investirà 50 milioni di euro e creerà 1500 posti di lavoro per neolaureati”.

Contributo di 80 euro per 10 milioni di italiani . “Noi abbiamo liberato dei soldi e abbiamo scelto di darli a chi oggi guadagna meno di 1500 euro al mese con l’operazione degli 80 euro al mese. Non sono carità o elemosina come ha detto qualche autorevole statista ipermilionario che non ha mai fatto un mutuo per una casa o non sa quanto siano importanti per chi non riesce ad arrivare alla fine del mese”.

Renzi è tornato sulla necessità di sfruttare le risorse europee. “Alle Regioni diciamo che devono spendere bene i fondi europei, altrimenti li spenderemo noi: Ci sono 183 miliardi pronti da utilizzare. Non possiamo buttare al vento la più grande occasione per i nostri figli e per il lavoro”.
Europa. “Quanti Paesi rispettano il vincolo del 3%? Solo noi e la Germania. Dopo decenni di classi politiche che hanno sperperato il futuro sappiamo che il nostro futuro è nel rispetto delle regole, però proprio perchè le regole le rispettiamo noi dalla settimana prossima andiamo a Bruxelles a cambiarle, basta con il fondo salva-Stati e salva-banche ma un fondo salva famiglie e imprese. Se l’Europa ha un futuro lo ha se ci saranno al Parlamento europeo donne e uomini capaci di cambiare un’Europa che non funziona più”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Un’Europa che dice tutto di come si pesca il tonno e il pesce spada però di come si pescano i cadaveri nel mediterraneo non si interessa e di come garantire loro la dignità di vita non si interessa.
L’Europa oggi non funziona più. “E’ un’Europa che non si interessa di come funziona Mare nostrum e di come muoiono i migranti. Tenterò con un salto triplo carpiato di dimostrare che si può parlare di cose concrete. Pensiamo che l’Italia non sia soltanto il passato, le cose si cambiano davvero mettendosi in gioco. Questa Italia noi la cambieremo tutti insieme partendo da Bari”, ha concluso Renzi.

Renzi a Milano e Bergamo: “Domenica derby tra chi evoca paura e chi dice proviamoci”

“Domenica c’è da fare un derby, non tra Inter e Milan, ma tra chi pensa che il futuro dell’Italia sia evocare terrore e giocare sulla sconfitta e chi pensa, abbiamo mille limiti compreso il presidente del Consiglio, ma ci mettiamo in gioco e proviamo a cambiare le cose”. Così il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso di un incontro elettorale al Piccolo Teatro di Milano.

“Se il 26 maggio il Pd è forte in Europa, le cose cambiano anche in Italia. Se invece le cose vanno male, l’Italia non conta nulla in Europa. Se siamo rappresentati da Borghezio in Europa, allora vuol dire che in tema di immigrazione, ad esempio, non contiamo nulla”.

“Dobbiamo continuare ad andare in piazza, perchè la piazza è anche la casa del Pd. Noi non ci rassegniamo a chi vuole distruggere i simboli dell’unità nazionale”, ha continuato il leader democratico. “Se vogliamo vincere dobbiamo andare a prendere i voti del centrodestra”, ha aggiunto, chiedendo alla platea chi avesse votato Grillo o Berlusconi: “Loro sono la maggioranza, quindi noi partiamo indietro. Dobbiamo spiegare che così non si può andare avanti, levandoci la puzza sotto il naso, ora questa campagna sarà solo un ping pong di insulti”.

Lavoro

“Quando eravamo all’opposizione e al governo c’era Berlusconi, ci scandalizzavamo se la disoccupazione giovanile era al 19%, ma oggi siamo al 40%. Vuol dire che il tema del lavoro si è finora affrontato solo a parole”. “In altri paesi sono state fatte riforme e cambiati i criteri e così – ha aggiunto – si è rimessa in moto l’economia. Oggi in Italia possiamo ripartire solo se cambiamo noi stessi. Non sono mai stato tenero con i sindacati e penso che continuerò ad esserlo perché credo che il Pd non sia la cinghia di trasmissione dei sindacati. Quando c’è’ da salvare posti di lavoro il governo fa gli accordi con chiunque”.

“Per me tassare meno il lavoro e aiutare chi crea lavoro, e tassare di più le rendite finanziarie, è una cosa che definisco di sinistra”.

“Possiamo ripartire solo a condizione di cambiare noi stessi. Ecco perché siamo ripartiti dal decreto lavoro, con cui abbiamo salvato 1.200 posti all’Electrolux. E non è merito nostro, ma dei sindacati”. “L’Italia – ha aggiunto – sta ripartendo, e lo fa se ha il coraggio non di lamentarsi ma si tira su le maniche”.

Riforma della P.A.

Con la riforma della P.A. non sarà più “obbligatorio per le aziende pagare l’adesione alla Camera di commercio”: “una rivoluzione, con un miliardo di tassazione indiretta in meno. Si può pensare a istituire un registro unico delle imprese telematico”. “Capisco – ha proseguito – che il sistema camerale, che in alcuni casi funziona molto bene in altri molto male, immediatamente si sia messo a tentare di avere una discussione” sulla proposta del governo: “Ne discuteremo”.
“Abbiamo posto il tema non dell’abolizione delle Camere di commercio, ma l’abolizione del vincolo obbligatorio dell’adesione. Il fatto è che quando si parte con le riforme c’è sempre qualcuno che dice inizia con quella accanto”.

Expo 2015

“Sono per la presunzione d’innocenza, ma se le prove dovessero essere confermate e ci dovessero essere condanne, chi ha commesso questi reati deve essere escluso dal giro per sempre. Queste persone non si dovranno occupare più di denaro pubblico. Nessuno ha vene giustizialiste, è buonsenso. Il Daspo va dato a questi politici che tradiscono la fiducia degli elettori”.

“Expo non è solo una grande opportunità per il rilancio del Paese – ha aggiunto -, per il dopo, per il Made in Italy, ma per alcuni valori ideali. Vogliamo fare Expo per le persone per bene e parlare di temi come il cibo, la denutrizione, la fame nel mondo. Expo sia anche l’occasione per tornare ai nostri valori e a cio’ che siamo”.

L’Expo 2015 rappresenta di certo un’ottima opportunità economica per l’Italia, ma “anche una grande occasione per tornare ai nostri valori, recuperando gli ideali di ciò che siamo”. Una prospettiva nuova che punti sulla forza trainante del Terzo settore, grazie ai suoi “numeri molto significativi”, con “4,7 milioni di volontari e un’incidenza sul Pil di 67 miliardi di euro”. Una esperienza che deve permettere all’Italia di essere considerata non il Paese dei “codici fiscali” ma dei “valori”, della capacità di “intessere relazioni”. Un modello da “raccontare” anche in Europa, sempre “decisiva”.

SERVIZIO IDRICO. VIRGILIO (PD): TIRARE A CAMPARE DANNEGGIA IL TERRITORIO.

Il centrodestra mette il freno sul processo di affidamento a Padania Acque, questo danneggia pesantemente il territorio perché lo priva degli investimenti e degli interventi necessari.

Padania Acque Gestione S.p.A. dal 29 Aprile 2104 ha i requisiti richiesti dalla Conferenza dei Comuni per poter ottenere l’affidamento. L’ufficio d’Ambito della Provincia ha approvato il nuovo Piano degli investimenti e il Piano Economico Finanziario nel CDA del 6 maggio 2014.
Il lavoro di preparazione del nuovo piano e della tariffa 2014-2015, è stato realizzato in stretta collaborazione tra ATO e Padania Acque Gestione.

Ora, per dar corso a quanto approvato, serve l’affidamento al gestore unico. Il piano degli investimenti è di 88 milioni di euro nei prossimi 4 anni e Padania Acque Gestione è nella situazione economica e patrimoniale per sostenere la realizzazione del piano.

Fondamentale è dar corso alle procedure di affidamento ma ATO e Provincia intralciano il processo, cercando ogni scusa, anche la più banale, per tirare a campare.
Il CDA ATO ora potrebbe, nelle more dell’affidamento la cui procedura ragionevolmente si potrebbe concludere entro settembre, individuare gli investimenti urgenti tra cui quelli per evitare le sanzioni europee sugli scarichi in-depurati e altri necessari e con un piano stralcio di 10/12 milioni di euro autorizzare il Gestore di fatto alla loro realizzazione fin da subito, in attesa che il calendario scorra fino a settembre.

La realtà è che si continuano a prolungare i tempi per far in modo che qualche novità possa far saltare l’affidamento “in house” al gestore Padania Acque Gestione S.p.A. che ora ha le caratteristiche e le competenze per realizzare finalmente, in modo legittimo, gli investimenti previsti dal piano d’ambito. Affidare il servizio idrico integrato a Padania Acque Gestione è un modo per dar corso, senza ulteriori ritardi, a opportunità anche di lavoro per il territorio, lavoro e appalti che riguardano l’ambiente e i servizi per i cittadini.

Andrea Virgilio
(capogruppo Partito Democratico)

Il PD chiude la campagna elettorale provinciale con ROBERTO SPERANZA. Giovedì 22 maggio ore 21, Cremona

Ormai siamo alle battute finali di una campagna elettorale impegnativa ed importante.
Nel ringraziare tutti voi per lo sforzo, l’impegno e l’entusiasmo messo in campo, e che dovranno proseguire in questi giorni decisivi, siamo ad invitarvi a segnare questa data: giovedì 22 maggio ore 21.

Come PD provinciale vogliamo chiudere la campagna con una significativa manifestazione, insieme a tutti voi e ai candidati sindaco e consiglieri in ogni Paese. Sara’ presente ROBERTO SPERANZA, capogruppo PD alla Camera, e Brando BENIFEI, giovane candidato alle europee.
Introdurrà Andrea Virgilio, in qualità di capogruppo in provincia.

Saranno presenti i nostri eletti, ai sindaci uscenti, i candidati, gli iscritti e i militanti.

L’appuntamento e’ quindi giovedì 22 maggio ore 21 in sala Rodi a Cremona.

Sara’ la chiusura della campagna elettorale del PD per le Europee e le amministrative, apertao lo scorso 1 febbraio con Piero Fassino per un’iniziativa sugli Enti locali. Perchè la rinascita del Paese può e deve ripartire dai territori.

VOLANTINO speranza

DELRIO a Cremona:”Galimberti è il Sindaco giusto. Con lui Cremona cambierà!””

Sala Rodi piena per l’incontro, organizzato dal Pd, tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti e il candidato sindaco Gianluca Galimberti. Al tavolo anche il segretario provinciale Pd Matteo Piloni.

Ha aperto l’appuntamento Gianluca Galimberti, citando il programma di visione della città europea “The future we want and the city we need”. “C’è un passaggio in inglese che mi ha colpito: la ‘battaglia per un futuro più sostenibile sarà vinta o persa nelle città’ – ha detto il candidato sindaco – Il futuro del paese e dell’Europa si gioca a partire dai territori. Tutti i cittadini di un territorio portano la responsabilità del cambiamento del territorio stesso. L’ultimo punto di questo programma dice: ‘la città di cui abbiamo bisogno deve essere considerata a livello metropolitano’. Dobbiamo uscire da una logica che vede la città solo dentro le proprie mura. Una città vive solo se riapre i suoi legami profondi con il territorio che la circonda. Su sanità, mobilità, sviluppo, salute dell’aria e dell’acqua: se muore la nostra città, muore il territorio e viceversa. Dobbiamo costruire alleanze virtuose con comuni virtuosi. Sul fiume Po, per esempio. Questa questione interpella il governo centrale, perché il nostro territorio può essere responsabile e protagonista di un nuovo rilancio del bacino fluviale che può unire non solo due città, ma anche due regioni e dunque il paese”.

Trasporti locali (“Noi dobbiamo avere un territorio che nei tavoli dica ‘noi siamo vivi e abbiamo progetti’ e un governo centrale che abbia a cuore i trasporti locali”) e coesione sociale, gli altri temi lanciati da Gianluca Galimberti.

galimberti_delrio3“Qui, stasera, alla presenza dei sottosegretari Delrio e Pizzetti – ha continuato Galimberti – vorrei lanciare la necessità di un progetto centrale per il rilancio di Cremona. In ogni città europea c’è il tema della riqualificazione urbana che per noi a Cremona è fondamentale. Abbiamo tantissimi spazi vuoti. Come Milano dobbiamo mapparli e utilizzarli, per esempio, come spazi di co-working. Ma non solo. Siamo pieni di ferite, di aree abbandonate ed in decadenza. Dobbiamo avere l’orgoglio, come città intera, di riprendere in mano un grande progetto, ad esempio nel parco dei Monasteri, secondo i criteri di rilancio complessivo della città. Dobbiamo essere la terra dell’alta formazione in zootecnia, liuteria, veterinaria, musa. E siccome qui, questa terra vuole diventare una terra unica in Europa, abbiamo bisogno di riprendere in mano un grande progetto che ospiti le persone che per zootecnia, liuteria, musica, verrano a Cremona. Un luogo pulsante di cultura. Dentro una visione d’insieme. Solo così saremo immediatamente concretissimi”.

“Stamattina ho visto l’intervista al candidato della Lega – ha detto Luciano Pizzetti – Di Gianluca Galimberti diceva che vola troppo in alto. Mi sarebbe piaciuto che Zagni fosse qui stasera perché dovrebbe capire che servono le ali, servono visione e raccordo per governare una città. Una visione che al centrodestra manca. Cioè, dovessi vuole portare il territorio? Questa sera l’abbiamo sentito da Gianluca Galimberti”.

“Mi aveva detto Luciano che a Cremona avevamo un buon candidato sindaco – ha detto Graziano Delrio – Devo dire che avete trovato un ottimo soggetto. La città per uscire dalla crisi deve avere una visione. E’ nelle città che nascono innovazioni e prospettive. Solo così si affronta la crisi: non gestendo l’esistente, ma cambiandolo. Gianluca Galimberti ha un’idea precisa e non parla male degli avversari. Non come Grillo che urla nelle piazze, senza proporre nulla. Proprio perché i problemi acquistano complessità bisogna fare relazione. Mandela diceva che un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. Bene, continua a sognare e non arrenderti. Noi, con il governo Renzi, stiamo davvero cambiando il Paese. Se il 25 maggio darete a noi fiducia e a Gianluca Galimberti fiducia, noi cambieremo il paese, lui cambierà Cremona. Ma questo è affidato alla vostra responsabilità. Dateci la possibilità di dimostravelo”.