Ancora una volta, per l’ennesima volta, c’è chi preferisce discutere del nulla piuttosto che di merito. E mi spiace che questo avvenga nel giorno della scomparsa di uno dei più grandi protagonisti della cultura italiana come Claudio Abbado, legato a Cremona. Al di là del titolo, l’intervista che ho rilasciato oggi al quotidiano La Provincia, chiarisce alcune questioni di fondo.
Innanzitutto il metodo: mi sono permesso di definire scomposta (anche se non è stato riportato nell’intervista) la reazione nell’editoriale del Direttore Zanolli. Scomposta perché non c’è nessun documento ufficiale del PD.
Esiste, invece, un canovaccio, ancora in discussione, che è stato venduto come ufficiale e sul quale si stanno costruendo critiche del tutto strumentali.
Un canovaccio che è stato fatto circolare per vendere un’immagine del PD cremonese distorta e assolutamente ideologica. E mi spiace che qualcuno, ancora una volta, invece di riportare il dibattito sui binari giusti, anche solo partecipando agli incontri che si sono fatti, preferisca invece contribuire alla strumentalizzazione.
Già, perché gli incontri ci sono ed è molto semplice parteciparvi, se solo se ne avesse la voglia.
Il merito: ma come si può pensare che il PD non voglia il coinvolgimento dei privati? Lettura assurda e fuori da ogni realtà.
Le sinergie sono vitali ed indispensabili e l’apporto del privato è fondamentale, anzi è da ricercarsi.
Il punto, del tutto politico, è invece quello che sottolinea una totale assenza del ruolo della Politica nelle attività culturali della città. Un’assenza del Comune e della Provincia, che in questi anni, tranne che sulla rete bibliotecaria, hanno fatto pesare il proprio silenzio.
In quest’ottica lo stesso contributo del privato non è stato certamente favorito dall’assenza del pubblico, dalla mancanza di un ruolo di indirizzo e di regia che sono indispensabili per mettere a sistema gli interventi.
Mondomusica, tanto per fare nomi e cognomi, è un’opportunità della città e dell’intero territorio. Nessuno lo mette in discussione, ma senza la presenza del Comune e della Provincia, che non può solo essere una presenza formale, rischia di non essere valorizzato come meriterebbe.
Io parto da un presupposto semplice e chiaro: in un momento di crisi, sulla cultura si deve investire. Le risorse sono poche, ma lo sforzo che la politica, e quindi il Comune, deve mettere in campo, è la capacità di chi sa fare regia, di chi riesce a fare in modo che ogni iniziativa dialoghi con l’altra per permettere alla città e al territorio di essere riconosciuti.
Questo deve fare la politica.
PS: quarant’anni fa la provincia di Cremona si inventò il Recitarcantando. Una manifestazione che, per la prima volta, portò la cultura in tutto il territorio, facendolo sentire partecipe della stessa comunità. Una manifestazione che arricchì e caratterizzò il territorio tutto. Ecco cosa deve fare la Politica.
MATTEO PILONI – Segr. Prov. PD Cremona