Trenord, Alloni e Scandella (PD): “Basta fare scaricabarile. La Regione è responsabile dell’inefficienza del sistema”

“Trenord dimostra ogni giorno di più di non essere all’altezza del compito che inspiegabilmente la Regione ha deciso di affidarle per altri 6 anni. La vicenda della sospensione dal servizio dei cinque quadri per presunte irregolarità nella gestione dei turni e del calcolo degli straordinari è solo la punta di un iceberg di un sistema che necessita di essere profondamente cambiato. La Regione, che prima decide di riconfermare il contratto di servizio fino al 2020 e poi non perde occasione per fare scaricabarile, è responsabile dell’inefficienza di Trenord. Adesso pretendiamo che si faccia chiarezza su tutto e si prendano seriamente quei provvedimenti troppe volte annunciati da Maroni e dall’assessore Del Tenno e che poi si trasformano in benevoli pacche sulle spalle”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del PD Agostino Alloni e Jacopo Scandella firmatari di un’interrogazione con risposta in Aula rivolta all’assessore regionale ai Trasporti Maurizio Del Tenno con la quale si chiede conto della vicenda dei rimborsi gonfiati dei cinque dipendenti di Trenord e, alla luce degli ultimi disservizi che hanno coinvolto la linea Milano – Treviglio – Verona, si chiede di aprire un confronto sulla possibilità di intraprendere strade alternative alla gestione unica del trasporto ferroviario regionale.

 

Cremona. Opere pubbliche. Manfredini: “La verità è che in questi anni Cremona ha perso progettualità, idee e slancio e bellezza”

Capisco che ormai si è già in campagna elettorale, ma solo per ripristinare un po’ la verità, ricordo come sono andate le cose, in particolare sui fondi FESR per la mobilità. Ad aprile 2010, il Comune di Cremona ottenne alcuni finanziamenti che riguardava ovviamente progetti predisposti dall’amministrazione precedente (stazione, riqualificazione urbana nell’ ambito dell’area della stazione. Costo totale 3.2 mln, contributo 1.3 mln, raddoppio tratta ferroviaria Cremona-Cavatigozzi, costo totale 29.2 euro, contributo 10 mln, potenziamento raccordi ferroviari aree del porto, costo 2.73 mln contributo 1.365 euro, Miglioramento del traffico periurbano della città: raddoppio della  carreggiata della Tangenziale di Cremona (via Mantova) e collegamento agli svincoli del casello  autostradale. Costo Totale 3.222.156 euro. Contributo 1.524.190 euro).

Come tutti sanno, la nuova giunta Perri decise subito di abbandonare il secondo step dell’accordo di programma firmato nel 2008 tra Comune, Rfi e Regione che prevedeva la realizzazione della struttura di interscambio per un costo di 4.8 mln di euro (1.481.182 a carico della Regione, 2.765.182 Comune di Cremona e 549.636 Provincia di Cremona) e perdere il finanziamento regionale. E di aspettare per intervenire sui passaggi a livelli.

Cosa che fece, soltanto dal 2010, dopo che furono messe a disposizione ulteriori risorse dalla Regione;  e grazie all’intervento del Presidente della Provincia Salini, la Provincia decise di orientarle per l’eliminazione dei passaggi a livello per il capoluogo di provincia. Progetti che l’Assessore Zanibelli dovrebbe sapere, erano già predisposti. già nella fase preliminare e sfrutto di accordi precedenti. Sul resto dei fondi, inutile confondere le idee, mischiare fondi privati con quelli pubblici. La verità è che in questi anni  Cremona ha perso progettualità, idee e slancio e bellezza. Tutte cose da recuperare presto.

Alessia Manfredini – Consigliere comunale

Basta aggressioni contro le donne

Le Donne democratiche esprimono indignazione per le offese e gli attacchi sessisti che stanno interessando le Donne impegnate nella politica, in particolare il Ministro Kyenge e, negli ultimi giorni, la Presidente della Camera Laura Boldrini, ma anche tante altre donne parlamentari, cui vogliamo dimostrare tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

È stata mortificata la democrazia ed, ancora una volta, offesa la figura della DONNA.

L’esasperazione dei toni della dialettica politica, culminati nella protesta dei deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera, si è spinta sino all’indecente utilizzo di insulti sessisti rimbalzati, senza freno, sui social network. Questa esasperazione rappresenta, a nostro avviso, l’ennesima manifestazione di una società che pone uomini e donne in una relazione di disparità e di conflitto, che non riesce, o non vuole, valorizzare il ruolo della donna riconoscendone le competenze, le sensibilità e i meriti, ma che, al contrario, considera la figura femminile una spettatrice inerte della vita pubblica, un soggetto incapace di assumere ruoli di rilievo, un facile bersaglio di “battute e allusioni” sessuali tutt’altro che simpatiche o ironiche per chi le riceve o di vere e proprie aggressioni e violenze psichiche e fisiche.

Con una società, purtroppo, ancora così “maschilista” c’è poco da stupirsi se in Italia le donne continuano a non ricoprire ruoli di rilievo in politica e nelle aziende o se c’è ancora chi picchia e usa violenza contro le donne.

La nostra società necessita di un forte cambiamento sul piano culturale e delle relazioni, bisogna fermare gli stereotipi di genere a valenza negativa, partendo da un uso adeguato e decoroso del linguaggio ed al fine di perseguire i principi di uguaglianza di genere e di rispetto della figura della donna. Gli esempi di cattiva educazione e di inciviltà, nella vita di tutti i giorni, sono numerosi, ma queste “aggressioni” a danno della donna sono ormai inaccettabili e richiedono manifestazioni plateali di sdegno e riprovazione.

Le donne e gli uomini nell’esprimere il loro impegno politico al servizio della comunità, in tutti i livelli, dal Parlamento al più piccolo Consiglio Comunale, devono avere non solo parità di accesso, ma anche parità di trattamento e di considerazione.

Le donne devono poter ricoprire ruoli politici liberamente senza ricevere allusioni, insulti sessisti o violenze. Di ciò ne siamo convinte Noi donne del PD, ma l’auspicio è che tutte le altre forze politiche, anche a livello locale, comprese le donne del Movimento 5 Stelle, manifestino la loro indignazione per dire BASTA alla violenza contro le donne in tutte le sue forme.

Il nostro impegno come Conferenza Donne del Partito Democratico della Provincia di Cremona continuerà, dentro e fuori le sedi istituzionali, per battere la violenza e promuovere una nuova cultura della civiltà fondata sulla libertà, il rispetto e l’autonomia femminile.

Elena Bernardini
Coordinatrice Conferenza Donne PD della Provincia di Cremona

Cremona: il 23 febbraio primarie per la scelta del candidato sindaco

Domenica 23 febbraio si terranno le primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra.

I candidati che hanno deciso di partecipare, raccogliendo già le firme necessarie, sono:

La coalizione che promuove le primarie è costituita da: PD, SeL, PSI e Fare Nuova La Città.

Costituito anche il comitato organizzatore che ha il compito di organizzare il percorso delle primarie.

Fanno parte del comitato organizzatore: Giorgio Feraboli e Vera Castellani per il PD, Mario Penci e Ernesto Boccasasso per il PSI, Emilio Dioli e Elisabetta Cabrini per SeL e Lodovico Ghelfi e Michele Bufano per la lista civica Fare Nuova La Città.

In allegato il regolamento per la selezione della candidatura e la carta valori primarie.