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COMMERCIO. Alloni (PD): “NO A RENDERE PIU’ DIFFICILI LE VENDITE A FINI SOLIDARISTICI”

Il Pd boccia il provvedimento che renderà più difficile, da ora in avanti, la vendita delle azalee contro il cancro o dei bonsai per la lotta all’AIDS.
La maggioranza ha approvato, oggi, in Aula, le ennesime modifiche alla legge sul commercio. “Grave che si sia voluto intervenire con metodi punitivi anche sulle vendite di piazza a fini solidaristici, per questo abbiamo votato contro – afferma il consigliere Pd Agostino Alloni – . Il nostro voto contrario è motivato poi anche dal fatto che procedere a spizzichi e bocconi, continuando a modificare il testo unico sul commercio in questo modo, non ci trova d’accordo. Prima sugli hobbisti, poi sui “mercatini di Forte dei marmi”, pochi mesi fa sulle sagre. E’ un metodo sbagliato, per questo avevamo presentato una mozione, che è stata bocciata, che impegnava la Giunta a presentare una proposta unitaria di revisione, in collaborazione con la Commissione Attività produttiva, della legge sul commercio nel suo complesso – aggiunge Alloni – Anche sulle fiere, poi, la Giunta è intervenuta almeno 6 volte dal 2013. A 1500 comuni lombardi si chiede a questo punto di fare 3 regolamenti, per le sagre, per i mercatini, per le fiere. Assurdo”.

Commercio equo solidale ALLONI (PD): “UNA LEGGE CHE CONIUGA SVILUPPO SOSTENIBILE E FILIERA CORTA”

Commercio equo solidale
ALLONI (PD): “UNA LEGGE CHE CONIUGA SVILUPPO SOSTENIBILE E FILIERA CORTA”

Anche la Lombardia, da oggi, ha la sua legge sul commercio equo solidale. E’ stata approvata in Aula, all’unanimità, la proposta di legge per il riconoscimento e il sostegno delle organizzazioni del commercio equo solidale, che va a coprire un vuoto normativo che sta per essere colmato anche a livello nazionale. Il testo, che trae origine da una proposta di legge popolare per la quale sono state raccolte quasi 8000 firme, si propone non solo di normare ma anche sostenere tutto il comparto, tutelando in questo modo sia i soggetti promotori che i consumatori.
“Regione Lombardia arriva dopo altre 11 regioni, ma cerca di fare il punto della situazione rispetto a ciò che il commercio equo solidale è diventato in questi anni e introduce un’importante novità che consiste nel fatto che accanto ai prodotti in arrivo dal Terzo mondo, si promuovono anche quelli della filiera corta lombarda di qualità, secondo i requisiti stabiliti dalla legge – ha detto il relatore, consigliere Pd Agostino Alloni – Il progetto individua con precisione soggetti e prodotti che potranno beneficiare dei contributi (a partire dal sostegno ai progetti di promozione nelle scuole fino alle iniziative di cooperazione allo sviluppo). Definisce i requisiti necessari al riconoscimento delle organizzazioni e sancisce i contenuti dell’accordo di lunga durata con i produttori, ossia il pagamento equo dei prodotti acquistati, il miglioramento degli standard ambientali della produzione, la trasparenza della filiera e una serie di obblighi a carico del produttore (come condizioni di lavoro sicure, equa retribuzione e rispetto dei diritti sindacali).
“Il risultato di oggi è ancora più importante, nell’anno di Expo e nell’Anno europeo per lo sviluppo (EYD) e a poche settimane dal via della Fair Trade Week 2015, che vedrà Milano protagonista dell’evento internazionale che ospiterà oltre 300 delegati da ogni continente” ha concluso.

“Si tratta della prima legge che vede il nome del “nostro” consigliere regionale Agostino Alloni, come coordinatore del gruppo di lavoro in IV commissione e RELATORE dello stesso provvedimento – commenta il segretario provinciale Matteo Piloni – Non solo una bella soddisfazione, ma un risultato che dimostra la capacità di Alloni di perseguire obiettivi importanti per il nostro territorio e non solo. Un bel risultato anche perchè ottenuto alla vigilia di Expo.”

Cremona. Commercio, Galimberti: “Corso Garibaldi: non si pedonalizza una strada solo chiudendola”

Mercoledì inizia la protesta dei commercianti di corso Garibladi contro la chiusura alle auto del tratto di strada tra via Villa Glori e corso Campi. Cartelli saranno appesi alle vetrine di molti negozi. “I commercianti hanno ragione in questa protesta – il commento del candidato sindaco Gianluca Galimberti (pubblicato anche sul quotidiano La Provincia) – La città vive un momento difficilissimo, sono mancate idee sul rilancio della città, perché è questo il nodo centrale: rilanciare la città, il commercio e il turismo. Ed è mancata programmazione e ascolto: non si pedonalizza una strada chiudendola, così la si fa solo morire. La questione riguarda il centro ed anche le periferie, dove hanno chiuso negozi di vicinato e servizi. Il Comune deve adottare un metodo di lavoro nuovo, ascolto, programmazione, progetti e decisioni condivise tra commercianti, istituzioni culturali della città, promotori turistici e alberghieri, realtà produttive del territorio. Noi abbiamo idee concrete e progetti di cui abbiamo parlato e continueremo a parlare con i commercianti”.

“Occorre – prosegue Galimberti – una visione di insieme sullo sviluppo di Cremona: l’alta formazione (EXPO, agroalimentare, liuteria, musica) e i progetti turistici sul fiume portano turisti in città: lavoriamoci da subito! Ripensiamo il centro della nostra città come un “City shopping center”. La mobilità (soprattutto ciclabile e di trasporto pubblico) deve portare verso il centro, le ciclabili sono da ripensare e “aggiustare”. La pedonalizzazione da preparare con cura, anche con comunicazione efficace. Adottiamo anche nuove modalità di sosta a tempo (pago quanto resto) e valorizziamo i parcheggi esistenti. Immediatamente occorre ripensare l’arredo urbano, anche con proposte semplici e studiare luoghi di animazione, dai parchi giochi al cinema …: è possibile se ci sono idee, progetti e volontà di lavorare insieme. Programmiamo almeno di anno in anno le attività culturali e turistiche in ascolto continuo con operatori e commercianti. Usiamo applicazioni e strumenti informatici adeguati per il maketing e l’informazione. Disincentiviamo la presenza dei negozi sfitti, sperimentando azioni messe in atto in altre città (ad esempio affitti temporanei di locali sfitti). Serve anche un’analisi del commercio a Cremona: flussi di turisti durante le grandi manifestazioni e durante l’anno, per capire percorsi, necessità e opportunità; porte di accesso alla città, per costruire luoghi efficaci di informazione. E, infine – conclude il candidato sindaco – diciamo basta a nuovi grandi insediamenti commerciali. Servono idee e lavoro insieme. Siamo con i commercianti per il bene della città”.