“La cultura cambia le cose – Come gli obiettivi culturali rinnovano economia e società” è il titolo del progetto che il Comune di Cremona sta portando avanti come Distretto culturale e che ha il suo cuore nella liuteria. Per questo, stamattina, la VII Commissione Cultura del Consiglio regionale lombardo ha visitato il Museo del violino e ascoltato il sindaco Gianluca Galimberti illustrare il grande progetto di rilancio e di sviluppo della città di Cremona e chiedere, in questo, un sostegno a Regione Lombardia.
“Siamo venuti a Cremona proprio per dimostrare che con la cultura ‘si mangia’, ovvero si creano posti di lavoro e si fa girare l’economia”, ha detto al termine della visita Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, presente all’incontro assieme ai colleghi Fabio Pizzul, che in Commissione è capogruppo, e Laura Barzaghi.
“L’idea del progetto è di mettere al centro di un piano di sviluppo un aspetto culturale, in questo caso solo apparentemente di nicchia, come la liuteria – ha aggiunto Alloni –. E la risonanza o i rapporti che si possono sviluppare sono di livello nazionale, ma anche internazionale, come ci ha dimostrato bene il sindaco illustrando il progetto”.
Più in generale, la visita di oggi ha evidenziato una volta di più “che ogni territorio ha una sua specialità e tutte vanno valorizzate. In questo Cremona può rappresentare un’esperienza pilota”, ha concluso Alloni.
Archivi tag: galimberti
Pubblica Amministrazione. Incontro con il Ministro Madia. Giovedì 8 ottobre, Cremona
La Federazione del PD di Cremona organizza un incontro pubblico con il Ministro della Pubblica Amministrazione marianna Madia.
L’incontro si svolgerà giovedì 8 ottobre alle ore 21 presso il Teatro Monteverdi di Cremona, in via dante.
Interverranno anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, il presidente dell’Area Vasta Carlo Vezzini, il presidente del dipartimento Piccoli Comuni di Anci lombardia Michel Marchi.
Cremona. L’amministrazione:”No al termovalorizzatore di Cremona nella rete nazionale per la circolazione dei rifiuti istituita dallo “Sblocca Italia”
Lo chiede l’Amministrazione comunale in una lettera inviata al Ministro dell’Ambiente e all’Assessore regionale Terzi
Comunicato stampa del 2 febbraio 2015
Il termovalorizzatore di Cremona non sia nella rete nazionale per la circolazione dei rifiuti istituita dal decreto legge denominato Sblocca Italia. Lo chiedono, in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e all’assessore regionale Claudia Maria Terzi, il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti e l’assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini. I motivi? “Limiti tecnici dell’impianto e appartenenza del territorio comunale alle aree critiche in termini di inquinamento atmosferico”, scrivono sindaco e assessore. La richiesta dà attuazione alla mozione approvata lo scorso novembre in Consiglio comunale che esplicitava un indirizzo politico chiaro: chiedere al Governo l’esclusione del termovalorizzatore di Cremona dall’applicazione dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 133 del 12 settembre 2014. La lettera è stata mandata, per conoscenza, al sottosegretario alle Riforme Costituzionali e ai Rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti, ai parlamentari eletti nel territorio, Cinzia Fontana, Silvia Comaroli, Franco Bordo e Danilo Toninelli e ai consiglieri regionali Carlo Malvezzi, Federico Lena e Agostino Alloni.
Nella lettera vengono illustrati in maniera sintetica tutti i passaggi compiuti sino ad ora. Dal 13 marzo 2014, con delibera regionale n.1511 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa relativo al decommissioning del termovalorizzatore di Cremona. Il protocollo è stato stipulato tra Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, ASL e Arpa per avviare attività finalizzate alla valutazione tecnica del ruolo dell’impianto di incenerimento rifiuti di Cremona nella complessiva filiera di gestione dei rifiuti urbani a scala comunale, provinciale e regionale e alla valutazione di alternative all’esercizio dello stesso. Un progetto pilota per tutta la Regione.
Viene poi ricordato che dal 31 dicembre 2014 la linea 1 dell’impianto è ferma per ottemperare alle prescrizioni previste dai decreti AIA (Autorizzazione integrata ambientale) n. 12055 del 18 ottobre 2007, n. 1997 del 12 marzo 2012 e n. 4702 del 3 giugno 2013 e quindi ad oggi è in funzione unicamente la seconda linea. Il termovalorizzatore risulta pertanto autosufficiente per lo smaltimento previsto. Allo stato attuale non è possibile valutare se l’impianto sia in grado di soddisfare quanto richiesto dal comma 3 dell’art. 35 del D.Lgs. n. 133 del 12 settembre 2014.
Sindaco ed assessore sottolineano inoltre che l’impianto funziona già al massimo delle potenzialità previste, ovvero circa 70.000 tonnellate a fronte di 120.000 tonnellate teoriche. Ciò in virtù dell’aumento del potere calorifico dei rifiuti conferiti dovuto, al maggior contenuto in plastica, e al progressivo aumento della raccolta differenziata a livello provinciale, con particolare riferimento a secco/umido. Di conseguenza, il termocombustore di Cremona – anche quando le due linee sono funzionanti contemporaneamente – può ricevere un quantitativo di rifiuti di poco superiore del 50% a quello nominale. Nella lettera si specifica inoltre che l’impianto, attivo dal 1997, risulta tra quelli meno performanti dal punto di vista energetico e dell’efficienza in Lombardia.
Il Ministro e l’Assessore vengono inoltre informati che LGH Holding, proprietaria dell’impianto che gestisce attraverso AEM Gestioni srl, il 23 gennaio 2015, durante la terza riunione del gruppo di lavoro sul decommissioning, ha annunciato l’avvio di un tavolo interno per studiare le prospettive dell’impianto a breve, medio e lungo termine, in base alla normativa vigente, valutando sostenibilità economica, sostenibilità del ciclo dei rifiuti, indicatori ambientali, quadro contrattuale, quadro sociale (occupazionale) e teleriscaldamento. E’ previsto che tale studio sia completato entro il mese di ottobre 2015. Ad oggi non sono noti i costi per l’adeguamento dell’impianto nel medio e lungo periodo ai sempre più elevati standard di qualità richiesti dall’Unione Europea.
Infine, nella lettera, il sindaco e l’assessore chiariscono che Cremona è già inserita, in base al Piano regionale della qualità dell’aria in Lombardia, che ha aggiornato la zonizzazione del territorio regionale, nelle cosiddette zone A, cioè tra le zone critiche e quindi più sensibili ai fini dell’applicazione dei criteri e dei limiti di emissione per gli impianti di produzione di energia, alle misure che pongono limiti al traffico veicolare e alle emissioni degli impianti termici civili.
“Confidiamo che gli elementi sopra esposti – concludono nella loro lettera il sindaco Galimberti e l’assessore Alessia Manfredini – possano consentire di fare una valutazione oggettiva della situazione e chiediamo a Governo e Regione, alla luce dei limiti tecnici dell’impianto e sulla base dell’appartenenza del territorio comunale alle aree critiche in termini di inquinamento atmosferico, l’esclusione del termovalorizzatore di Cremona dall’articolo 35 dello Sblocca Italia”.
Da tutto il PD piena solidarietà ai cremonesi, ai commercianti e al sindaco Galimberti. Ora è il momento di prendere e sostenere azioni importanti
Quanto accaduto sabato a Cremona è frutto di delinquenti, che nulla hanno a che vedere con l’antifascismo e la democrazia.
Purtroppo la manifestazione è risultata il pretesto per creare volutamente disagi, danni, disordine e violenze.
Solidarietà e vicinanza dunque a Cremona, a tutti i cremonesi e ai commercianti, per quanto hanno subìto, e alle forze dell’ordine per lo sforzo messo in campo, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.
Piena vicinanza e sostegno al sindaco Gianluca Galimberti e all’amministrazione tutta che in queste ore stanno subendo critiche ingiuste e sbagliate e che nonostante queste stanno mettendo in campo azioni importanti.
A questo proposito fa bene l’amministrazione a mettere in discussione le convenzioni con i centri sociali, i quali hanno tradito il rapporto con la città.
Una risposta forte a quanto accaduto e che nessuna amministrazione aveva dato, anche nel recente passato.
Una risposta seria, al contrario di tanti commentatori del giorno dopo che, nonostante il ruolo politico e amministrativo che ricoprono, si cimentano nel gioco di chi vuole a tutti i costi identificare nel sindaco il capro espiatorio, per una sola questione elettoralistica, dimostrando la totale assenza non solo di informazioni, ma soprattutto del senso delle Istituzioni e dell’Unità, qualità necessaria soprattutto in queste difficili situazioni.
Matteo Piloni, segr. Provinciale PD Cremona
L’arte di amministrare, “Praticare la democrazia”. L’incontro con Gianluca Galimberti, Egidio Longoni e Bruno Tagliati. Sabato 29 novembre la chiusura del corso
Sabato 22 novembre si è tenuto il terzo incontro del corso per amministratori “L’arte di amministrare“, organizzato dalla segreteria provinciale del PD di Cremona.
Tema della sessione “Praticare la democrazia: partecipazione e cittadinanza attiva“, con gli interventi di Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, Bruno Tagliati, presidente Acli, e Egidio Longoni, assessore alla partecipazione del Comune di Monza.
L’ultimo incontro si terrà sabato 29 novembre. Riordinare e riaggregare il territorio: area vasta e unione dei comuni. Parteciperanno Mara PESARO, carlo VEZZINI, Andrea VIRGILIO, Luciano PIZZETTI:
Ore 9, sede PD Cremona, via Ippocastani 2.
Al termine del corso, la consegna degli attestati, con il saluto di Matteo Piloni e Elena Bernardini, responsabile del corso.
Il programma: corso nov.2014