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Cremona Pride: comunicato del Partito Democratico in merito alle polemiche sul corteo

Sta facendo polemica e sta creando reazioni di indignazione e di protesta il fatto che alcuni manifestanti, durante il corteo del primo Pride di Cremona, abbiano portato in corteo un manichino di donna con un velo in testa che voleva rappresentare l’immagine sacra della Madonna. Sulla vicenda è intervenuto il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo, con il seguente comunicato stampa:

La scelta di usare un’immagine sacra è indubbiamente sbagliato e fuori luogo perché oltre a colpire e mancare di rispetto nei confronti di un mondo che ha fatto e sta facendo del dialogo e del confronto uno strumento per unire invece che dividere, presta il fianco a chi vorrebbe distorcere e mettere in secondo piano i messaggi di inclusione e allargamento dei diritti che sono stati il vero tema del corteo di ieri e che sono stati affermati dai migliaia di manifestanti rispettosi delle sensibilità di tutti: spiace che la provocazione poco rispettosa e indubbiamente di cattivo gusto di 4 persone che non erano espressione di nessuna delle associazioni e delle sigle organizzate che hanno lavorato  per preparare l’evento e manifestato ieri, abbia offuscato la bellezza e l’importanza del corteo, in termini di dialogo e di confronto costruttivo sui temi dei diritti, con tutti i mondi e le sensibilità che convivono nella città di Cremona e nella nostra provincia.

La provocazione messa in atto ieri era espressione della sola scarsa intelligenza di quei pochi che hanno usato una manifestazione bellissima per sporcare il messaggio di tante associazioni serie che hanno lavorato per portare a Cremona una manifestazione importante e utile per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a temi rispetto ai quali la nostra società non ha ancora pienamente chiuso un pensiero. Provocazione che ha giustamente indignato e offeso associazioni e mondi che non hanno mai fatto mancare volontà e disponibilità all’ascolto delle istanze di tutti, compresa quella parte che era presente e manifestava in corteo, per i diritti di tutti.

Il Partito Democratico cremonese stigmatizza il messaggio ed il gesto di chi, per manifestare e per veicolare un proprio messaggio, passa da una provocazione fuori luogo, mancando di rispetto al significato e ai mondi sottesi ad un’immagine sacra, cara non solo al mondo cattolico, qualsiasi fosse il messaggio che voleva veicolare quella rappresentazione: chi manifesta per l’affermazione dei diritti, sempre che questo fosse il loro vero obbiettivo, a maggior ragione, deve dare rispetto al contesto in cui si inserisce.

Di contro abbiamo assistito e partecipato ad una manifestazione colorata e gioiosa dove associazioni e tantissimi giovani hanno manifestato rispettosamente per affermare la cultura dei diritti e dell’inclusione che presuppone la cultura del rispetto che invece nell’utilizzo di un’immagine sacra è venuto meno.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Il Partito Democratico cremonese aderisce e partecipa al Pride di Cremona


La Federazione provinciale del Partito Democratico di Cremona ribadisce il proprio sostegno alla lotta per i diritti LGBTQ+ e parteciperà al corteo del Pride che si svolgerà a Cremona nel pomeriggio di sabato 4 giugno 2022.

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PD, le iniziative di Maggio in Provincia: Riforma Costituzionale, Europa, Anziani e Diritti Civili

REFERENDUM COSTITUZIONALE. SI PARTE!
Abbiamo organizzato due importanti appuntamenti in provincia di Cremona per discutere ed approfondire la Riforma Costituzionale che sarà oggetto di Referendum nel prossimo autunno.

Crema, giovedì 19 maggio ore 21: con Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana, Omar Bragonzi

19 maggio

Cremona, lunedì 30 maggio ore 21: con Lorenzo Guerini, Matteo Piloni

30 maggio

I dettagli dei due incontri saranno comunicati quanto prima.

 

PIANENGO, INCONTRO CON L’EUROPARLAMENTARE PD BRANDO BENIFEI

Venerdì 13 maggio, ore 21 – Centro Diurno via Roma 43
Una serata promossa dalla lista civica Insieme per Pianengo per conoscere meglio le opportunità che l’Unione Europea offre anche per i piccoli paesi, come Pianengo. Parteciperà l’europarlamentare Brando Benifei e il candidato sindaco Roberto Barbaglio

Vol Pianengo - BENIFEI

CASTELLEONE – “LE RISPOSTE AI BISOGNI DELLE PERSONE ANZIANE”
Sabato 14 maggio, ore 10 – Teatro Leone, via Garibaldi
I circoli del PD delle Terre di Mezzo hanno organizzato un interessante convegno dal titolo “Le risposte ai bisogni delle persone anziane”. Una serata di confronto tra la politica regionale, le amministrazioni locali e le strutture sanitarie per la ricerca di strategie e collaborazioni che contengano i costi e sappiano accogliere le diverse richieste d’aiuto.
Parteciperanno:Sara Valmaggi (consigliere regionale PD), Walter Montini (presidente Arsac), Angelo Stanghellini (direttore area servizi al cittadino Comune di Crema).

 

CASALMAGGIORE, INCONTRO CON MICHELA MARZANO
Venerdì 20 maggio, ore 21 – Auditorium Santa Chiara
Michela Marzano, autrice del libro ‘Papà mamma gender’, filosofa e docente presso l’Università di Parigi, collaboratrice de La Repubblica e Vanity Fair, parlamentare PD particolarmente impegnata in tema di unioni civili, sarà ospite di una serata culturale e informativa a Casalmaggiore. Ad intervistarla, il giornalista Rai Giovanni Anversa, originario del capoluogo casalasco. L’incontro, in programma venerdì 20 maggio ore 21 in auditorium Santa Chiara, è organizzato da Rive Gauche Prc Casalmaggiore, dal circolo locale PD, dall’associazione Mia e da Casalmaggiore la Nostra Casa.

Con il ‘Rapporto annuale sui diritti e la democrazia nel mondo’, si passa dalle parole ai fatti

“Votato a grande maggioranza a Strasburgo il ‘Rapporto 2013 sui diritti umani e la democrazia nel mondo’. La novità consiste in un approccio di carattere tematico e non geografico in merito alle strategie da adottare per favorire la tutela e la difesa dei diritti fondamentali”. Così il relatore del provvedimento Antonio Panzeri. La capodelgazione Patrizia Toia: “Ok all’intera relazione ma mi sono astenuta sul punto delle unioni civili”.

“E’ stato votato a grande maggioranza a Strasburgo il ‘Rapporto 2013 sui diritti umani e la democrazia nel mondo’ – annuncia l’europarlamentare Antonio Panzeri, relatore del testo .

“La novità di questo rapporto consiste in un approccio diverso rispetto ai precedenti, ovvero un approccio di carattere tematico e non geografico. Il rapporto contiene una serie di valutazioni, raccomandazioni ed osservazioni del Parlamento in merito alle strategie da adottare nei confronti dei Paesi terzi da parte delle istituzioni UE, per favorire il più possibile la tutela, l’implementazione e la difesa dei diritti fondamentali” – continua Panzeri.

“Il messaggio politico che viene veicolato con questo rapporto” – conclude Panzeri – “é che i diritti non sono un lusso e che non invadono la democrazia ma impongono di riflettere su come dovrebbe essere esercitata la discrezionalità politica”.

“Una mattinata e una settimana che ricorderemo per i passi importanti realizzati dall’Europa sul tema dei diritti LGBTI e della parità di genere”. Con entusiasmo Daniele Viotti, copresidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento Europeo, commenta la plenaria di Strasburgo che si sta per concludere e, in particolare, il voto favorevole al rapporto Panzeri, quello relativo alla relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo.

“Sono molto soddisfatto perché questo rapporto pone delle direttive chiare sul comportamento europeo in termini di autodeterminazione del corpo femminile e di opposizione a ogni pratica omofobica e transfobica e perché è stato votato favorevolmente dalla quasi totalità del Pd. Il testo evidenza la forte esigenza a migliorare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone LGBTI anche attraverso normative sui crimini motivati dall’odio. Ritiene, inoltre, che le persone LGBTI sarebbero maggiormente tutelate se avessero accesso a istituti giuridici quali coabitazione, unione registrata e matrimonio”.

“Ho approvato l’intera relazione che è un ottimo testo. Ma mi sono astenuta sul punto delle unioni civili. Ho trovato la sua formulazione troppo squilibrata sulla parità’ tra unioni civili e matrimonio”.
Così la capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, Patrizia Toia, ha spiegato le ragioni dalla sua astensione all’articolo della relazione Panzeri, in cui si definisce il riconoscimento delle unioni civili una questione che attiene ai diritti umani.
“Credo che ogni Stato debba cercare un profilo giuridico per regolare questa materia. Tuttavia – ha aggiunto Toia – credo che
sia una questione politica e sociale. Non scomoderei i diritti umani”.