Questa mattina l’europarlamentare Patrizia Toia, candidata alle europee, ha partecipato ad un banchetto al mercato di Romanengo, insieme al candidato sindaco Evi Grimaldelli.
“L’Ue, così com’è, non può andare avanti. La crisi può essere il momento giusto per convincere gli Stati a rinunciare ad una parte della sovranità per il bene comune”. E aggiunge: “Serve una unione bancaria e fiscale (un bilancio comune europeo, ndr) che omologhi le regole”.
Il prossimo 25 maggio la scelta sarà tra due visioni: un’Europa dei cittadini, unita, oppure il disfattismo.
Noi vogliamo cambiare l’Europa, cambiando l’Italia.”
A Romanengo avete una donna forte, seria e capace, che sa affrontare i problemi e risolverli. Evi Grimaldelli è davvero la scelta giusta.”
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Verso le amministrative: Evi Grimaldelli è il candidato sindaco della lista civica Unione Democratica per Romanengo
Evi Grimaldelli è il candidato sindaco della lista civica Unione Democratica per Romanengo. Si candida in continuità con l’amministrazione Cavalli ma si pone nel panorama politico come assoluta novità. Laureata in giurisprudenza, con alle spalle un corso di perfezionamento in pratica forense e un’esperienza di insegnamento presso una scuola privata di Crema, non proviene dal mondo della politica così come tradizionalmente la concepiamo. Ma il suo “fare” politica si è espresso nell’impegno civile a servizio della comunità di Romanengo, paese in cui vive da sempre. Quarantasette anni, sposata con due figli, si è tuffata a capofitto in questa nuova esperienza, sfidando le perplessità di qualche vecchio dinosuaro della politica locale, ma incontrando e condividendo l’entusiasmo della gente. E’ la prima donna a candidarsi sindaco a Romanengo e il primo incontro pubblico con i romanenghesi , tenutosi venerdì 7 marzo, ha visto una prevalenza di pubblico femminile, quasi a sottolineare la portata “storica” dell’evento.
I punti salienti su cui la candidata si è soffermata in quest’incontro saranno poi un po’ il leit motif della campagna elettorale: partecipazione diretta dei cittadini, tutela dei beni comuni, sviluppo sostenibile, tutela dei diritti, nuove prassi e stili di vita, l’attenzione ai giovani e alla cultura. Per confrontarsi su tutto questo sono stati fissati due momenti di “programma partecipato” (19 e 26 marzo), serate rivolte a far circolare idee e progetti, guardandosi in faccia, sapendo che nessuno da solo salva il mondo ma ciascuno può fare la propria parte.