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Acqua, PD: “Con l’affidamento servizio più efficiente. Al via 400 mln di euro di investimenti”

Cremona, 11 ottobre 2014

Il Partito democratico esprime soddisfazione per la firma del contratto di servizio tra Ufficio d’Ambito (Ato) e Padania Acque Gestione. Si conclude così un percorso durato cinque anni per l’affidamento del ciclo idrico integrato ad una società unica provinciale completamente pubblica.
Questo processo s’è reso possibile grazie ai Sindaci che hanno saputo cogliere in anticipo lo spirito di efficentamento e risparmio imposto dalle recenti norme nazionali in tema di aziende pubbliche.
Il contratto stipulato da l’avvio ad investimenti sul nostro territorio per un totale di 400mln di € nei prossimi 20 anni che saneranno le situazioni di criticità esistenti a cominciare dai comuni a rischio infrazione UE. Spiace constatare come la volontà dell’ex Presidente Salini abbia di fatto ostacolato per 5 anni la riuscita di questo processo rallentando notevolmente l’avvio degli investimenti.
Ora ai sindaci toccherà il compito di vigilare affinchè la gestione di questo prezioso Bene Comune avvenga sempre andando incontro alle reali esigenze del cittadino.

Matteo Piloni
(segretario provinciale PD Cremona)

Francesca Pontiggia
(responsabile ambiente segreteria provinciale PD)

Acqua: dai sindaci l’affidamento del servizio a Padania Acque. PD: un risultato importante frutto della buona Politica.

PD: un risultato importante frutto dell’impegno dei sindaci e della buona Politica
Con l’affidamento del servizio idrico a Padania Acque, si chiude un lungo processo politico, durato anni, nel quale non sono mancati momenti di confronto e scontro, sempre e comunque partecipato da Amministratori, Cittadini ed Associazioni.
I Sindaci della nostra Provincia decidendo di creare una società unica (fondendo le 7 società preesistenti) di pubblica proprietà (di Comuni e Provincia) hanno scelto di prendersi cura dell’acqua come un Bene Comune, necessario ed indispensabile alla vita e pertanto da sottrarre alle normali regole di mercato e di profitto.
Una scelta che permettera’ alla societa’ di fare investimenti nei prossimi 20 anni per 418 milioni di euro. Investimento che significa qualita’ del servizio, efficienza e anche lavoro.
Ricordiamo che Padania Acque è un’azienda pubblica e con i conti in ordine da anni, un’azienda che dà lavoro a quasi 160 dipendenti e che farà investimenti certi sul nostro territorio per i prossimi 20 anni.
Il PD in questi anni ha fatto la sua parte, ma il ringraziamento più forte va a tutti i sindaci che si sono resi protagonisti di questa partita, in particolare alcuni che hanno giocato un ruolo chiave e che oggi non sono più presenti all’assemblea dei Sindaci: Claudio Silla e Marco Cavalli, ma anche Oreste Perri che ha avuto il merito di stoppare la privatizzazione del servizio.
Tra i tantissimi da ringraziare ricordiamo anche il gruppo consiliare provinciale della Lega Nord che con l’atto d’indirizzo approvato in Consiglio Provinciale stoppò definitivamente la galoppata di Salini verso la società mista.
Parte una nuova era per il servizio idrico integrato cremonese, un’era in cui il bene del cittadino è messo al centro del servizio grazie alle scelte etico-politiche dei Sindaci che hanno voluto rispettare l’esito referendario del giugno 2011.
Francesca Pontiggia
(Responsabile Ambiente PD)
Matteo Piloni
(Segretario Provinciale)

Servizio Idrico, eppur si muove. Piloni, PD: “Gli ultimi incontri vanno nella direzione giusta.”

Non posso che esprimere soddisfazione rispetto agli ultimi sviluppi relativi al futuro del servizio idrico in provincia di Cremona.
Sia il cda dell’Ato riunitosi ieri che il comitato di controllo analogo di questa mattina hanno costruito le condizioni affinchè si provveda in breve tempo all’affidamento del servizio, ormai fondamentale per permettere i necessari investimenti di adeguamento oltre che per il percorso di costituzione dell’unica società provinciale.
Mi preme ricordare che i Comuni in qualità di soci di Padania Acque S.p.A. hanno creato le condizioni societarie per realizzare l’affidamento “in house” a Padania Acque Gestione S.p.A. rispettando l’indirizzo della Conferenza dei Comuni del 2 Maggio 2013.
Le ultime decisioni vanno nella direzione giusta e sempre da noi auspicata per dare corso a quanto fatto in questi anni con i sindaci, vecchi e nuovi, e con la nuova Giunta di Cremona da subito operativa e attenta a concludere positivamente il tribulato processo dell’affidamento diretto a Padania Acque gestione. Ma soprattutto per i cittadini che pagano il servizio, per le maestranze della società di gestione e per ragioni di buona amministrazione pubblica di cui tutti noi siamo responsabili
Investimenti e lavoro: queste sono le priorità di amministratori capaci di onorare con responsabilità le cariche elettive.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

Acqua minerale ALLONI (PD): “LA MAGGIORANZA HA BOCCIATO LA PROPOSTA DI ADEGUAMENTO DEI CANONI DI IMBOTTIGLIAMENTO CHE CI AVREBBE PERMESSO DI INVESTIRE DI PIU’ NELLA TUTELA DELLE ACQUE LOMBARDE”

In seno alla discussione sul provvedimento 154 per la razionalizzazione degli interventi regionali in diversi ambiti, il Pd aveva presentato un ordine del giorno per aumentare le risorse a tutela della valorizzazione delle acque, per il miglioramento della qualità e per la realizzazione sul territorio lombardo di nuove case dell’acqua. La Lombardia, infatti, è, tra le regioni italiane, una di quelle con i canoni di imbottigliamento dell’acqua minerale più bassi, nonostante un indirizzo approvato dalla Conferenza delle Regioni che individuava orientativamente dei minimi entro i quali definire i canoni: da 1 a 2,5 per metro cubo imbottigliato, (mentre la Lombardia applica lo 0,90 per le bottiglie di plastica e l’1,20 per quelle di vetro), da reinvestire al fine di raggiungere uno stato ambientale sufficiente entro il 2015 e incrementare dunque gli investimenti su questa risorsa fondamentale.
“La maggioranza ha bocciato il nostro ordine del giorno per impegnare la Giunta ad aggiornare i canoni regionali di concessione per le acque minerali, a prevedere che il maggiore introito sia riscosso da Regione e utilizzato per spese di investimento e riqualificazione; ad assicurare, per il 2015, interventi per il miglioramento della qualità delle acque lombarde e contributi per la realizzazione sul territorio regionale di nuove case dell’acqua. Un’occasione sprecata.” spiega il primo firmatario Agostino Alloni. Ad oggi, oltre il 50% degli introiti viene distribuito ai comuni che hanno le fonti, dei quali oltre la metà è concentrato tra le provincie di Bergamo e Brescia. Mentre l’ultimo monitoraggio triennale di ARPA Lombardia sullo stato della qualità delle acque lombarde evidenziava, purtroppo, criticità e bisogno di interventi urgenti.

Milano 24 giugno 2014

Servizio Idrico. Virgilio, PD: “Ciò che stupisce è la difesa solitaria dell’Ato”

Stupisce la difesa ad oltranza da parte dei massimi vertici dell’Ato, stupisce inoltre chiamare in causa i dipendenti perché la vicenda è tutta e solo attribuibile a una scarsa volontà politica.
L’articolo 150 del D. LGS n. 152 del 2006 (conosciuto come Codice dell’ Ambiente) recita al comma 1 : “L’Autorità d’ambito, nel rispetto del piano d’ambito e del principio di unitarietà della gestione per ciascun ambito, delibera la forma di gestione” , all’Ato è “demandata l’organizzazione, l’affidamento e il controllo della gestione del Servizio Idrico Integrato” (art 148 del Codice dell’Ambiente)
Ad oggi l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona non sembra aver attivato nessuna delle procedure, eventualmente anche preliminari, per rispettare il citato dettato normativo.
I Comuni in qualità di soci di Padania Acque S.p.A. hanno creato le condizioni societarie per realizzare l’affidamento “in house” a Padania Acque Gestione S.p.A. rispettando l’indirizzo della Conferenza dei Comuni del 2 Maggio 2013.

Siccome tutti sapevano che una volta intrapresa la strada della Società interamente pubblica non Vi erano altre possibilità e considerato che la scelta anche referendaria è stata netta e irreversibile, non si capisce per quale motivo nessun atto preparatorio dell’affidamento sia stato messo in campo da chi secondo legge è titolare a dar corso all’affidamento.
Il bene dei cittadini parte da scelte coerenti alla loro volontà, quella manifestata in occasione del referendum sulla gestione pubblica del servizio idrico.
Andrea Virgilio
(capogruppo PD in consiglio provinciale)