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La legge di stabilità 2016 – a cura di Cinzia Fontana

Sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso è stata pubblicata la Legge di Stabilità 2016, in vigore dal 1° gennaio.
Dopo anni di rigore e tagli, la manovra per il 2016 contiene prime misure a carattere espansivo, volte in particolare a sostenere la crescita e il lavoro, la riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese, il rilancio degli investimenti. Nessun taglio di risorse è previsto per i Comuni, per i quali oltretutto il rispetto del meccanismo del patto di stabilità viene sostituito con quello del pareggio di bilancio. Più fondi sono destinati a cultura e formazione e al sociale, in particolare alle fragilità e al contrasto alla povertà.

Senza pretesa di esaurire tutti i punti della manovra, ho cercato di tracciare un quadro delle principali misure, riassumendone i contenuti e indicando i commi di riferimento.
Le schede si suddividono nei seguenti capitoli: fisco, lavoro e pensioni, enti locali, sociale, sanità, cultura e scuola, difesa e sicurezza, gioco d’azzardo, circolazione contante.

scarica il documento: schede legge stabilità 2016

Fontana, PD. DIRITTO ALLO STUDIO DISABILI SENSORIALI E ALUNNI CON HANDICAP SCUOLE SUPERIORI: “Superare l’incertezza sulle competenze!”

Superare l’incertezza sia sulle competenze che sulle risorse in merito ai servizi di inclusione scolastica dei disabili: questa è la richiesta contenuta nell’interrogazione che abbiamo presentato al Governo nel mese di luglio e che di seguito riporto.
Se da un lato, infatti, i 10 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia e gli ulteriori 30 milioni di euro destinati dal Governo con la legge 125/2015 permettono di assicurare il servizio per l’anno in corso (coprendo così la prima parte dell’anno scolastico), rimane comunque aperto il problema di come continuare a garantire ai disabili un diritto – quello appunto allo studio – oggetto di specifica tutela sia a livello internazionale che costituzionale.
Il rimpallo di responsabilità cui stiamo assistendo tra Governo, Regioni e Province deve assolutamente finire. Vanno quindi definite al più presto e in modo chiaro le funzioni, le deleghe e le risorse economiche ad esse assegnate, al fine di dare certezze e risposte adeguate ad un diritto incomprimibile quale quello all’integrazione scolastica dei ragazzi disabili.

Cinzia Fontana, Deputata PD

Ecco il testo dell’interrogazione:
CARNEVALI, CINZIA MARIA FONTANA e GASPARINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
in materia di istruzione scolastica, l’articolo 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) ha attribuito alle province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni inerenti al supporto del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio;
anche una sentenza del Consiglio di Stato del 9 aprile 2013 (n. 01930/2013 Reg. Prov. Coll. n. 09749/2011 Reg. Ric.), riferita al contenzioso tra il comune di Vimercate e provincia di Monza, ha stabilito la competenza esclusiva della provincia in materia di assistenza educativa e trasporto scolastico agli alunni disabili della scuola secondaria superiore;
l’articolo 85 della legge 56 del 2014 ha definito le funzioni fondamentali in capo alle province affermando, nel contempo, che le rimanenti funzioni – tra cui l’assistenza educativa e il trasporto scolastico degli alunni disabili delle scuole secondarie superiori e gli interventi di integrazione scolastica a favore di studenti disabili sensoriali – saranno attribuite alle regioni attraverso un processo di riordino che individui le risorse finanziarie necessarie all’esercizio delle funzioni che devono essere trasferite;
tale processo di riordino non è ancora concluso, in quanto molte regioni non hanno ancora legiferato in materia, altre hanno invece provveduto a legiferare individuando modalità diverse: alcune, infatti, hanno mantenuto le funzioni in capo alle regioni con attribuzioni di risorse economiche, altre hanno delegato ancora le province definendo tuttavia ruoli e risorse economiche non sempre sufficienti. Ciò sta determinando condizioni di profonda incertezza sulla garanzia del diritto allo studio di numerosi alunni disabili;
il diritto all’istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela sia a livello internazionale – Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge n. 18 del 2009 – che nell’ordinamento interno, in attuazione della disposizione contenuta nel terzo comma dell’articolo 38 della Costituzione;
la legge 5 febbraio 1992, n. 104 garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società –:

quali iniziative il Governo intenda mettere in atto per superare l’incertezza su competenze e risorse in merito ai servizi di inclusione scolastica dei disabili e garantire così su tutto il territorio nazionale, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, pari condizioni di diritto allo studio riferite al servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio frequentanti le scuole secondarie superiori, così come al servizio di integrazione scolastica a favore degli alunni con disabilità sensoriali. (5-06050)

Fontana, PD: “Via le penalizzazioni alle pensioni di anzianità”

Tolte le penalizzazioni a chi raggiunge entro dicembre 2017 i requisiti per la pensione anticipata (ex pensione di anzianità) prima dei 62 anni di età.

Grazie ad un emendamento di cui sono firmataria – presentato alla Legge di Stabilità ed approvato in Commissione Bilancio – si ripristina il diritto alla pensione senza decurtazioni per le lavoratrici e i lavoratori che accedono alla pensione anticipata fino al 2017, indipendentemente dall’età anagrafica.

Cancellato il riferimento al fatto che l’anzianità contributiva derivi “esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro”, si sana così un’ingiustizia che andava a colpire in particolar modo alcune categorie di lavoratori: quelli precoci, quelli che avevano svolto mansioni usuranti, chi aveva lavorato con l’amianto, ecc.

Sono molto soddisfatta per questo risultato, frutto di un impegno incessante dei componenti PD della Commissione Lavoro su questo tema e che rappresenta un passo avanti importante a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno iniziato la loro carriera molto giovani.

Cinzia Fontana, deputata PD

27 novembre 2014

Jobs Act, una legge delega per favorire l’occupazione – di Cinzia Fontana

Nell’intento di fare cosa utile, e come promesso nell’assemblea provinciale del PD dello scorso venerdì che ha visto l’intervento di Cinzia Fontana con una dettagliata relazione sul jobs act, pubblichiamo in allegato un breve articolo della stessa Cinzia Fontana con uno schema dei punti focali della legge delega, tracciati durante l’assemblea.

scarica l’allegato: matteo_jobsact

Promessa mantenuta. Al via il piano di edilizia scolastica. Cinzia Fontana:”Per la nostra provincia 4,2 milioni di euro”

AL VIA IL PIANO DI EDILIZIA SCOLASTICA:
PER LA NOSTRA PROVINCIA 4,2 MILIONI DI EURO

Lo sblocco dai vincoli del Patto di stabilità per un importo pari a circa 1,8 milioni di Euro e finanziamenti per 2,4 milioni di euro: ammontano così a un totale di 4,2 milioni di euro le risorse destinate agli interventi di edilizia scolastica per i Comuni della provincia di Cremona.
Era una delle priorità annunciate dal Governo Renzi e dal PD: per una buona scuola servono scuole belle e sicure. Promessa mantenuta!

Il piano si articola nel seguente modo:

Progetti #scuolenuove (sblocca Patto)
Si tratta di più di 400 interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili su tutto il territorio nazionale, finanziati con fondi propri dei Comuni, per i quali vengono sbloccati i vincoli del Patto di stabilità per un valore di 244 milioni nel biennio 2014-2015.
Con i Dpcm del 13/6 e del 30/6 il Governo ha approvato gli elenchi dei Comuni beneficiari.
I sindaci riceveranno la comunicazione dalla Ragioneria dello Stato secondo le procedure gestionali ordinarie di sblocco del patto per l’anno 2014 e 2015.
Di seguito l’elenco dei Comuni della provincia di Cremona, per un importo complessivo pari a 1.842.957,27 Euro:

SCUOLE NUOVE ANNO 2014 ANNO 2015
Bagnolo Cremasco 30.000,00
Capralba 158.200,00
Credera Rubbiano 20.000,00 56.068,84
Crema 230.000,00 220.000,00
Cremona 150.000,00
Madignano 40.000,00
Palazzo Pignano 20.000,00 474.428,67
Persico Dosimo 50.000,00 45.000,00
Ripalta Cremasca 93.000,00
Robecco d’Oglio 70.000,00 86.259,76
Sesto ed Uniti 100.000,00

Progetti #scuolesicure e #scuolebelle (finanziamento)
La somma di 510 milioni di euro viene destinata all’edilizia scolastica grazie alla riprogrammazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Le risorse sono così ripartite:
– per #scuolesicure 400 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza ed agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi. Si tratta di opere già rese ammissibili e presenti in graduatorie, ora finanziate, e che potranno partire una volta terminato l’iter di registrazione delle delibere. Per ricevere i finanziamenti, i Comuni e le Province dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre 2014.
– per #scuolebelle 110 milioni di euro destinati ad interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale per un totale di 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014 (ulteriori 300 milioni saranno poi sbloccati nel 2015 e riguarderanno altri 10.000 plessi).
Di seguito l’elenco dei Comuni della provincia di Cremona, per un importo complessivo pari a 2.360.490,67 Euro:

SCUOLE SICURE
Provincia di Cremona 45.916,89
Bagnolo Cremasco 73.005,38
Camisano 107.000,00
Casalmaggiore 65.000,00
Credera Rubbiano 73.066,42
Crema 189.000,00
Cremona 189.159,23
Formigara 50.000,00
Gussola 113.056,10
Monte Cremasco 267.747,42
Motta Baluffi 30.786,43
Palazzo Pignano 152.250,00
Pandino 303.140,00
Piadena 410.603,00
Robecco d’Oglio 58.500,00
San Bassano 80.149,88
Scandolara Ravara 32.688,67

SCUOLE BELLE
Agnadello 7.000,00
Casalmaggiore 15.400,00
Castelleone 8.400,00
Crema 39.621,25
Cremona 7.000,00
Pandino 7.000,00
Soresina 9.800,00
Spino d’Adda 11.200,00
Vailate 7.000,00
Vescovato 7.000,00

Cinzia Fontana, deputata PD

5 luglio 2014