La commissione nazionale per il Congresso ha comunicato i risultati ufficiali delle primarie del Partito Democratico di domenica 26 febbraio 2023: gli elettori totali sono stati 1.098.623; a Elly Schlein sono andati 587.010 voti (53,75%) e a Stefano Bonaccini 505.032 preferenze (46,25%). A seguito di questi risultati sono stati proclamati anche gli 8 delegati locali che andranno a rappresentare il collegio Cremona-Mantova all’interno dell’Assemblea nazionale PD.
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Vittore Soldo: “Le parole di Letta ci spronano a costruire un PD aperto e inclusivo”
A seguito dell’elezione di Enrico Letta alla segreteria nazionale del Partito Democratico, il segretario provinciale della Federazione di Cremona Vittore Soldo è intervenuto con una riflessione personale in merito al discorso programmatico che il nuovo leader dem ha pronunciato di fronte all’Assemblea Nazionale PD. Ecco il testo integrale del comunicato:
La candidatura e l’elezione di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico ha rimesso in campo l’azione di un partito che per troppo tempo è rimasto schiacciato su logiche di governo nonostante le condizioni al contorno, il quadro politico e le contingenze fossero completamente cambiati. Le parole usate da Letta rispondono alle domande uscite nella riunione dei segretari di circolo della nostra Provincia, pochi giorni fa. Necessità di riprendere i temi di progressività fiscale, equità, riduzione delle disuguaglianze e accesso diffuso ai servizi di base, facendo in modo che queste tematiche accompagnino l’azione di governo e al tempo stesso riprendere un dibattito interno franco, profondo e che coinvolga la base nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia: riorganizzare un partito per rispondere a mutate e repentinamente mutevoli condizioni di vita, nuove istanze e nuovi bisogni.
Nell’intervento del segretario nazionale è stato toccato il tema dei giovani, ancora troppo poco coinvolti nelle scelte di questo Paese, così come i temi della parità di genere o quello dell’integrazione. Oltre a salvarci dobbiamo avere l’ambizione e l’obiettivo di uscire migliori da questa pandemia che ha messo in evidenza tutte le nostre fragilità, non ultima quella di un nuovo rapporto tra sviluppo e ambiente. Il tema della sostenibilità non può più rimanere solo nei programmi e nei volantini elettorali: adesso siamo nella necessità di fare veramente qualcosa che migliori lo stato di salute delle nostre città, del nostro ambiente e delle condizioni di vita. Lo stesso Letta ha aggiunto però qualcosa di molto importante: non basta un segretario, bisogna che tutto il partito cambi perché è cambiato il mondo e per favorire un cambio di passo è necessario che tutta la comunità cambi. Non basta cambiare una persona. La bontà del progetto per la rigenerazione ed il rilancio del Partito Democratico di Letta è accompagnato dalla sua storia: non possiamo più chiuderci all’interno delle nostre sedi. Bisogna aprirsi al mondo e coinvolgere tutti quanti vorranno partecipare a costruire un Paese più inclusivo e moderno. Adesso ci aspetta il lavoro sul territorio e credo che ce ne sia grande voglia e aspettativa.
Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona
Enrico Letta eletto segretario dall’Assemblea Nazionale del Partito Democratico
L’Assemblea Nazionale del 14 marzo 2021 ha eletto Enrico Letta segretario nazionale del Partito Democratico con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. “La candidatura di Enrico Letta alla segreteria nazionale è stata sottoscritta da 713 delegati” aveva annunciato la presidente dem Valentina Cuppi, prima di lasciare la parola al candidato in pectore per il discorso programmatico.
“Mi candido a nuovo segretario – ha esordito Letta – ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo PD. Dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei nostri comportamenti. Io scelgo il partito perchè ritengo che questa sia la sfida essenziale per l’Italia ma anche per l’Europa. Dobbiamo fare un partito con le porte aperte. Io arrivo da persona libera che ha imparato che la vita è molto bella ed è piena di sorprese. Lascio tutti gli incarichi che avevo con retribuzione ma tengo la presidenza, non retribuita della fondazione Delors. Non arriva qui un segretario sulle ali dell’esaltazione di quelli che lo osannano. Sono qui per fare le cose. E citando Nino Andreatta: ‘Non c’è nulla di più sovversivo della verità’. Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa. Noi siamo per il primato della scienza, la collaborazioni tra Paesi e istituzioni. L’immagine di Mattarella, il Presidente della Repubblica a cui va il mio saluto più affettuoso, che si vaccina in coda è l’immagine della speranza”.
Il segretario ha poi proseguito il discorso entrando nello specifico dei vari aspetti programmatici e di alcune proposte concrete per rinnovare l’organizzazione del PD: “Domani presenterò un vademecum di idee che verrà inviato ai Circoli per aprire una discussione nelle prossime settimane. La discussione – ha poi chiarito- proseguirà anche nella prossima Assemblea Nazionale, chiamata poi a fare una sintesi. La parola chiave è partecipazione, se mi eleggerete sulla partecipazione lavorerò come segretario”. E poi l’idea di mettere insieme l’anima e il cacciavite. “La nostra politica deve essere questo. Metterle insieme e non staccarle mai. Se siamo solo anima, non possiamo cambiare le cose. Dobbiamo sapere qual è la vite da girare. A usare questa immagine sono stati Romano Prodi e Jacques Delors”.
“L’Europa è la nostra casa – ha aggiunto Letta – e l’Europa del 2020 è quella che ci piace con al centro la solidarietà il lavoro ed il pilastro sociale. Ma dobbiamo cambiare ancora l’Europa e fare quelle scelte che migliorino la democrazia europea. Il Next Generation Eu è il primo impegno sul fronte Europeo: noi dobbiamo fare una battaglia perchè il patto di stabilità europeo può essere basato su criteri solo finanziari o basato sui criteri della sostenibilità, verde e sociale. Altro grande impegno è quello dell’Europa Sociale. Il dialogo sociale è venuto meno, riaprirò un colloquio con i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Dobbiamo riaffermarci come partito della prossimità sui territori. Dobbiamo avere filo da tessere, con logica espansiva. E’ un percorso difficile e molto ambizioso. Il PD non farà mai un piccolo partito, deve avere l’ambizione di guidare una coalizione. Il primo test sono le amministrative ma il nostro obiettivo sono le politiche del 2023″. Infine, a conclusione dell’intervento: “Mi hanno scritto che è impegnativo guidare questo partito e lo è ancora di più chiamandosi Enrico. Io sento profondo questo impegno, difficile e complesso, e lo intendo portare avanti con senso del limite, decoro e rispetto”.
Il discorso integrale di Enrico Letta è disponibile sul sito internet del Partito Democratico: https://www.partitodemocratico.it/primo-piano/letta
Dimissioni Zingaretti, Soldo (PD): “Vicinanza, solidarietà e fiducia per il segretario nazionale. A breve il confronto negli organismi interni”
Nicola Zingaretti ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni da segretario nazionale del Partito Democratico invitando l’Assemblea Nazionale (già convocata per il 13-14 marzo) a fare le scelte più opportune e utili per tutto il partito. Il segretario provinciale Vittore Soldo ha inviato una lettera aperta sulla situazione politica a livello nazionale, sottoscritta dai segretari di circolo e dai coordinatori circondariali della Federazione di Cremona. Ecco il testo integrale del comunicato:
Nel pieno di questa emergenza sanitaria che sta logorando e mettendo in seria difficoltà la tenuta economica e sociale del paese e che ritorna per la terza volta nell’arco di un anno, le parole del nostro segretario Nicola Zingaretti creano grande rammarico e sconforto sulla nostra comunità politica: in un momento come questo, i nostri militanti e gli elettori del PD non meritano le dimissioni del proprio segretario nazionale a causa di discussioni che non interessano, tanto più in questo momento, il Paese. Considerando inoltre che eventuali confronti potrebbero essere serenamente affrontati e organizzati con tempi e modi che verranno decisi nelle sedi opportune e dagli organismi preposti. Adesso serve un forte presidio politico su tutti i fronti aperti per arginare e superare questa emergenza e solo un partito come il nostro che ha fatto della presa in carico delle responsabilità anche a costo di sacrificare la propria popolarità per il bene del paese, può e deve continuare a governare i processi che necessariamente, dovranno portarci fuori dalla crisi, migliori di prima.
Se vogliamo uscirne migliori, ci dobbiamo essere e ci deve essere chi ha accompagnato la formazione di questo Governo e il travaglio per arrivarci: a nome di tutta la comunità del Partito Democratico cremonese esprimiamo forte vicinanza, solidarietà e rinnovata fiducia al segretario nazionale chiedendo a Nicola Zingaretti che resti segretario del Partito Democratico per il bene del Paese e per il bene del suo partito che è uno degli elementi importanti di tenuta dell’Italia, in questo momento, continuando e rafforzando quel percorso di apertura alla società, necessario per il rilancio del Paese, del PD e di un rinnovato centrosinistra moderno, riformista ed europeista. Adesso bisogna stringere i denti e governare i processi. Ci sarà tempo per organizzare un confronto interno che sia pieno, responsabile e compiuto, anche e soprattutto, solo quando avremo messo al sicuro tutto il paese, i nostri anziani, i lavoratori, le famiglie, gli imprenditori e tutti quanti sono più esposti a questa crisi. Adesso, giusto provare a confrontarci sulla situazione e su cosa ci ha portato qui. Lo stavamo già facendo e giusto continuare a farlo dalla base, dai nostri circoli anche con tutti i limiti dovuti ai soli strumenti che ci consentono di portare avanti, in questo periodo difficile, quella che dovrebbe essere la normale vita di un partito: gli incontri e le riunioni in videochiamata che purtroppo escludono una parte della nostra comunità e che in alcune situazioni, vista la non piena e compiuta infrastrutturazione anche dei nostri territori, rendono non semplici i momenti di confronto.
In Provincia di Cremona, da qualche mese, stiamo provando a riorganizzare il partito sul territorio. Abbiamo iniziato dal Cremasco, portando avanti incontri e riunioni su come riorganizzarci sul territorio. Porteremo questo confronto in tutti gli altri territori, dal Casalasco, alla cintura della città di Cremona fino al Soresinese e alle Terre di Mezzo. Dopo questo fulmine a ciel sereno, convocheremo un incontro con tutti i segretari di circolo e di seguito un’Assemblea Provinciale: importante, oltre al comprensibile sfogo dei militanti, raccogliere le istanze e gli stimoli di chi vive questa situazione nei paesi e nelle città della Provincia di Cremona.
Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona
Assemblea PD, Zingaretti proclamato segretario. Gentiloni eletto presidente
Si è svolta domenica 17 marzo 2019 presso l’Ergife Palace Hotel di Roma la prima assemblea nazionale del Partito Democratico dalla conclusione del congresso. Da oggi Nicola Zingaretti, vincitore delle primarie dello scorso 3 marzo, è a tutti gli effetti il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. Sul posto la delegazione cremonese composta da Santo Canale, referente provinciale del comitato pro Zingaretti, Stefania Bonaldi, Luca Burgazzi e Greta Savazzi, anch’essi per il neo segretario eletto, Fabio Bergamaschi dalle liste per Maurizio Martina e Alberto Tirelli dalla quota di Roberto Giachetti.
Partecipazione ed entusiasmo sono le sensazione che ci vengono comunicate da Roma: Santo Canale, raggiunto telefonicamente nel corso dell’Assemblea Nazionale, ha descritto l’incontro come la rinascita della sinistra democratica italiana.“Era parecchio tempo che non si percepiva una partecipazione così: Nicola Zingaretti è stato in grado di tornare ad ispirare le persone, le ha invogliate a rimettersi in gioco e a combattere insieme per tornare a fare la differenza. Con oggi la battaglia politica si è riaperta. Quello che più mi ha colpito, lo dico sempre, è la partecipazione giovanile: al giorno d’oggi è difficile che la politica smuova i giovani, Nicola invece ce l’ha fatta alla grande. L’uso innovativo delle piattaforme social ha ringiovanito un partito che fino a poco tempo fa era considerato “vecchio”. Il nostro nuovo segretario ha investito e investirà ancora molto sulla comunicazione e sui social media e questo lo aiuterà a riprendere il contatto con le persone che si era perso nella passata gestione. Il PD se vuole tornare ad essere guardato con curiosità deve imparare dai suoi errori e cambiare, riprendendo il contatto con la realtà, con la gente, con i problemi delle persone che torneranno ad essere la priorità del partito guidato da Zingaretti. Nicola Zingaretti è la svolta del Partito, me lo sento. La strada è lunga ma ha risvegliato in tutti noi la voglia di darci da fare e lavorare per rimettere in sesto l’Italia”.
Significativa anche la proposta di smantellare il Nazareno e cambiare la sede del Partito Democratico. “La trovo una scelta coraggiosa – continua Canale – e il messaggio è chiaro: da qui si ricomincia. Il nazareno è stato per anni il simbolo del partito e Zingaretti rappresenta il nuovo, il punto di rottura con il passato, il punto di discontinuità che porterà il PD dal basso verso l’alto… e trovo che non ci sia segnale più netto del dare una nuova sede al partito. Tra cui il suo progetto è estremamente innovativo e aperto, ci sarà moltissimo spazio per i giovani, chiunque potrà entrare e dare il proprio contributo, dire “state sbagliando” o portare le proprie idee. Nicola tiene molto all’apertura verso tutte e tutti, quando dice “spalanchiamo le porte del nostro partito agli italiani e alle nuove generazioni” non lo dice solamente… lo farà davvero!”
All’ordine del giorno numerose nomine e proclamazioni: Presidente dell’Assemblea è stato nominato Paolo Gentiloni, il tesoriere Luigi Zanda e la direzione nazionale. Rimandata la nomina del vicesegretario nazionale e quella della segreteria nazionale con relative deleghe. La giornata si è conclusa con il primo atto da segretario di Nicola Zingaretti: una corona a Porta San Paolo per onorare la memoria di chi ha combattuto per la nostra libertà.