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Ponte di Casalmaggiore: la Regione intervenga con risorse aggiuntive

Il 30 marzo scorso il presidente della Regione Maroni ha scritto una lettera ai sindaci capoluogo proponendo di ripartire la fetta più grande dei soldi messi a disposizione dal governo nel “Patto per la Lombardia” (80 milioni di euro) in base alla popolazione di ciascuna provincia. Risorse alle quali si sommano altri 47.600.000 milioni del Fondo di Coesione sociale (risorse nazionali).

Con la delibera di giunta del 17 ottobre scorso la Regione ha deciso di destinare 3.064.798,49 per gli interventi del Ponte di Casalmaggiore. Interventi assolutamente necessari vista la situazione del Ponte e le ricadute sul territorio. Questi soldi sono a valere sulle risorse nazionali del “Fondo Sviluppo e Coesione finanziamenti statali”. Cifra destinata alla Provincia di Cremona che, all’interno del patto, la Provincia stessa aveva indirizzato per gli interventi del ponte di San Daniele Po, anch’essi molto importanti.

Il segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona, Matteo Piloni è intervenuto sulla questione: “Sarebbe utile che la Regione, evitando di aprire un conflitto tra territori, ora recuperasse risorse aggiuntive da destinare al ponte di San Daniele PO, così come richiesto dalla Provincia nel Patto per la Lombardia e dagli stessi territori.

Ricordo inoltre che lo stesso Malvezzi chiese a suo tempo che le risorse per il Patto per la Lombardia venissero destinate per il ponte di San Daniele Po. Bene! La Regione confermi quindi l’intervento sul ponte di Casalmaggiore ma attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive e non quelle già previste dal Patto per la Lombardia che hanno già una destinazione per gli interventi, anch’essi necessari e urgenti, per il ponte di San Daniele Po”.

 

Matteo Renzi a Crema: domenica 3 settembre alla Festa de l’Unità di Ombrianello

Domenica 3 settembre, alle ore 21, il segretario nazionale del PD Matteo Renzi interverrà alla Festa de l’Unità di Crema presso il podere di Ombrianello, in via Milano. Renzi presenterà il suo libro “Avanti. L’Italia non si ferma” e porterà il suo saluto ai volontari. L’arrivo è previsto in Festa alle ore 21 circa.

“Dopo Gori, Rosato e Fiano – dichiara il segretario provinciale del PD Matteo Piloni –  l’arrivo di Renzi è il riconoscimento dell’importanza della nostra Festa e del lavoro di tanti volontari e militanti sul territorio”.

 

Autonomia lombarda, Piloni (PD): “Referendum inutile e costoso”

Il segretario provinciale del Partito Democratico di Cremona Matteo Piloni è intervenuto con una nota stampa sul referendum per l’autonomia organizzato da Regione Lombardia per il prossimo 22 ottobre. Ecco il comunicato integrale:

“Il referendum lombardo del 22 ottobre è inutile e costoso. Non uso giri di parole per definire l’ennesima presa di Maroni e della sua giunta che, nel 2013, scope alla mano, si era presentato con la promessa di “riportare” a casa 54 miliardi di euro di “residuo fiscale”. Promessa ovviamente non mantenuta! Così non solo non sono stati recuperati quei 54 miliardi, ma vengono spesi 46 milioni per avviare la propria personale campagna elettorale, puntando sul residuo fiscale nazionale e ignorando completamente l’addizionale regionale all’Irpef, il prelievo di 2,3 miliardi l’anno da parte della regione che torna solo in minima parte alle città e ai territori senza nessuna chiarezza di scelta sulle spese. Anzi, una certezza c’è: una quota prevalente (1,9 miliardi su 2,3) finisce in spesa sanitaria.

Sia chiaro: non si tratta di mettere in discussione la qualità della sanità lombarda (sulla quale qualche ragionamento andrebbe comunque fatto!) ma di sapere che il finanziamento richiesto ai cittadini dalla Regione stessa è davvero importante, tra fiscalità generale, prelievo regionale aggiuntivo, ticket e tariffe. Tolta questa cifra, rimangono 400 milioni di euro prelevati ai territori che non “tornano” alle comunità con gli stessi meccanismi chiari di riparto. In concreto per la città di Cremona, che produce un gettito di addizionale Irpef regionale di circa 18 milioni di euro, si tratterebbe di disporre di circa 3 milioni di euro l’anno da reinvestire in lavori e servizi.

Prima di rivendicare soldi allo Stato, sarebbe bene che si aprisse una seria discussione in Regione su come riequilibrare sui territori le risorse prelevate direttamente dagli stessi cittadini lombardi. Il vero “federalismo” passa da qui, e non da inutili e costosi referendum che non aggiungono nulla in più di quanto già previsto dalla Costituzione. Una possibilità che, è bene ricordarlo, è stata voluta dal centrosinistra nel 2001 proprio per consentire alle Regioni di poter aprire un confronto con lo Stato per ottenere maggiori competenze su alcune materie. Possibilità che, come PD, continuiamo a sostenere. Senza buttare via soldi! Perché la domanda di decentramento amministrativo e di autonomia decisionale su alcuni temi è sicuramente sostenuta dalla prevalente maggioranza dei lombardi, senza bisogno di trovarne conferma in un voto di cui Maroni si è già intestato il merito e la paternità. E attraverso il quale è già chiaro che, il 22 ottobre, non accadrà niente di tutto ciò”.

Termovalorizzatore di Cremona, PD: “Malvezzi dica se vuole mantenere l’impianto. Noi lavoriamo per un’alternativa credibile e innovativa.”

La chiusura dell’inceneritore di Cremona sarà stabilita dal gestore dell’impianto in base alle previsioni e alle valutazioni del futuro piano industriale. Il rinnovo dell’Aia al 2029 è un fatto tecnico tra l’altro previsto per legge dallo Sblocca Italia e già conosciuto.

È proprio per questo che la disponibilità  del gestore sull’avvio di un percorso sostenibile al 2024  è particolarmente importante  e da considerare con grande  serietà dentro ad un serio lavoro di sinergia tra Lgh e il Comune. Sicuramente più importante di un rinnovo tecnico previsto per legge che non preclude scelte che riguardano il futuro dell’impianto e la prospettiva della costruzione di alternative nell’ottica dell’economia circolare con una diversa alimentazione degli impianti di teleriscaldamento.

Invece di strumentalizzare ciò che era noto solo per finalità elettorali, Malvezzi dica alla città quale è il suo pensiero sull’impianto. Dalle sue dichiarazioni si evince che la sua volontà sia quella di mantenere in vita l’impianto fino al 2029 e oltre, il PD la pensa diversamente e continua per una alternativa credibile e innovativa.

Matteo Piloni (Segretario Provinciale PD)

Andrea Virgilio (Vicesegretario Provinciale PD)

Vaiano Cremasco, morto il sindaco Domenico Calzi. Giuseppe Riccardi (segr. circolo PD):”Un lutto che colpisce l’intera comunità”

Improvvisamente, e solo dopo pochi giorni di ospedale, si è spento nella notte il Sindaco di Vaiano Cremasco Domenico Calzi.
“Una malattia che da quando scoperta e soprattutto da quando percepita dai cittadini con il suo ingresso in ospedale, gli ha lasciato veramente poco tempo – dichiara il segretario del circolo PD locale Giuseppe Riccardi – Anche il PD di Vaiano con tutto il paese in questo triste momento si sente vicino alla famiglia, parenti ed amici ed a tutte le persone che collaboravano con lui nell’amministrazione comunale”.

“La morte di Domenico ci ha lasciato sgomenti – dichiara il Segretario provinciale del Partito Democratico Matteo Piloni – Seppur avversari nella politica, di fronte ai problemi del territorio non ha mai fatto mancare  il suo contributo. Dal bando di igiene Urbana, alla realizzazione del canile, dalla partecipazione  alla pulizia della Paullese al ruolo di consigliere nel cda dell’ Ato. Alla famiglia e a tutta la comunita di Vaiano va tutta la vicinanza dei democratici della Provincia di Cremona”.